Voglia di stringersi e poi
Vino bianco, fiori e vecchie canzoni
E si rideva di noi
Che imbroglio era
Maledetta primavera
Ah, la primavera! È inevitabile: anche i più freddi sostenitori dell’inverno, quelli della tazza di tè davanti al camino acceso, non possono resistere al suo fascino. I fiori che sbocciano sugli alberi, vestendoli dei colori più delicati, il ronzio delle api sui prati verdissimi, le nuvole bianche e spumose che viaggiano su cieli azzurri e sgombri come in un film di Miyazaki, gli amori che sbocciano tre gli studenti che sentono odore d’estate. E poi le allergie, gli starnuti, persone imbacuccate che guardano storto chi indossa solo una t-shirt ed è già abbronzato: la primavera non è solo una stagione, è uno stile di vita.
In bilico tra il gelo dell’inverno e il caldo dell’estate, periodo di profumi, di piogge e di vento, di sconforto e di speranza, la primavera è per sua natura inquieta. Raccontarla significa narrare di feste dedicate alla vita che rinasce e di luce che ritorna.
La primavera è un immaginario, e per ognuno di noi significa qualcosa: per questo i libri che la raccontano sono così tanti e così diversi, perché ognuno di noi vede qualcosa di personale ed emozionante a modo suo.
È l’inizio della primavera. Una soffice nuvola nelle più tenui sfumature del bianco e del rosa si estende come per incanto su tutto il Giappone. Ogni anno la fioritura dei ciliegi è celebrata con l’ancestrale rito dello hanami: una grande festa per contemplare il risveglio delle cose.
Primavera significa tornare a vedere il sole dopo l’inverno, ricominciare a uscire circondati da una natura al suo massimo splendore. Chi ha la fortuna di vivere in campagna sa che può cominciare finalmente a curare il proprio giardino, riprendere i vecchi manuali di giardinaggio e tentare di recuperare il pollice verde. Del resto, un giardino, per noi, è come un mondo in miniatura, con il suo ecosistema e le sue regole, di cui siamo noi a prenderci cura, da cui restiamo estasiati e sorpresi ogni volta che un nuovo bocciolo spunta tra il verde.
Dal rigogolo alla libellula, dal papavero alla rosa di Damasco, dal nonno Jacques alle lavandaie: una galleria d’immagini e riflessioni che attraversano il tempo: quello della Storia, quello della famiglia e quello dell’autore, scopertosi osservatore attento di un pezzetto di natura.
Le parole che raccontano la primavera sono tante, sia tra i romanzi, come quelli di Elizabeth von Arnim con il suo Un incantevole aprile, o di John Fante con Aspetta primavera, Bandini, sia tra i saggi, come la filosofia del giardino di Byung-Chul Han in Elogio della terra e le Mirabilia di Renato Bruni.
L'essere umano sembra aver scoperto tutto del suo mondo, ogni angolo è stato esplorato e mappato. Esiste però un mondo dove si è ‘solo agli inizi': il mondo vegetale. Ancora si scoprono nuove piante, si ristrutturano gli ordini, si riorganizzano le famiglie e, tra queste, quella delle orchidee è la più prolifica di sorprese.
Ma a farla da padrone sono le immagini: il verde, l’azzurro, i colori sgargianti e dirompenti. Tra le graphic novel, Essere montagna di Jacopo Starace (che abbiamo intervistato su Maremosso), mentre tra i libri d’arte l’illustrato di William Boyd e Edith Devaney su David Hockney. Senza però dimenticare i veri protagonisti di questa stagione piena di vita e di entusiasmo, i bambini.
Dopo un terribile incidente aereo, tre sorelline si ritrovano su un'isola misteriosa. Esplorandola, incontrano fiori parlanti, un mini gorilla che vive in una casa dentro un albero, uno spaventoso drago sputafuoco, neve che sa di pop-corn... Ma saranno davvero su un'isola misteriosa?
Loro possono vivere la primavera in tutto il suo splendore, scalpitando tra i banchi per gettarsi nel sole e nei profumi. Loro possono godersi ogni sera un momento in più di gioco nei prati su cui il buio tarda ad arrivare, loro sono i veri destinatari della primavera. E non poteva mancare una selezione anche per loro, dal Giardino segreto di Frances Burnett all’albo di Irene Penazzi Nel mio giardino il mondo. Colori, illustrazioni pastello e storie che fanno sgranare gli occhi (a tutti, nessuna distinzione d’età), e se cercate un approfondimento dedicato solo ai più piccoli, leggete la bibliografia su Arcipelago Kidz.
Sarà pure maledetta, questa primavera: ma quanto ci piace!
C'era un giardino. Un giardino senza fine, selvaggio che un tempo era stato abitato da principi e principesse. Quelli veri, non quelli delle storie inventate. Prima del nostro arrivo, il giardino era stato abbandonato e più nessuno aveva sentito cantare gli uccelli né l'acqua delle fontane...
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