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Batuman ha il dono di far sembrare l'universo quel corso di letteratura piacevole e divertente che vorresti che fosse
Statovci è uno scrittore di singolare originalità e potenza, e in questo suo esordio abbraccia la complessità del nostro mondo creando un'opera letteraria che possiede la forza di un classico del futuro
Della tensione universale tra il desiderio di sognare e l'esigenza di abitare la realtà si nutre la scrittura di Milena Agus, limpida e aerea ma frutto di una profonda ricerca linguistica: il suo sguardo è talmente originale e fanciullesco che leggerla fa ridere e meravigliare al tempo stesso, come talvolta accade quando i bambini o i saggi dicono la verità
Quattro omicidi. Quattro detective. Quattro epoche diverse. Lo stesso corpo. Cosa accomuna questi quattro periodi storici, e qual è l’orribile segreto che lega degli omicidi apparentemente identici? Si Spencer ci regala una storia inquietante e affascinante, un giallo impossibile
Originalissimo, avvincente, inquietante e spassoso al tempo stesso, Profeta si interroga, e ci interroga, sul valore dei ricordi e sul significato inaspettato che questi possono assumere nella nostra vita.
È un racconto che mescola la commedia eduardiana al furore ctonio, l’urgenza di uno sfogo viscerale alle cadenze studiate di una messa in scena, di una vera e propria recita
Questo libro è fatto di buio e di neve. Di un immenso, lussuoso albergo nel cuore di una foresta. Delle sue stanze chiuse, dei suoi infiniti corridoi, dell’isola di luce del suo bar. Dei suoi ambigui ospiti – una vecchia cantante che tutto ha visto, e un losco uomo d’affari con un crudele disegno. E, ancora, di un sinistro orfanotrofio, e di un enigmatico guaritore. Non tutti gli scrittori avrebbero saputo trasformare questa materia in un avvincente, misterioso romanzo. Ma Peter Cameron sì
Islanda. Una fattoria isolata. Una bufera di neve. Una visita fatale
«Rifiuto gli specchi», disse il Re delle Fate. «Li rifiuto per te e li rifiuto per me. Se vuoi vedere ciò che sei, guarda al crepuscolo nelle pozze che lascia la marea. Guarda nel mare»
Come il cambio della muta, o il passaggio da una vita conclusa a una che sta per iniziare, il dialogo con me stesso diventa una corte di voci e la scrittura i passi di un lungo cammino. Quello che parte come un saggio sociologico sull'importanza del dialogo, diverrà in seguito un'avventura in compagnia di un Moscerino tra gli squarci silenziosi della realtà
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