Cosa succede se una coppia acquista una bambola del sesso e lei acquisisce un’autocoscienza? Accade a Giulia e Guido, che lasciano Tamara, la loro bambola, davanti al televisore pronta ad apprendere un’educazione sentimentale a prova di intrattenimento nazionalpopolare. Ma al centro di tutto c’è il desiderio, il celato bisogno d’amore dietro al sesso, anche fra la plastica e il silicone di Tamara.
Uno dei poeti più amati del nostro tempo torna con la sua poesia che mischia la reverenza verso il paesaggio e la spiritualità più alta verso la vita, un connubio di bellezza e profondità che dà pulsione a una scrittura fuori da ogni schema, lascia che il sentire vibri nel suo brio naturale, con la cura del fremere per la riconoscenza dell’essere ed esistere.
Forse un ecothriller, o forse solo un presagio sinistro di quanto il mondo potrebbe sorprenderci (in negativo, si intende) a causa della nostra incuria e dei cambiamenti climatici. Un romanzo inquietante da una voce che riesce ad andare dritta al punto, con una scrittura asciutta e precisa.
Sono riflessioni tenere e toccanti, queste che raccoglie una delle più importanti alpiniste italiane. Una famiglia, la sua, chiusa in casa per il lockdown, e poi un'idea: scalare casa, conquistare il tetto, meravigliarsi di ciò che ci circonda anche con uno spazio così ridotto a disposizione. Conquista, sogno, libertà, e una madre che cerca di consolare e consolarsi con quello che ha.
Nella Sicilia degli anni venti si intrecciano le vicende di un paese come Lentini, dove accade un fatto sanguinoso ma di cui si fatica a parlare. Eppure, come un centro di gravità, attrae tutti i personaggi che giocano un ruolo in un romanzo storico, complesso e crudo. Un mondo piccolo e immobile, improvvisamente, si trasforma e cambia in fretta e senza speranza di fermarsi.
Questo è un libro che fa ridere, molto, e in cui, a ogni pagina, ti domandi: cos'altro può succedere? Poi succede l'impensabile, cioè il mondo sparisce, e l'allegria passa per lasciare spazio alla riflessione su quanto ciò che ci circonda sia fragile. Un romanzo da gustare passo passo e da cui farsi sorprendere senza pregiudizi.
Il lettore, qui, si ritrova davanti a una storia tutta nuova: la sua. Cioè, quella della sua categoria, dei lettori, di cui è impossibile non farne parte. Perciò, Ricardo Piglia ripercorre i momenti salienti di un gesto che compiamo da migliaia di anni, ma che è cambiato radicalmente in ogni suo aspetto.
Sarcasmo e misantropia sono gli ingredienti di questo libro, che non è né memoir né romanzo. Semmai, è una riflessione su ciò che all'autore, uno dei più famosi umoristi statunitensi, è toccato nella vita. Sempre col sorriso, ci porta a spasso per la sua infanzia, quando si ritrovò ben presto orfano, sino ai più recenti sconvolgimenti privati e pubblici.
Un’ode alla natura, un piccolo libro per scoprire i grandi segreti che si celano nella bellezza floreale che ci circonda. Perfetto per questa primavera che sboccia e che ci comincia ad avvolgere. Un libro che è come un diario in cui conservare e appuntare le meraviglie che si scopriranno camminando nei prati, nelle città, ovunque ci siano fiori.
Due amici che chiacchierano, tutto qui. Ma nella prosa meravigliosa e seducente del Premio Nobel per la letteratura 2019, in un dialogo che tocca gli aspetti più profondi delle vite dei protagonisti e di tutti noi. Un inno alle connessioni che si possono instaurare con le parole e alle storie che vorremmo non finissero mai.
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