Il 20 Aprile 1912, il mondo diceva «addio» allo scrittore irlandese Bram Stoker.
Maestro dell’horror gotico, divenuto leggenda nelle pagine di Dracula. Morto a Londra di sifilide terziaria, fu cremato e le sue ceneri poste in un'urna al cimitero di Golders Green. L’infanzia segnata dalla malattia influenzò la sua attività di romanziere del terrore. Il sonno eterno, la resurrezione dei morti, il sangue come elisir - temi alla base del suo conte vampiro - furono fondamentali per Stoker, costretto su un letto fino all'età di 7 anni.
Nel medioevo il prode principe Vlad, maledicendo Dio per il suicidio della moglie, diventa un vampiro; nel 1897 a Londra, grazie all'amore di una giovane, sarà redento.
Dopo una guarigione considerata miracolosa, condusse una vita normale riuscendo, addirittura, ad eccellere nelle varie discipline sportive al prestigioso Trinity College di Dublino, dove si laureò a pieni voti. Dopo gli studi, diventò critico teatrale e impresario del celebre attore vittoriano Henry Irving. Sebbene il divo del teatro avesse una fama da narcisista e manipolatore, Stoker lo adorava e lo accondiscendeva in tutto, anche a costo di trascurare moglie (Florence Balcombe) e famiglia.
Si narra che Irving prosciugasse tutte le energie di Stoker, diventando la principale fonte di ispirazione per il personaggio di Dracula, l’iconico romanzo pubblicato nel 1897. L’idea iniziale di Stoker era, infatti, quella di scrivere una pièce con protagonista il suo capo e amico Irving ma quest’ultimo non fu convinto dell’idea e Dracula diventò il libro che conosciamo oggi.
Come nasce il re dei mostri
Dracula nasce dall'incontro con il professore ungherese Ármin Vámbéry, il quale gli raccontò la leggenda del principe rumeno Vlad Țepeș Dracul, meglio noto come Dracula. Venerato come eroe popolare in Romania, Vlad III di Valacchia (1431-1477), detto «Vlad L’Impalatore», era un combattente sanguinario che amava impalare le teste dei nemici alla fine di una battaglia.
Stoker impiegò sette anni per la stesura del suo romanzo; studiò cultura e religione dei Balcani dal saggio Transylvania Superstitions di Emily Gerard, documentandosi con letture come An Account of the Principalities of Wallachia and Moldavia del diplomatico William Wilkinson.
A quanto pare, lo scrittore irlandese non visitò mai la Romania dove è ambientato il suo libro, né tantomeno il famoso castello del Conte Dracula. Immaginato fondendo due strutture esistenti: il Bran Castle in Transilvania e Il Castello di Peleș a Sinaia. Riservato nel divulgare i dettagli del suo lavoro, Stoker raccontò a suo figlio Noel che il romanzo di Dracula fu frutto di un incubo avuto dopo una cena a base di insalata di granchi, in una notte di marzo del 1890.
Dracula al cinema
Stoker ha inventato l'archetipo del vampiro, dettando le regole del genere horror. Da sempre, la figura di Dracula affascina il cinema che gli ha dedicato oltre 200 film.
Dracula di Tod Browning, il classico prodotto dalla Universal nel 1931, fu la prima pellicola ufficiale dal romanzo. L’ungherese Bela Lugosi entrò nel mito, sventolando il mantello del vampiro dai metodi raffinati e vistoso accento. Dracula ebbe un ascendente tale sull’attore da condizionarne l’intera carriera, fino alla totale identificazione. Alla sua morte, Lugosi fu sepolto col mantello del suo leggendario personaggio.
Nel 1958, Dracula il Vampiro sfodera i denti grondanti di sangue di Christopher Lee nel primo capitolo della serie di film prodotti dalla Hammer, con l’iconica palette di colori che può trasformare il rosso vivo in un incubo. I canini retrattili del famelico Conte furono un’invenzione introdotta dal regista Terence Fisher.
Nel 1992, l’adattamento di Francis Ford Coppola ci riporta alle origini del vampiro e ai fasti del romanzo originale. Vincitore di 3 Oscar (costumi, trucco e montaggio sonoro), Dracula di Bram Stoker ci seduce con un Principe delle Tenebre introspettivo e psicologico sorretto dalla straordinaria performance di Gary Oldman. Per entrare in sintonia con il vampiro, l’attore inglese si sarebbe isolato dal cast per tutta la durata delle riprese, arrivando anche a dormire dentro una bara.
Gli altri sapori di sala
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