Quattordicianni è volere tutto e niente nello stesso momento. Avere segreti inconfessabili e domande senza risposta. Odiare sé per odiare tutti. Avere tutte le paure e nasconderle tutte, pur volendole dire tutte insieme, con mille bocche. Avere centomila maschere senza mai cambiare la faccia che ti ritrovi. Avere un milione di sensi di colpa e dover scegliere a chi addossarli per non doverli portare tutti da sola. Vuoi amare e non sai come si fa. Vuoi essere amata e non sai come si fa. Vuoi stare da sola e non sai come si fa. Vuoi un corpo di donna e non ce l'hai, e se il corpo diventa di donna non lo vuoi più. Quattordicianni è fragilità e non sapere come si fa. Ci sono cose che nessuno spiega. Ci sono cose che nessuno sa.
Alessandro D'Avenia: il nuovo romanzo, la scuola, la letteratura e il cinema
Grandi classici antichi e moderni: i consigli di lettura di Alessandro D'Avenia
Sono ancora gli adolescenti i protagonisti del nuovo romanzo di Alessandro D'Avenia, dopo il fortunato esordio con Bianca come il latte, rossa come il sangue. È il mondo dell'adolescenza e della scuola, infatti, quello con cui D'Avenia, giovane professore di liceo, è in contatto quotidianamente da anni. Ha avuto occasione di osservarlo con cura e attenzione, lo ha reso argomento di discussione nel suo blog, lo ha ritratto nei suoi romanzi. Lo ha preso sul serio, soprattutto, ed è questa forse la chiave del suo successo tra lettori di varie generazioni.
Nasce un nuovo giorno, e illumina Margherita e i suoi quattordici anni appena compiuti, in barca con il padre, a pochi giorni dall'inizio delle superiori. È l'alba di un'età nuova e sconosciuta, quando la vita sembra così tenera e fragile che si ha paura si possa sciogliere come cera al fuoco o neve al sole. Le paure affollano la mente di Margherita: presto la sua vita cambierà, stringerà nuove amicizie, soffrirà per amori sbagliati e tradimenti. Sente che la sfida è grande, che crescere non sarà facile né indolore. Non sa se è pronta per intraprendere questo cammino, ma la saggezza del padre la conforta: qualunque cosa succeda, Margherita sente che può contare sul suo abbraccio, un porto sicuro quando fuori la tempesta impazza.
Ma un giorno il padre se ne va, lasciando un messaggio in segreteria nel quale annuncia che non tornerà più a casa. Margherita ascolta il messaggio, si precipita in camera dei genitori e scopre l'armadio mezzo vuoto. Il mondo le crolla addosso, e risollevarsi da terra sembra impossibile. Stavolta non basterà l'affetto della madre e del fratello, né la saggezza popolare della nonna Teresa, per far guarire la ferita che si è aperta nel suo cuore. Serviranno altri punti d'appoggio, adesso che il guscio protettivo della famiglia ha rivelato crepe che Margherita non poteva neppure immaginare. Saranno Marta, la nuova compagna di banco, Giulio, il primo amore, e un giovane professore innamorato dei libri (si intravede anche qui, come nel primo romanzo, l'ombra lunga dello scrittore, che tiene a chiarificare senza equivoci la propria presenza e la propria posizione, fuori e dentro la storia), i pezzi del puzzle che Margherita cercherà di ricomporre; talismani lungo un viaggio che, sulle orme di Telemaco, dovrà compiere da sola, alla ricerca del padre.
Si sente l'eco di molti libri nelle pagine del romanzo di D'Avenia. Ce n'è uno in particolare, l'Odissea, che diventa metafora del viaggio di Margherita alla ricerca del padre e di una verità che le permetterà di crescere. Come Telemaco, Margherita partirà per cercare il padre e trovare la forza di percorrere la propria strada, lasciandosi alle spalle la stagione dell'infanzia e aprendo il cuore al futuro, a ciò che le riserva la vita. Sarà un cammino faticoso, pericoloso e pieno di sofferenza, dove tante domande rimarranno irrisolte, perché l'amore e il mistero della vita sono cose che nessuno sa, questioni per le quali nemmeno gli adulti hanno risposte definitive. Durante il tragitto Margherita scoprirà che talvolta gioia e dolore piangono le stesse lacrime, la madreperla della vita. Finalmente le sarà chiaro il senso di ciò che il padre le ripeteva spesso: che la bellezza nasconde storie dolorose e la perfezione sta nei limiti. Una verità che porta inscritta nel nome, che in latino vuol dire ""perla"": un gioiello che nasce nell'ostrica dalla ferita inflitta da un predatore.
Alessandro D'Avenia racconta i giovani penetrando nel loro universo, come quando si accosta una conchiglia all'orecchio per sentire il rumore del mare. Ne raccoglie le profonde inquietudini e le contraddizioni, i luoghi comuni e le ingenuità, ma anche la vitalità e il coraggio di lanciarsi nell'avventura della vita. Lo fa rimanendo fedele al linguaggio e all'immaginario giovanile, calandosi interamente nel loro modo di pensare, senza esprimere giudizi, con uno sguardo di misericordia cristiana che abbraccia tutta la storia.
Cose che nessuno sa è una storia di formazione che si interroga sull'adolescenza, sul senso dell'amore e dell'amicizia, sulle fragilità della famiglia, sul valore dell'istituzione scolastica, ma cerca anche - e anche qui torna in gioco il titolo - di dar conto di un'altra ""assenza"": quella di padri in grado di assurgere a figura simbolica, per trasmettere un'eredità ai figli e indicare loro la strada da seguire.
Alessandro D'Avenia presenta il suo libro
Alessandro D'Avenia - Cose che nessuno sa
332 pagg., 19 € - Edizioni Mondadori 2011 (Scrittori italiani e stranieri)
ISBN 978-88-04-60916-2
L'autore
03 novembre 2011 | Di Sandra Bardotti |
Margherita ha quattordici anni e sta per varcare una soglia magica e misteriosa: l'inizio del liceo. Un mondo nuovo da esplorare e conquistare, sapendo però di poter contare sulle persone che la amano. Ma un giorno, tornata a casa, ascolta un messaggio nella segreteria telefonica: è di suo padre, che non tornerà più a casa. Margherita ancora non sa che affrontando questo dolore si trasformerà a poco a poco in una donna, proprio come una splendida perla fiorisce nell'ostrica per l'attacco di un predatore marino. Accanto a lei ci sono la madre, il fratellino vivace e sensibile e l'irriverente nonna Teresa. E poi Marta, la compagna di banco sempre sorridente, e Giulio, il ragazzo più cupo e affascinante della scuola. Ma sarà un professore, un giovane uomo alla ricerca di sé eppure capace di ascoltare le pulsazioni della vita nelle pagine dei libri, a indicare a Margherita il coraggio di Telemaco nell'"Odissea": così che il viaggio sulle tracce del padre possa cambiare il suo destino.
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