Gli appunti scuola di Wuz.it

"LETTERATURA - Alice: ""non sono bionda, è che mi disegnano così"", da John Tenniel alla Disney"

Alice: bionda o bruna?
La ""vera"" Alice, quella bimba che ispirò a Carroll tutte le storie che ancor oggi sono così popolari, era bruna.

Ma il primo illustratore delle avventure di Alice, John Tenniel, aprì la strada a una raffigurazione della bambina bionda e con i lunghi capelli che arrivò sino ai disegnatori della Disney e ancor più recentemente a molti altri illustratori.

Su Wuz abbiamo ricostruito nella storia dell'illustrazione la versione con i capelli scuri della nostra protagonista.
  • Le edizioni di Alice in commercio in Italia
  • Alice nel Paese delle Meraviglie - Il Riassunto
  • Alice: il nome magico di tante meraviglie


È del 1951 Alice in Wonderland della Walt Disney Production. Il nome di Disney già da parecchi anni non compare più nei titoli di testa dei film se non come produttore. ""I suoi film - scrive Gianni Rondolino nella sua Storia del cinema d'animazione - sono frutto di una équipe affiatata in cui i ruoli di regista, disgenatore, animatore, soggettista, ecc. passano da un artista all'altro, tutti sostanzialmente co-autori dei film a disegni animati prodotti negli studi disneyani"". Clyde Geronimi firma la regia di Alice. A lui dunque attribuiamo anche quell'immagine che ha segnato la nostra fantasia.





""Invece l'uovo si limitò a farsi sempre più grande e sempre più umano: quando alice fu giunta a pochi metri di distanza, vide che aveva occhi, naso e bocca; e quando fu giunta a tu per tu con lui, vide chiaramente che si trattava di Humpty Dumpty in persona. 'Non può essere nessun altro!' si disse. 'Ne sono certa come se avesse il nome scritto in faccia!'
E ci sarebbe stato lo spazio per scrivercelo anche cento volte, su quel faccione enorme. Humpty Dumpty sedeva con le gambe incrociate alla turca in cima a un alto muro - tanto stretto che Alice si domandò come facesse a non perdere l'equilibrio - e siccome teneva gli occhi fissi nella direzione opposta, e non dette segno di notare la sua presenza, sulle prime Alice lo prese per un fantoccio imbottito.""

da: Attraverso lo specchio e quello che Alice vi trovò Capitolo VI Humpty Dumpty

Le illustrazioni di Blanche McManus hanno fatto seguito a quelle originali di John Tenniel e sono datate 1876





Arthur Rackham
è uno dei più celebri disegnatori inglesi dell'epoca vittoriana, anche se in realtà le illustrazioni per Alice nel Paese delle Meraviglie sono del 1907 e risentono molto dell'influenza dell'arte decorativa.
L'anno precedente aveva realizzato i disegni per l'altrettanto celebre (forse la più famosa in assoluto) versione illustrata del libro di James Barrie Peter Pan nei giardini di Kensington (1906).

""'A chi credete di far paura?' disse Alice (a questo punto aveva riacquistato le sue dimensioni normali). 'Non siete che un mazzo di carte!'
A queste parole tutto il mazzo si alzò in aria e ridiscese in picchiata su di lei; Alice emise uno strilletto, mezzo di paura e mezzo di rabbia, cercando di scrollarsi le carte di dosso; e si trovò distesa sulla panca, con il capo in grembo a sua sorella, che le stava delicatamente togliendo dal viso delle foglie morte scese volteggiando dagli alberi.""

da: Alice nel Paese delle Meraviglie Capitolo XII La deposizione di Alice





""Continuò a crescere e crescere, e ben presto dovette inginocchiarsi sul pavimento: dopo un altro minuto non c'entrava più neanche così, e provò a mettersi distesa con un gomito contro l'uscio, e l'altro braccio avvolto intorno al capo. Però continuava a crescere; come ultima risorsa, sporse un braccio fuori della finestra e infilò un piede su per il camino, e si disse: 'Ora, succeda quel che succeda, non posso fare altro. Che ne sarà di me?'""

da: Alice nel Paese delle Meraviglie Capitolo IV  Il Coniglio presenta un Conticino - Il Coniglio e la Lucertola - The Rabbit Sends in a Little Bill, che vuol dire anche Il Coniglio manda dentro il piccolo Bill, e Bill è il nome dalla Lucertola

Illustrazione di Oliver Herford del 1917






Gwynedd Hudson nel 1922
disegnava una versione di Alice molto Art Déco, elegante, raffinata e contemporanea.
La bambina diventa più ragazzina e la stanza in cui si trova con la gatta Dinah e dove attraverserà lo specchio per entrare nel mondo magico che l'attende non è vittoriana ma novecentesca.

""Una cosa era certa: la gattina bianca non c'entrava per nulla. Era tutta colpa della gattina nera. Infatti da un quarto d'ora la gattina bianca si stava facendo lavare il muso dalla vecchia gatta (e senza nemmeno protestare troppo, per giunta): così vedete che non poteva aver niente a che fare col misfatto.""

da: Attraverso lo specchio Capitolo I La Casa dello Specchio








""'Potreste dirmi, per favore', disse Alice, un po' timidamente, 'perché state dipingendo quelle rose?'
Cinque e Sette non dissero nulla, ma guardarono Due. Due cominciò a voce bassa: 'Be', insomma, signorina, il fatto è che questo qua doveva essere un rosaio di rose rosse, e invece per sbaglio ne abbiamo piantato uno bianco; e se la Regina se ne accorge ci fa tagliare la testa a tutti quanti. Sicché come vede ci stiamo dando da fare prima che arrivi lei, per...' A questo punto Cinque, che non aveva smesso di lanciare sguardi ansiosi verso il giardino, disse forte: 'La Regina! La Regina!' e i tre giardinieri si buttarono immediatamente con la faccia a terra. Si udì il rumore di molti passi, e Alice si voltò, ansiosa di vedere la Regina.""

da: Alice nel Paese delle Meraviglie Capitolo VIII Il Croquet della Regina

Illustrazione di John Prittie Edwin 1923





""C'era un tavolo apparecchiato sotto un albero davanti alla casa, e la Lepre Marzolina e il Cappellaio vi prendevano il tè; fra loro c'era un Ghiro profondamente addormentato, e se ne servivano come di un cuscino, appoggiandoci i gomiti a parlando sopra il suo capo.""

da: Alice nel Paese delle Meraviglie Capitolo VII Un Tè da Matti

Curiosità
Il Cappellaio matto è stato rappresentato in modo quasi identico sin dalla prima versione di Tenniel che pare avesse adottato il suggerimento dello stesso Carroll di fare il Cappellaio somigliante a Theophilus Carter, commerciante di mobili della zona di Oxford. ""Carter era noto nella zona - scrive Martin Gardner - come il Cappellaio Pazzo, in parte perché portava sempre un cilindro in capo, e in parte per le sue idee eccentriche"".

L'illustrazione è firmata Cherles Folkard e datata 1929.





""In questo momento il Re, che per qualche tempo era stato indaffarato a scrivere nel suo taccuino, disse forte: 'Silenzio!' e lesse ad alta voce dal suo libro: 'Legge numero Quarantadue. Tutte le persone alte più di un chilometro e mezzo debbono allontanarsi dalla Corte'.
Tutti guardarono Alice.
'Io non sono alta più di un chilometro e mezzo'. disse Alice.
'Sì, invece', disse il Re.
'Circa tre chilometri', aggiunse la Regina.
'Be', comunque sia, non me ne vado', disse Alice; 'e poi, non vale, voi avete inventato la legge in questo momento.'""

da: Alice nel Paese delle Meraviglie Capitolo XII La deposizione di Alice

Illustrazione di Henry Morin del 1939






Il disegnatore francese Jourcin nel 1948 propone una versione molto diversa dall'Alice tradizionale, un'idea che risente con evidenza del momento artistico.

""La cuoca tolse dal fuoco il calderone di minestra e subito dopo si mise a scaraventare quanto le veniva sottomano contro la Duchessa e il bambino. Cominciò dagli alari, cui tenne dietro una pioggia di pentole, piatti e tegami. La Duchessa non se ne dava per intesa, nemmeno quando qualche oggetto la colpiva; quanto al bambino strillava già tanto da prima che dire se i proiettili gli facevano male o no era impossibile.""

da: Alice nel Paese delle Meraviglie Capitolo VI Porco e Pepe





""Capì che non serviva a molto restare in attesa accanto alla porticina, così tornò al tavolo, quasi sperando di trovarci un'altra chiave, o quantomeno un libro che spiegasse come si chiudono le persone a mo' di cannocchiali; e stavolta ci trovò una bottiglina ('che certo prima non c'era', disse Alice), e attaccato al collo della bottiglina un cartellino con la parola BEVIMI scritta in bei caratteri grandi.
Si fa presto a dire 'Bevimi', ma la piccola saggia Alice non voleva farlo alla leggera.""

da: Alice nel Paese delle Meraviglie Capitolo I Nella Tana del Coniglio

Illustrazione classica di Marjorie Torrey del 1955

Alice ha l'abituale cerchietto di velluto, il vestitino largo con il grambiulino bianco e le scarpette bebè con il listino.
Questa potremmo definirla la ""divisa"" di Alice, stabilita da Tenniel e immutabile quando si pensa al personaggio di Carroll.






Evidente influsso dello stile grafico anni Sessanta in questa versione elaborata di Alice firmata da Brigitte Byan nel 1970




Sono gli anni Settanta, e si vede.
Anche qui Alice è strettamente legata al tempo in cui vivono i suoi disegnatori, Rex Irvine e Judie Clarke: siamo nel 1976.




""Era proprio tempo di andare, perché il laghetto si stava riempiendo di una folla di uccelli e di altri animali che c'erano caduti dentro: c'era un'Anatra e un Dodo, un Pappagallo e un Aquilotto, e molte altre curiose creature. Alice si mise in testa, e tutto il gruppetto guadagnò a nuoto la riva.""

da: Alice nel Paese delle Meraviglie Capitolo II Il Laghetto di Lacrime

Secondo Martin Gardner ""L'Anatra (Duck) è il Reverendo Duckworth; il Pappagallo (Lory) è Lorina Liddell, sorella di Alice; Edith Liddell, l'altra sorella, è l'Aquilotto; e il Dodo (Dodo, 'dronte') è lo stesso Lewis Carroll. Quando balbettava, Carroll pronunciava il suo nome 'Do-Do-Dogson', ed è divertente notare che quando la sua biografia comparve nella Encyclopedia Britannica fu inserita subito sopra la voce 'Dodo'.""

Questa la versione della scena disegnata da Peter Weevers nel 1989






""Proprio allora sentì qualcosa che sguazzava nel laghetto poco lontano da lei, e si avvicinò a nuoto per scoprire di che si trattasse; sulle prime pensò che fosse un tricheco o un ippopotamo, ma poi si ricordò della piccolezza delle sue attuali dimensioni, e ben presto vide che era solo un topo, scivolato in acqua come lei.""

da: Alice nel Paese delle Meraviglie Capitolo II Il Laghetto di Lacrime

Tenniel disegna due volte Alice immersa nel laghetto creato dalle sue stesse lacrime e in cui rischia di affogare quando ridiventa così piccola da avere le stesse dimensioni di un topolino. Alice che nuota con il Topo non è una delle scene più popolari della storia.

Qui vediamo una delle 30 bellissime illustrazioni realizzate nel 1990 dal disegnatore americano Greg Hildebrandt che con il fratello Tim è diventato celebre specializzandosi in storie fantasy come Il Signore degli Anelli.







Chiudiamo con un'immagine onirica della bionda Alice disegnata dallo spagnolo Angel Dominguez nel 1996.

""Così se ne restò lì a occhi chiusi, quasi credendosi nel Paese delle Meraviglie, pur sapendo che le sarebbe bastato riaprirli e tutto sarebbe ridiventato la prosaica realtà... l'erba avrebbe fusciato smossa soltanto dal vento, e il laghetto si sarebbe increspato sotto l'ondeggiare dei giunchi... il tintinnìo delle tazzine da tè sarebbe ridiventato quello delle campane delle pecore, e gli strilli acuti della Regina la voce del pastorello... e gli starnuti del bambino, lo stridere del Grifone e tutti gli altri rumori si sarebbero mutati (lo sapeva) nel clamore confuso dell'aria affaccendata... mentre i muggiti delle mucche lontante avrebbero sostituito gli accorati singhiozzi della Finta Tartaruga.""

da Alice nel Paese delle Meraviglie Capitolo XII La desposizione di Alice





26 febbraio 2010 Di Giulia Mozzato

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