Le recensioni di Wuz.it

Back to Black

Amy Winehouse


Da qualche tempo corre nel vento la voce di una donna giovane, non bellissima ma affascinante, ricca di talento e di possibilità: una voce che il mondo della musica aspettava da tempo.

Una voce soul-jazz che riprende i toni di Nina Simone, Sarah Vaughan o Aretha Franklin, Gloria Gaynor e Dionne Warwick, rinfrescandoli, che ricorda Anastacia ma con una raffinatezza di suono che la sua collega non ha, e un repertorio musicale elegante, tra blues, soul, R&B, in stile Motown con testi che stridono su quelle note.

Peccato che la sua vita privata prenda il sopravvento sulla professionalità, che i giornali parlino più delle sue stravaganze che del suo talento, e che l'uso di droga e alcol abbia consumato il bel corpo rotondo che mostrava all'inizio della carriera trasformato in un fisico di una magrezza anoressica.


Peccato perché Amy è anche spiritosa (un'immagine a metà fra American Graffiti e i punk di prima generazione), con quel toupet esagerato in cui raccoglie i bellissimi capelli scuri e che esibisce recentemente, stile anni Cinquanta - solo Marge Simpson le sta al passo - quelle pin-up tatuate che le ricoprono le braccia (il primo, come lei stessa ha dichiarato fu Betty Boop sulla schiena) e quel trucco nero, forte sugli occhi che in fondo valorizza il suo sguardo profondo, mediterraneo (Amy è nata in una famiglia inglese di origine ebraica). Uno sguardo intelligente, di chi sa quel che vuole e probabilmente anche quel che vale.

Il suo album Back To Black è arrivato nei negozi della Penisola all'inizio del 2007. È passato quasi un anno ma solo ora sta scalando le classifiche di vendita. Perché è arrivato il momento in cui la sua voce è risuonata anche nelle orecchie degli italiani e li ha fatti sobbalzare.


La musica di questi brani sembra uscita dagli anni Sessanta, ma si accompagna a testi molto diretti, che parlano - senza porsi limiti e con una buona dose di volgarità - di come l’amore e la vita in generale siano complicati. 

Il primo Rehab, un brano in stile Motown, recita, ad esempio:
Hanno tentato di mandarmi in riabilitazione, ma io ho detto no, no, no

Il secondo You Know I’m No Good è un'esplicita ammissione d’incapacità alla fedeltà.

Back to Black una descrizione del difficile rapporto con il fidanzato (ora marito) Blake Fielder-Civil, una relazione tormentata, tradita e sofferta, troncata per un periodo dal ritorno di lui alla vecchia fidanzata: "Non ho mai provato per nessun altro quello che provo per lui. Pensavo che non ci saremmo mai più rivisti. Volevo morire". Il videoclip è ambientato in un cimitero ed è la storia di un funerale, quello del cuore di Amy.

Il brano più ascoltato del momento è Tears Dry On Their Own, scritto insieme al famoso duo Ashford & Simpson.

Il più struggente Love Is A Losing Game, un brano che musicalmente sembra uscito da un film di James Bond - ma con un testo di tutt'altro tenore -, alla Diamonds are forever per intenderci cantata da Shirley Bassey (quanto di lei c'è in Amy...!).


Back to Black doveva essere prodotto da Salaam Remi, il produttore hip hop con cui aveva collaborato per il primo album Frank (decisamente diverso da questo), ma lo stesso Remi ha spinto la cantante a lavorare con Mark Ronson.
Come la Winehouse ha dichiarato: "quasi subito dopo esserci incontrati io Mark ci siamo sentiti come fratello e sorella".

Ronson, il primo incontro, se lo ricorda così (secondo l'intervista di Jenny Eliscu per RollingStone): 

"Amy è venuta nel mio studio e mi ha suonato roba delle Shirelles, delle Shangri-Las e delle Angels. Quello di cui parlava mi ha ispirato e quella notte ho buttato giù il suono delle percussioni e le parti di piano per Back to Black. Amy è una a cui piace spiazzare la gente, e quando il giorno dopo ho suonato per lei quel pezzo mi ha detto solo 'favolosoì. Non riuscivo a capire se ci credesse davvero. Poi si comportò come se quello fosse il suono che aveva sempre desiderato per un suo album. Veniva tutti i giorni e mi suonava canzoni con la chitarra acustica, e provavamo diversi arrangiamenti per trovare qualcosa che sembrasse autentico. La ragione per cui tutti si rifanno a quei vecchi dischi Motown è che in una stanza erano riuniti musicisti fantastici che suonavano assieme, ed era quello che cercavamo di fare anche noi."

Molti brani sono firmati dalla stessa Winehouse, altri sono frutto di una collaborazione.

Tracklist

1.   Rehab 
2.   You Know I'm No Good 
3.   Me & Mr Jones 
4.   Just Friends 
5.   Back to Black 
6.   Love is a Losing Game 
7.   Tears Dry on Their Own 
8.   Wake Up Alone 
9.   Some Unholy War 
10. He Can Only Hold Her 
11. Love is a Losing Game (Acoustic Demo)            


Dalla rete

Il sito ufficiale con tutti i video dell'album
Amy Winehouse su MySpace
Un articolo-intervista su RollingStone firmata Jenny Eliscu, in italiano
La biografia di Amy su Mtv, in italiano
Amy ai prossimi Grammys

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07 gennaio 2008 Di Giulia Mozzato

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Back to Black Di Amy Winehouse
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