Françoise Sagan: ragazza e donna malpensante
“Soltanto quando sono a letto, all’alba, e si sente solo il rumore delle macchine di Parigi, a volte la memoria mi tradisce: ritorna l’estate con tutti i suoi ricordi. Anne, Anne! Ripeto quel nome sottovoce e per molto tempo al buio. Allora in me sento sorgere qualcosa e l’accolgo chiamandola per nome con gli occhi chiusi: Buongiorno Tristezza.”
Si conclude così il romanzo di un’epoca. L’epoca della borghesia colta, delle atmosfere calde e lussuose del Mediterraneo, della ricerca del bello e del piacere per sconfiggere la solitudine di una vita.
Cecile, protagonista narrante diciassettene, è orfana di madre.
Vive, dopo anni di collegio, a Parigi con il padre, Raymond, pubblicitario quarantenne edonista, “uomo spensierato, abile negli affari sempre curioso ma facile a stancarsi e molto amato dalle donne”.
Una complicità allegra, leggera, come brezza che si innalza dal mare, quella vissuta tra padre e figlia durante l’estate in Costa Azzurra.
Nè Elsa, nuova ingenua amante di Raymond poco più che ventenne, nè Cyril, giovane corteggiatore di Cecile dal “viso mediterraneo, aperto, scuro di carnagione, con un che di equilibrato e protettivo”, guastano l’equilibrio del dolce “far niente”.
Solo l’arrivo di Anne Larsen, vecchia amica della madre scomparsa, donna aristocratica, affascinante “molto ricercata con un bel viso altero e stanco, indifferente”, pare interromperlo.
La gentilezza distante di Anne, la sua indifferenza che mette soggezione, la sua capacità di dare “forma precisa alle cose”, di conferire “significato” alle vaghe parole, seduce il giovanilista Don Giovanni sino al punto di chiederle di sposarlo.
Da questa proposta di matrimonio ha inizio il gioco sottile, teneramente crudele della protagonista del romanzo che pur di rimanere “libera”, senza rivali , capace di “rifiutare gli stampi”, confeziona una commedia tragica degli equivoci sino ad una fine inaspettata, triste, fatale, come un salto ad alta velocità nel vuoto.
Un vuoto che pare non essere consolatorio, ma solo complice della spensieratezza “unico sentimento che, anche quando ispira la nostra vita, non ha argomenti per difendersi”.
Françoise Sagan - Bonjour tristesse
Traduzione di M. L. Vanorio
151 pag., € 15,50 - Longanesi (Biblioteca di narratori)
ISBN 978-88-304-2667-2
L'autrice |
08 febbraio 2010 | Di Claudia Caramaschi |
Come ogni anno Cècile passa le vacanze estive in Costa Azzurra. I primi giorni, vissuti all'insegna della spensieratezza in compagnia del padre giovanile e della sua attuale amante Elsa, bella ma ingenua, vengono interrotti dall'arrivo di Anne, un'amica della madre di Cècile, morta anni prima. Il padre ne è attratto a tal punto che in pochi giorni decide di sposarla, a costo di abbandonare uno stile di vita lussurioso e libero. La simpatia che Cècile prova per Anne non le impedisce di vederla come una rivale, come una minaccia per la propria libertà e così mette in scena un gioco sottile per dividere i due nuovi amanti. Un piano perfetto, ma con esiti inaspettati e ben più tragici del previsto.
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