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Chihuahua: film e vip come Jamie Lee Curtis, Adrian Brody, Mickie Rourke, Reese Witherspoon, Britney Spears o Paris Hilton fanno scoppiare una moda ma il rischio è trovarsi in casa un guaio

Le pagine dei magazine in questi giorni sono piene di immagini di questo cagnolino grazioso legate all'uscita del film Beverly Hills Chihuahua e alla moda sempre più diffusa tra i divi hollywoodiani di scegliere questo piccolo e trasportabile cagnolino come compagno di vita. Ma... c'è un ma!

Attenti a farvi irretire da quegli occhioni dolci, da quel musetto simpatico e dal codino vibrante: il chihuahua è un animaletto con grande personalità.
Certo, è irresistibile tra le braccia di Jamie Lee Curtis, Reese Witherspoon o di Britney Spears, sembra il cane ideale per la compagnia domestica, quello da mettere in borsa e portare ovunque senza problemi, il ""cane da grembo"" che non comporta pagamenti di biglietti ulteriori sugli autobus cittadini e non crea difficoltà sui treni o in macchina.



celebre vignetta di bastardidentro.it

Ma la piccola stazza non deve trarre in inganno:
in un elenco dei cani più ""dannosi"" stilato recentemente dalle compagnie assicurative inglesi in base alle polizze accese, il nostro cagnolino si è piazzato al secondo posto, preceduto unicamente dall'alano.
Incredibile ma vero, il chihuahua precede il mastino: inutile qualsiasi altro commento!
Ma quali guai combina? Tappeti imbrattati e mangiucchiati, porte graffiate, vestiti stracciati, divani squarciati, cavi elettrici rosicchiati... queste e altre prodezze non sono solo caratteristiche dei cuccioli, ma anche degli esemplari adulti.
Gli amanti di questi cani protestano, dichiarando che tutti i cani in fondo commettono qualche ""reato"" casalingo prima o poi...
Se proprio non resistete alla tentazione di avere in casa un chihuahua almeno ricordate che si tratta pur sempre di un cane e come tale va trattato e addestrato. Fategli capire da subito chi è il padrone, senza esagerare in coccole e vizi.


Qualche sano rimbrotto e alcune fondamentali regole (eventualmente suggerite da un addestratore) porteranno il nostro piccolo ma energico amico sulla retta via!
Utilissimi in questo senso anche i manuali per educare il cane alla vita sociale e riconoscere e prevenire i primi segnali di un problema o di un disagio, evitando così situazioni a rischio, ma anche per capire meglio le esigenze del nostro amico e rendere l'esistenza più serena per lui e per noi.
  • Ecco i manuali per chi vuole vivere con un cane
  • In particolare: Chihuahua. The dog
    piccolo volume edito da Mondadori propone alcune notizie sul chihuahua: carattere, storia, cure, comportamento, addestramento, caratteristiche e alcune regole per vivere con un cane. Il volume contiene anche sei cartoline.
    A breve in libreria Il chihuahua di Candida Pialorsi Falsina e Antonella Tomaselli, per le Edizioni De Vecchi


adrian brody, mickie rourke, britney spears e reese witherspoon con i loro chihuahua

Chihuahua: la storia e lo standard della razza


Il perro chihuahueño è nato, come dice il suo stesso nome, nel Chihuahua, al nord del Messico, il più vasto stato della Repubblica messicana. Prima che grandi opere di irrigazione trasformassero questo stato in uno dei maggiori produttori di grano e cotone del paese, viveva allo stato selvatico un minuscolo cane che fra le ricche foreste della Sierra, si nutriva predando piccoli roditori e nidi fra gli alberi, sui quali riusciva ad arrampicarsi grazie ad una caratteristica che è ancora presente nella razza: i piedini molto allungati e con dita ben distaccate, arcuate e armate da unghie molto ricurve e che poggiano su cuscinetti plantari molto elastici.

Le prime descrizioni sono della metà del secolo XIX e sembra che questo piccolo cane fosse presente anche nel territorio del Texas.
Dopo essere apparsa nelle esposizioni statunitensi e inglesi alla fine del 1800, la razza viene riconosciuta nei primi anni del 1900 dall'American Kennel Club. Non appena la cinofilia messicana si organizza e aderisce alla Federazione Cinologica Internazionale, e questa è storia recente, il chihuahua ritorna sotto la tutela del suo paese d'origine che ne cura lo standard e il controllo dell'allevamento.



Di certo non altrettanto antico è il chihuahua a pelo lungo, nato dall'incrocio di quello corto con l'Epagneul nano continentale.

Per i cinologi messicani, il suo carattere è paragonabile più a quello di un terrier che di un cane da compagnia, quale in effetti è perché, dicono, nei suoi comportamenti traspare l'antico predatore.
La sua docilità, che supera appena il livello medio, lo fa aderire alla volontà di una sola delle persone di famiglia da lui considerata una guida da seguire in ogni circostanza.
Con gli estranei non è molto socievole, mentre il suo temperamento al massimo livello lo rende estremamente reattivo agli stimoli esterni.
Curiosità e vigilanza, quasi al più elevato grado, fanno di lui un allarmista sempre pronto a mettere sull'avviso i suoi amici in caso di pericolo.

Della medesima intensità sono la tempra, il coraggio e l'aggressività al punto che, alla pari dei suoi antenati, è ancora oggi capace di dare la caccia a piccoli topi.
La sua possessività, che all'interno del suo ambiente non conosce limiti, è all'origine dell'affetto che lo lega ai compagni familiari.
Chi pensa che la fontanella interparietale aperta, cioè lo spazio cartilagineo in corrispondenza delle suture ossee del cranio, sia un segno di perenne immaturità si sbaglia, e di grosso.
Altro errore commette chi crede che, con la sua minuta mole, non può essere che una specie di bambolotto da tenere perennemente fra le mani.
Non è né un immaturo né un giocattolo, tutt'altro. 
È forte e intraprendente, non sopporta di sentirsi prigioniero dell'egoismo umano nemmeno per ricevere coccole.
Man mano che cresce, in ogni sua espressione riesce ad affermare una personalità inimmaginabile in un esserino che in media può pesare un paio di chili.
Il suo linguaggio, via via, si arricchisce di toni e accenti che sfuggono o possono essere male interpretati da chi prevede per lui una vita esclusivamente casalinga.
Al contrario è capace di acquistare, agli occhi dei suoi familiari e degli altri cani sempre più grandi di lui, quella statura e forza che la natura gli ha negato.
Il suo è il linguaggio fiero di un cane ardito. 
I suoi abbai sono acuti, brevi e insistenti, mai lamentosi o gratuiti; lo sguardo è fiero, non si abbassa mai; i muscoli sono sempre pronti a tendersi e ad indurirsi sotto la pelle; quando cammina la codina piccola e robusta scudiscia l'aria.
Un cane, sia pur piccolo, che si esprime con questo linguaggio non può essere condannato a un mal inteso infantilismo o, peggio, ad essere considerato un divertente nanerottolo.

dal testo di Mario Perricone su chihuahua.iobloggo.com

Lo standard completo della razza sul sito della Federazione Canina Internazionale >>>




15 gennaio 2009 Di Giulia Mozzato

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