Le recensioni di Wuz.it

Capitano Rosalie di Timothée de Fombelle

«Sono il Capitano Rosalie, infiltrata in questo plotone, in una mattina d’autunno del 1917. So cosa devo fare. Un giorno riceverò una medaglia per questo. La sento già che brilla dentro di me.»

Rosalie non sa che cos’è la guerra. Il fronte è lontano dal paese in cui vive, non ha mai visto i soldati combattere o i fucili sparare. Per lei la guerra è l’assenza del padre, è il lavoro in fabbrica della madre, sono le notizie che legge il maestro a scuola. Ogni tanto ci prova a sentire i rumori delle battaglie. Si mette alla finestra, di sera, e tende l’orecchio per riconoscere quei suoni oltre l’abbaiare dei cani delle fattorie.

Eppure Rosalie è un capitano. Ogni mattina se ne sta in fondo alla classe, in agguato sotto i cappotti e armata del suo quaderno, e cerca di portare avanti la sua missione. Agli occhi dei compagni è solo la bambina di cinque anni e mezzo che passa le giornate a riempire i fogli di disegni, con la mente persa altrove. Ma lei è una spia, perfettamente concentrata, sempre attenta a osservare i segni che il maestro traccia sulla lavagna e le mosse dei suoi compagni, proprio come si studiano i comportamenti dei soldati migliori per rubare i loro segreti.

Anche le sere, a casa, scorrono uguali. A volte, la normalità è interrotta dall’arrivo delle lettere del padre. Sua madre le legge ad alta voce, costringendo Rosalie ad ascoltare parole che non vuole sentire, frasi che raccontano di un futuro che ancora non c’è, di quando la guerra sarà finita e suo padre potrà accompagnarla a pescare lungo il fiume. Ma le cose non sono destinate a rimanere così. E quando una notte arriva una strana lettera blu, Rosalie sa che non potrà più perdere tempo e che il momento di portare a termine la sua missione è arrivato.

Capitano Rosalie è un racconto illustrato poetico e commovente, scritto da Timothée de Fombelle con una lingua essenziale e misurata. A rendere tutto ancora più coinvolgente sono le illustrazioni di Isabelle Arsenault. Disegni dominati dai grigi e dai neri, dove i dettagli di colore emergono ancora di più, e capaci di trasmettere tutte quelle emozioni che le parole non riescono a esprimere fino in fondo. Al termine della lettura avremo conosciuto una bambina determinata, decisa a scoprire una verità che potrebbe farle male, ma che è disposta ad accettare con quella fierezza che solo i capitani più coraggiosi sanno dimostrare.

Recensione di Mauro Ciusani

Capitano Rosalie. Una missione segreta nella prima guerra mondiale

Finalista Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2020. Categoria +6 «Riconosco il modo di disegnare di mio padre. L'ho visto tre volte, quando è tornato in licenza per riposare un po' dalla guerra. Non parlava quasi mai, ma mi abbracciava forte e tracciava cavalli sui vetri appannati. Mi addormento pensando ai cavalli che corrono sulla finestra. Quella notte sogno una medaglia appuntata sulla mia camicia da notte.» Ogni mattina il Capitano Rosalie arriva puntuale alla sua postazione: la scuola è ancora chiusa, e lei attende che il maestro arrivi ad aprire. Poi entra nell'aula, si siede in fondo e apre il suo quaderno. Tutti pensano che sia qui perché sua madre deve lavorare in fabbrica, mentre suo padre è al fronte, e lei non può stare da sola tutto il giorno. Ma Rosalie ha ben chiara la sua missione, e giorno dopo giorno la porta avanti in segreto. I disegni che traccia sul quaderno sono solo un modo per confondere il nemico, che la crede una semplice bambina di cinque anni. Scruta la lavagna, osserva gli alunni, non perde di vista i gesti del maestro. La sera torna a casa e la mamma legge le lettere che il padre manda dal fronte, fino a che la candela si spegne e lei si addormenta. Ma Rosalie non crede fino in fondo a quelle parole, che parlano di ritorno, di una vita serena in famiglia, di pazienza e riconciliazione. Finché un giorno, finalmente, capisce che è il momento di passare all'azione.

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