Alice! Accetta questa favola infantile Edith, Lorina e Alice Liddell fotografate da Lewis Carroll nel 1859
E deponila con mano gentile
Là dove i sogni innocenti
Presto s'intrecceranno a un mistico ricordo
Come ghirlande di fiori ormai appassiti
Colti dai pellegrini nei più remoti siti.
C'era una volta, in un paese lontano (ma non troppo), una storia fantastica, quella di Alice.
Tutti pensavano di conoscerla bene, perché da bambini avevano visto un film molto bello che si intitolava come il libro, ma non era vero. Quella Alice, raccontata da un gruppo di straordinari disegnatori e sceneggiatori americani nel 1951, era molto diversa dalla bambina raccontata a metà dell'Ottocento da un matematico stravagante e originale di nome Charles Lutwidge Dodgson.
Il suo mondo, fatto di storielle e canzoncine piene di riferimenti alla sua epoca storica, era intellettuale e raffinato, oltre che dominato da personaggi molto british .
L'Alice di Carroll si chiamava Liddell di cognome, aveva due sorelle, era una bimbetta bruna con i capelli corti, la frangetta e il viso spiritoso che ancora si può vedere nelle fotografie originali della bambina, scattate tra la metà degli anni Cinquanta dell'Ottocento e il 1862, anno in cui si svolge la gita in barca nel corso della quale nacquero le avventure di Alice.
L'Alice che noi siamo abituati a immaginare è quella raffigurata all'origine dal primo illustratore delle storie di Carroll: John Tenniel.
Carroll mandò a Tenniel la fotografia di un'altra bambina per fornirgli un modello: Mary Hilton Badcock, anche se probabilmente non fu neppure lei la figura di riferimento, dato che l'artista asseriva di non aver davvero bisogno di un modello.
Fatto sta, per tornare alla nostra storia, che aprire le pagine della versione originale dell'opera e capire di trovarsi di fronte a tutt'altra storia rispetto a quella del celebre film disneyano è un attimo.
Sarà così anche per la nuova versione cinematografica firmata da Tim Burton, da cui è tratta l'immagine di copertina.
Stessa sorte è capitata al personaggio di Peter Pan, molto diverso da quello originario del libro di Barrie Peter Pan nei giardini di Kensington.
In entrambi i casi leggere l'originale può rivelarsi davvero una scoperta.
Questa edizione (economica) presenta il testo integrale con le illustrazioni di John Tenniel, il primo disegnatore che realizzò delle tavole sia per Alice nel Paese delle Meraviglie che Attraverso lo specchio.
Inoltre troverete la Premessa firmata dalla scrittrice italiana Simona Vinci e l'Introduzione e le note di Paola Faini.
Lewis Carroll - Alice nel Paese delle Meraviglie e Attraverso lo specchio
Titolo originale: Alice's Adventures in Wonderland e Through the Looking-Glass
Edizioni integrali
Traduzione di Paola Faini e Adriana Valori-Piperno
221 pag., ill., 6,00 € - Edizioni Newton Compton 2010 (Grandi Tascabili Economici Newton)
ISBN 978-88-541-1813-3
Esistono in commercio altre edizioni.
In particolare segnaliamo quelle:Due illustrazioni di John Tenniel del 1865.
A sinistra: dal capitolo VIII di Alice nel Paese delle Meraviglie Alice tiene in mano il fenicottero che fa la funzione di mazza da croquet per giocare una partita con la Regina. Una curiosità: sia nel manoscritto originale di Alice quanto negli schizzi di Carroll che lo illustravano, le mazze sono struzzi e non fenicotteri.
A destra: dal capitolo XI di Alice nel Paese delle Meraviglie durante il rpocesso ad Alice il Coniglio Bianco chiama con la tromba i testimoni.Alice secondo Simona Vinci
Dalla Premessa di Simona Vinci
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Questi due capolavori sono la testimonianza senza tempo che anche una volta cresciuti è possibile mantenere, da qualche parte dentro di sé, uno smisurato sguardo-bambino ...l'autore
02 marzo 2010 | Di Giulia Mozzato |
A oltre un secolo dalla sua pubblicazione, Alice, come romanzo e come personaggio, conserva ancora intatta tutta la sua freschezza, incantando non solo i più giovani ma anche gli adulti, che nel suo mondo meraviglioso scoprono un altro sé, pronto a sfidare ardui giochi linguistici, entusiasmanti trucchi psicologici, situazioni impossibili che mettono in discussione la realtà e svelano l'irresistibile fascino dell'assurdo. In un romanzo in cui la sospensione dell'incredulità è d'obbligo, il gusto del gioco non può essere dimenticato e va riscoperto con occhi che sappiano guardare al di là del consueto. Perché qui è l'essenza della vita, e forse tra i sogni segreti di tanti c'è proprio la tana di un coniglio bianco in cui perdersi, uno specchio al di là del quale riscoprire la bellezza della vita reale. È letteratura per ragazzi? È un libro da leggere punto e basta. Presentazione di Simona Vinci.
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