Sì, quella fanciulla giovanissima, poco più che una bambina: ecco cosa stava per succederle. E se mi domandi come, perché, per quale ragione, ti risponderò: Suvvia, per caso! Per puro caso, così come accadono le cose, fortunate e sfortunate, terribili o tenere, importanti o meno; e anche le cose che non sono né l'uno né l'altro, cose per loro natura assolutamente neutrali, al punto che ti verrebbe da chiederti perché accadano se non sapessi che anch'esse, nella loro insignificanza, portano i semi di ulteriori innumerevoli casualità.
Esce per Adelphi, a distanza di cento anni dalla sua originaria pubblicazione, una nuova traduzione italiana de Il caso, uno dei romanzi di Joseph Conrad più lunghi e articolati ma che riscosse un notevole successo di pubblico. Protagonista è ancora Charles Marlow, alter ego dell'autore, già noto con Giovinezza, Lord Jim e Cuore di tenebra. In questi grandiosi romanzi, Conrad aveva cercato di raccontare il rapporto dell'uomo con il destino. Anche ne Il caso l'obiettivo dell'autore è ambizioso: rappresentare ciò che domina il destino umano, ovvero il caso, forza possente, ""assolutamente irresistibile, per quanto si manifesti spesso in forme delicate, quali ad esempio il fascino, reale o illusorio, di un essere umano"". Destino o caso? Nella nuova traduzione di Richard Ambrosini per Adelphi, anche il titolo torna a sottolineare l'imperioso dominio del caso nel destino umano, così come suggerisce l'originale Chance: si perde l'aura rassicurante delle passate traduzioni italiane (Destino) per ribadire l'imperscrutabilità di ogni vita. ""Per puro caso"", dice Marlow, ""accadono le cose, fortunate e sfortunate, terribili o tenere, importanti o meno"". Solo il caso determina le nostre vite.
Dicevamo: Il caso è il romanzo di Conrad che ha avuto il maggior successo di pubblico al momento della sua uscita, nel 1913, nonostante sia un libro lungo e tortuoso. Forse furono i temi - la speculazione finanziaria e il femminismo -, molto sentiti all'epoca, a suscitare il notevole interesse dei lettori. Conrad si sofferma sul successo editoriale del romanzo nella prefazione che dal 1920 accompagna il romanzo ed è una preziosa, concisa, riflessione sulla scrittura. Certo, l'intera storia dell'umanità potrebbe essere scritta su una cartina per sigarette, se solo l'autore assumesse il necessario distacco; ma per Conrad la vita e la narrazione sono tutto il contrario di questo distacco. Conrad partecipa ai destini dei suoi personaggi, è al loro fianco nella ricerca, qualunque strada essa prenda. Lo stile è espressione di quel percorso e della sua visione delle cose. Conrad e l'imponderabile: pochi altri sono riusciti come lui nell'impresa di dare forma all'esperienza umana attraverso la scrittura.
Il caso è un romanzo atipico nell'universo letterario di Conrad, dominato da maestose figure maschili, se pensiamo all'attenzione che viene riservata al personaggio femminile di Flora de Barral. È lei l'eroina, la ""forma delicata"" che il destino - o meglio il caso - assume in questo romanzo, per quanto abbia un'attitudine di maschile ostinazione.
Flora de Barral è figlia di un banchiere rovinato dalla speculazione. Finito in carcere, lascia la figlia giovanissima da sola, a cavarsela in un mondo compassionevole di persone che vogliono giudicare e manovrare la sua vita e sono solo interessate al proprio tornaconto. Flora impara presto che una donna nella sua condizione può contare solo su se stessa. Dopo essere stata abbandonata anche dall'arrogante educatrice, Flora viene affidata a un cugino del padre e successivamente ai coniugi Fyne, suoi vicini di casa. Sballottata da una situazione all'altra, Flora trova una via di fuga nel matrimonio con il capitano Anthony, fratello di Mrs Fyne. Con lui e con il padre uscito di prigione, Flora si imbarcherà per un viaggio in mare. Ma nemmeno lontana dalla terraferma la giovane donna potrà sfuggire al suo sfortunato destino. E allora quella che sembrava la sola strada per la pace potrebbe rivelarsi l'inizio della tragedia.
Il caso è il racconto di questa vita, delle vite che vi entrano in contatto e dei movimenti del caso che le legano le une alle altre. La storia di Flora de Barral ci viene raccontata da un narratore senza nome che raccoglie i racconti di più personaggi, tra cui Marlow, ognuno dal proprio punto di vista - anche in questa struttura narrativa di narratori interni sta la complessità del romanzo.
La prosa di Conrad è ricca, evocativa, ci conduce tra lunghe descrizioni e digressioni (secondo la tecnica del racconto nel racconto caratteristica dell'autore).
A distanza di cento anni dalla pubblicazione, Il caso è un grande romanzo che vale la pena riscoprire.
Joseph Conrad |
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