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Chi ti credi di essere? di Alice Munro

- Non devi metterti in testa di essere meglio degli altri solo perché impari le poesie a memoria. Chi ti credi di essere?
Non era la prima volta che qualcuno glielo chiedeva; anzi, quella domanda spesso assumeva alle sue orecchie la monotonia di un gong, e Rose non ci badava più. In seguito però si rese conto che Miss Hattie non era un'insegnante sadica; si era trattenuta dal pronunciare il suo commento davanti a tutta la classe. E non era neppure astiosa; non voleva vendicarsi perché non era riuscita a dimostrare che Rose si sbagliava. La lezione che intendeva impartirle era più importante della poesia, ai suoi occhi, ed era profondamente convinta che Rose ne avesse bisogno. A quanto pareva, molte altre persone la pensavano così.


In uno dei saggi raccolti in Più lontano ancora (Einaudi 2012), Franzen stila un catalogo delle qualità narrative di Alice Munro, ""la più grande scrittrice vivente del Nord America"", e dichiara il suo genuino amore per il racconto. ""Mi piacciono i racconti"", dice, ""perché non lasciano spazio per nascondersi. L’autore non può tirarsi fuori dai guai con le chiacchiere: nel giro di pochi minuti raggiungerò l’ultima pagina, e se non ha niente da dire me ne accorgerò"". Serve sicuramente un talento straordinario per reinventare la stessa storia e raccontarla ogni volta in modo diverso, scoprendo sempre qualcosa di nuovo da una trama lineare e semplice, come riesce a fare Alice Munro. La memoria, del resto, afferma la stessa Munro, ""è il modo in cui non cessiamo di raccontare a noi stessi la nostra storia e di raccontare agli altri versioni in certa misura diverse della nostra storia"".

Nel 1978 con la raccolta di racconti Chi ti credi di essere? Alice Munro ha vinto per la seconda volta il Governor General's Literary Award. Pubblicata in Italia nel 1995 da E/O, oggi esce in nuova edizione da Einaudi. Composta da dieci splendidi racconti autonomi ma interconnessi, la raccolta possiede un carattere unitario (come Lives of Girls and Women, raccolta del 1971 che fu pubblicata come un romanzo) e va a delineare una sorta di romanzo di formazione seguendo la vita di un personaggio principale, Rose, dall'infanzia alla maturità. I racconti seguono un andamento per lo più cronologico, ma si aprono anche a ritorni nel passato e squarci sul futuro, concentrandosi in particolare sul rapporto tra Rose e la matrigna Flo.

Rose cresce in una famiglia povera negli ultimi anni della Depressione nel piccolo paesino di West Hanratty, Ontario. Suo padre è un uomo chiuso e rigido che aggiusta e restaura mobili. Alla morte della moglie si era risposato con Flo, una donna mediocre e ignorante, che aveva trasformato il tinello in un negozio di alimentari. Rose è una bambina orgogliosa e ribelle, e ha un rapporto contrastato con il padre e la matrigna.
Dopo la morte del padre, Rose andrà a Toronto con una borsa di studio per il college. Lì conoscerà Patrick Blatchford, dottorando in Storia, giovane intellettuale introverso e insicuro, ereditiero di una catena di grandi magazzini. Finirà per sposarlo, pur non amandolo, per il senso di sicurezza affettiva ed economica che le offre il suo amore. Il loro matrimonio durerà dieci anni: dieci anni durante i quali si ripeteranno periodicamente litigi violenti, rotture e riconciliazioni. Dieci anni durante i quali succederanno tante cose: avranno una figlia, Anna, e poco più tardi Rose inizierà una relazione clandestina, destinata a concludersi nell'amarezza, con un violinista. Rose e Patrick si faranno molto male, e lo faranno ad Anna, costretta a crescere in fretta. Dopo la separazione Rose si troverà da sola ad affrontare la vita. Ci vorrà un po' di tempo prima di imparare a resistere alla tentazione di rincorrere nuovi amori e trovare in se stessa la fiducia per intraprendere un nuovo viaggio che la riporterà là dove tutto era iniziato, riconciliandola con le proprie origini, e dove tutto può ripartire di nuovo.
Chi ti credi di essere?, titolo dell'ultimo racconto, è la domanda che Rose si sente porre lungo tutta la sua esistenza dalle persone che incrocia; è la domanda che la accompagna fino alla fine, quando lei stessa sembra chiederselo, quando ormai ha trovato risposta tornando a casa senza più nascondersi.


Chi ti credi di essere? è una raccolta che rivela tutto lo splendore della prosa della Munro, la perfetta misura dello stile e l'irresistibile dolcezza del ritmo delle sue frasi. Ritroviamo la maestria della Munro nel riprodurre le atmosfere e gli ambienti dei piccoli paesi (come Wingham, il luogo in cui è cresciuta), con i loro equilibri sociali, dinamiche, gelosie, rancori, tradizioni e superstizioni; nella cura per il dettaglio; nella sottile analisi psicologica dei personaggi, che si mostrano al lettore in ogni loro sgradevole debolezza e imperfezione. Partendo da un semplice aneddoto o da una banale osservazione, la Munro riesce a costruire una storia nuova, una versione sempre diversa della stessa storia che da una vita racconta ai suoi lettori innamorati.

Alice Munro - Chi ti credi di essere?
Titolo originale: Who Do You Think You Are?
Traduzione di Susanna Basso
280 pagg., 19,50 € - Edizioni Einaudi 2012 (Supercoralli)
ISBN 978-88-06-18353-0


L'autrice


12 novembre 2012 Di Sandra Bardotti

Chi ti credi di essere?
Chi ti credi di essere? Di Alice Munro;

La raccolta di racconti, pubblicata nel 1978, con cui Alice Munro ha vinto il Governor General’s Literary Award.

Come dieci capitoli di un anomalo romanzo di formazione, i racconti di questa formidabile raccolta delineano con sapienza il personaggio di Rose, privilegiando il ruolo che il rapporto con la matrigna Flo ha avuto nel complesso definirsi della sua identità. La voce da cui riceviamo le storie è quella di un narratore provvisoriamente onnisciente il quale organizza in ordine cronologico episodi della vita di Rose lasciando che emerga dalla loro successione il conflitto tra desiderio di fuga e consapevolezza della necessità di restare. Rose è la bambina ribelle e pensosa del primo racconto, punita a cinghiate da un padre imperscrutabile e chiuso; Rose è l’avida lettrice che tiene a bada il pensiero del padre ammalato e l’insofferenza alle meschinità di casa a furia di Shakespeare e Dickens; è l’adolescente in viaggio dalla piccola West Hanratty a Toronto, vittima e complice di una sordida iniziazione sessuale ad opera di un impassibile ministro del culto. Ma Rose è anche la giovane innamorata del modo in cui sembra amarla Patrick Blatchford, dottorando in Storia presso la stessa università che le ha aperto le porte grazie a una borsa di studio; è la donna coinvolta in una relazione extraconiugale destinata a concludersi nell’amarezza; è la madre nervosa di una bambina piú saggia di lei, ed è infine la donna matura che torna là dove tutto era cominciato e ritrova, nel tono brusco e inclemente di Flo, ormai prossima al ricovero in casa di riposo, il filo ininterrotto di un’esistenza interiore, e il ricordo dell’unico amore mai raccontato. Non è un caso dunque che l’ultimo racconto, quello che dà il titolo alla raccolta, chiuda a cerchio il percorso e coaguli il senso delle esperienze narrate nella severa domanda retorica rivolta da una maestra arcigna a una Rose di nuovo bambina: «Chi ti credi di essere?» Se, come l’autrice afferma, «la memoria è il modo in cui non cessiamo di raccontare a noi stessi la nostra storia e di raccontare agli altri versioni in certa misura diverse della nostra storia», allora Alice Munro dispone del dono straordinario di attingere a un repertorio di materiale privato senza mai esaurirne la forza.
Susanna Basso

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