Le interviste di Wuz.it

Claudio Santamaria: il mio Paolo sconfitto


Quasi sempre salta fuori: Claudio Santamaria, tra i suoi colleghi coetanei, è l'unico che non ha mai frequentato un'importante accademia di recitazione. Eppure ne ha fatta parecchia di strada. Era il 1998 quando debuttò al cinema proprio con Gabriele Muccino in Ecco fatto! Da allora, nel giro di dieci anni, ha lavorato con alcuni dei più importanti registi italiani: Marco Risi, Michele Placido, Bernardo Bertolucci, Silvio Soldini, Pupi Avati. Era il 2001 quando Gabriele Muccino lo chiamò per fargli interpretare Paolo, uno dei personaggi più riusciti e indimenticabili de L'ultimo bacio. Sarà infatti lui ad avere l'idea di scappare da Roma e intraprendere un lungo viaggio, provato dalla morte del padre e dall'abbandono della fidanzata. Ora dopo dieci anni, Santamaria è felice perché torna ad approndire un personaggio che gli ha regalato la notorietà (e varie nomine a premi come il David di Donatello e il Nastro d'argento) ma non nega di essere rimasto un po' spiazzato dall'evoluzione che compie il suo Paolo.
  • Leggi la recensione di Baciami ancora e le interviste ai protagonisti e al regista

Claudio Santamaria: L'ultimo bacio e Baciami ancora




Dall'Ultimo Bacio sono passati quasi dieci anni: cosa ha pensato quando Gabriele Muccino le ha chiesto di tornare a lavorare con lui in Baciami ancora?


Per me è stato molto interessante riprenderei il mio personaggio, quello di Paolo, a distanza di tanto tempo e scorprire come era cambiato, come si era evoluto. E poi, oltre a questo, è bello lavorare di nuovo con questo gruppo di attori e amici con cui farei un film all'anno.

Prima di leggere alla sceneggiatura si è fatto un’idea di cosa poteva essere successo a Paolo?

Si mi sono fatto mille fantasie: lui in Africa con un baretto sulla spiaggia.

E invece?

E invece ho letto la sceneggiatura e il personaggio di Paolo ha preso una piega abbastanza nera e tragica. La sua inquetudine ne L’ultimo bacio era più allegra, divertente, era vista come l’impeto di un giovane trentenne chiuso in un mondo stretto
Per prepararmi al Paolo di Baciami ancora sono stato da uno psicologo per capire meglio come poterlo interpretare, per scoprire che tipo di nevrosi lo affliggeva. Mi sono anche fatto dare una lunga lista di farmaci che ho preso (ride) e che continuo a prendere. Si vede?



28 gennaio 2010 Di Jessica Fornasari

La posta della redazione

La posta della redazione

Hai domande, dubbi, proposte? Vuoi uno spiegone?
Scrivi alla redazione!

Chiudi

Per poter aggiungere un prodotto al carrello devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.

Chiudi

Per poter aggiungere un prodotto alla lista dei desideri devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.

Chiudi

Il Prodotto è stato aggiunto al carrello correttamente

Chiudi

Il Prodotto è stato aggiunto alla WishList correttamente