Gli articoli di Wuz.it

"Camilleri racconta la luce di Roma. Un brano tratto da ""Come la penso"""


Sta arrivando in libreria ""Come la penso"", volume edito da Chiarelettere che raccoglie i pensieri e le memorie dello scrittore siciliano più amato.
Per celebrare l'uscita di questo zibaldone camilleriano, vogliamo offrire alla nostra community un estratto dal libro. È un breve, poetico passaggio sulla luce di Roma. Luce che Camilleri ha imparato ad amare nel corso della sua lunga permanenza nella capitale, dove ha lavorato come regista e sceneggiaore per la televisione e per il cinema. ""E la scrittura tout court?"", direte voi... beh, la scrittura è tutto, per Camilleri. Prova ne siano le poche righe citate in introduzione; alcune righe per spiegare a tutti - ma forse soprattutto a sé stesso - perché scrivere è così importante. 
 

Foto © Stefano Corso



Andrea Camilleri. Perché scrivo.

Scrivo perché è sempre meglio che scaricare casse al mercato centrale.

Scrivo perché non so fare altro.

Scrivo perché dopo posso dedicare i libri ai miei nipoti.

Scrivo perché così mi ricordo di tutte le persone che ho amato.

Scrivo perché mi piace raccontarmi storie.

Scrivo perché mi piace raccontare storie.

Scrivo perché alla fine posso prendermi la mia birra.

Scrivo per restituire qualcosa di tutto quello che ho letto.


La luce di Roma.

Molti e molti anni dopo che ormai ero diventato regista, mi trovai con una troupe cinematografica su una sponda del Tevere, dovevo riprendere la scena di un suicidio all’alba.
Nel frattempo, avevo avuto modo di vedere decine e decine di film a colori ambientati a Roma e ogni volta ero rimasto deluso dal Technicolor rutilante, senza sfumature, trionfalistico e stentoreo.

Mi riproposi dunque di approfittare dell’occasione e di mettermi alla prova. La scena sarebbe dovuta durare pochi secondi. Con molta generosità mi era stato concesso di girarla più volte.
Ma al sesto ciak la troupe, dal direttore della fotografia all’ultima delle comparse, cominciò a inquietarsi, per loro era gia stata ""buona"" la seconda.
Poi mi fu impossibile continuare, la luce era cosi cangiata che non la si poteva più spacciare per un’alba.
Insomma: non ce la feci per niente a restituire a me stesso quella luce di Roma che avevo guardato con gli occhi di Mafai. Ma quando potei finalmente vedere il materiale girato, ebbi una singolare sorpresa.

Il terzo e il quinto ciak, Mafai o non Mafai, mi soddisfacevano appieno: certo, tra i due c’era una certa diversità di colore ma a me personalmente piacevano.
Ebbi da superare solo l’imbarazzo della scelta. Ma perche allora ero rimasto così insoddisfatto mentre giravo? La risposta me la diedi qualche tempo dopo.
Perché Roma, e questo cominciai a scoprirlo proprio in quell’occasione, non ha una tavolozza di colori uguale per tutti, ma ne ha tante per quanti sono gli abitanti di sempre e i turisti di un giorno.
E non solo: questi colori svariano anche a seconda dell’umore di chi si trova a osservarli.

Ognuno infatti riceve da Roma una sorta di regalo personale e solo in minima parte condivisibile, consistente appunto nei colori le cui sfumature egli solo può vedere e gustare.
Per convincervene, provate a cavare fuori un comune denominatore sui colori di Roma dalle pagine, che so, di Stendhal o di Gogol e ben presto, se scartate le affermazioni generiche e andate nei dettagli, vi renderete conto che l’impresa è impossibile.



Il libro presentato dall'editore:


Un’autobiografia in forma di saggi e di racconti.
Per la prima volta ecco il laboratorio creativo di Andrea Camilleri (con una parte dedicata a Montalbano e alla sua Vigata) attraverso un percorso ricco di personaggi, luoghi, piccoli e grandi eventi, e con incursioni nella letteratura, nella filosofia, nella politica.
Che bellezza leggere i suoi ricordi di ragazzo, le “controstorie” della sua Sicilia, e poi recuperare l’Italia di ieri e di oggi, intrattenuti dalla sua inesauribile vena critica e ironica. Un ritratto a colori vivacissimi di come siamo e cosa pensiamo. Una scoperta.



L'autore


La posta della redazione

La posta della redazione

Hai domande, dubbi, proposte? Vuoi uno spiegone?
Scrivi alla redazione!

Chiudi

Per poter aggiungere un prodotto al carrello devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.

Chiudi

Per poter aggiungere un prodotto alla lista dei desideri devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.

Chiudi

Il Prodotto è stato aggiunto al carrello correttamente

Chiudi

Il Prodotto è stato aggiunto alla WishList correttamente