Attrice straordinaria, regista raffinata e colta, Monica Guerritore è protagonista assoluta del panorama teatrale (e cinematografico) italiano.
Nel 2010 ha anche pubblicato un libro autobiografico, La forza del cuore, edito da Mondadori.
L'abbiamo incontrata a Milano, in occasione della presentazione della pièce Mariti e Mogli (in scena al Teatro Manzoni), e le abbiamo chiesto qualche consiglio di lettura.
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Quali libri consiglierebbe per una formazione drammaturgica? E, in particolare, quali sono stati formativi per lei?
Per il mio mestiere sicuramente Hillman, quindi Il codice dell’anima, la Re-visione della psicologia, come attraversare la lettura e i personaggi trovando in loro il mito, al di là del racconto e della superficie.
Quindi Carl Gustav Jung.
Un altro molto, molto importante è sicuramente Donne che corrono coi lupi di Clarissa Pinkola Estés.
Quest’autrice mi ha dato la forza di camminare sola e quindi di intraprendere anche il mestiere da sola.
Interprete, regista, lei è una contadora, una narratrice di favole.
Cosa sta leggendo adesso, al di là del copione... ovviamente?
Adesso sto lavorando su La donna che visse due volte [di Pierre Boileau e Thomas Narcejac, edito in Italia da Adelphi, ndr.] perché ho scritto una sceneggiatura e forse, se mi co-produrranno, ne farò uno spettacolo teatrale.
È un thriller.
Ha un incipit da Hitchcock (che del resto ne ha tratto un film) ed è il mito della donna che ritorna, quindi della donna vendicativa, in versione noir.
di Carlotta de Lorenzo
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