""La Sicilia è quindi prima di tutto il luogo della memoria. La giardiniera ha rifiutato di seminare fiori a tempo per dedicarsi alla coltura della piante, anche le più umili, che abbiano davanti a sé tutto il tempo per crescere e riprodursi. Ha fatto un lavoro da certosina perché le radici non assorbano il veleno di una atmosfera culturale che privilegia le ragioni del sonsumo rispetto a quelle della conservazione e del risparmio.""
Una raccolta di racconti per narrare la povera Italia dei nostri tempi e quella povera di qualche decennio fa. La Sicilia è un luogo dell'anima per la Maraini, ma è anche un piccolo universo che simboleggia tutto il Paese, o forse addirittura tutto il ricco Occidente malato.
Il primo racconto che dà il titolo alla raccolta, nasce da tante situazioni di cronaca: la prostituzione delle ragazzine africane, l'inquinamento dei mari da parte di imprese spregiudicate, il carattere ricattatorio del mondo del lavoro nell'epoca della precarietà e dell'arbitrio...
""Contrariamente ai napoletani, che si eccitano senza motivo, i siciliani possiedono la gravità dei movimenti tipici degli arabi"": un racconto è dedicato al viaggio in Sicilia di Guy de Maupassant, al suo sguardo sulle bellezze dell'isola e dei suoi abitanti con la sufficienza di chi giunge dal centro del mondo e ne osserva l'attraente periferia...
Ragazze, amiche, l'adolescenza insieme. La vita, la morte, i pregiudizi, le famiglie, la buona borghesia e le sue regole, la Sicilia e la sua cultura le divide. E delle cinque ne resta infine una sola, l'unica che, restando, rimane se stessa altrimenti non resta che andarsene e il più lontano possibile.
L'infanzia può essere allegria anche se c'è la povertà, basta un gruppo di amici, una bicicletta, il mare. ""La mafia non esiste"", o meglio non si vuole pensare che esista: è il primo accenno che, in un contesto leggero, l'autrice fa di questo male antico che ha macchiato e tuttora macchia la Sicilia, come una colpa che non si può cancellare.
Due lauree e nessun lavoro, in Sicilia il lavoro è una lotteria, sono pochissimi i vincitori. Ma c'è chi ci prova ogni giorno, che non si arrende, ragazze coraggiose che non accettano di farsi comprare, a volte unica strada per guadagnarsi da vivere: c'è ancora qualcuna che sceglie di vivere.
Un'amica e la sua storia, i nomi per delicatezza sono stati cambiati, ma la vicenda è quella: tra tutù e tradimenti, tra abbandoni e generosità si srotola la vita di Morena figlia della ballerina e maestra di danza Adalgisa e madre della piccola Adalgisa, infermiera sensibile e altruista, sempre tradita e abbandonata dagli uomini fin nell'amore incondizionato per un padre disattento.
Altri racconti siciliani, donne, ragazze, figlie, momenti di vita di ieri e di oggi tutti empaticamente proposti. Ecco poi una serie di racconti romani, esperienze e ricordi della scrittrice, gli amici più cari, primo tra tutto Pasolini. Vivo nella mente e nel ricordo, quasi presenza reale, lo vediamo protagonista di pagine dolcissime ed emozionate.
Infine l'Abruzzo, i luoghi della maturità e le solitudini che concedono spazio alla creatività. tutto è un po' magico in quella terra, tutto a misura di essere vivente, animali, boschi, uomini.
Cinema, letteratura, vita quotidiana, ma soprattutto donne e la loro normale eccezionalità sono protagonisti di questi brevi racconti che sanno racchiudere in poche pagine, psicologie e storie complesse. Questo dal punto di vista della narrazione.
La scrittura limpida della Maraini poi, elegante ma mai leziosa, aggiunge piacere alla lettura e fa subito pensare all'esemplarità di un libro del genere che così, semplicemente, si contrappone alla sciatteria linguistica di tanta narrativa.
Dacia Maraini - La ragazza di Via Maqueda
270 pag., € 18,50 - Rizzoli (Scala italiani)
ISBN 978-88-17-03366-4L'autrice
23 novembre 2009 |
È un percorso che nasce da lontano, quello di questo corposo e importante viaggio nei racconti di Dacia Maraini. Un viaggio che attraversa il tempo e che si svela attraverso le storie e i luoghi, gli indimenticabili personaggi femminili e una geografia di vita e di idee. Partiamo da una Sicilia fatta di mare e di vento, di corse e di tuffi, in cui l'autrice arrivò da bambina dopo le brutture della guerra. Era anche l'isola di severe e arcaiche regole non scritte. Lì, racchiusa in se stessa, trascorse i suoi lunghi anni Marianna Ucrìa, ma nelle strade snaturate delle sue splendide città, oggi si vendono prostitute bambine venute dall'Africa, e il suo mare azzurro è devastato da chi lucra su rifiuti pericolosi. Roma si lega al tempo favoloso degli anni giovanili, delle felici favole della classicità, dei voli verso continenti lontani, del tempo malinconico della disillusione, degli amici ormai scomparsi come il poeta regista, Pier Paolo Pasolini, indimenticabile critico dell'allora nascente società dei consumi. L'Abruzzo è la terra incantata della maturità, con le leggende di antiche civiltà, i boschi popolati di animali, le tradizioni, i terremoti che la devastano. Ma è anche il luogo solitario che l'autrice ha scelto per creare i suoi romanzi.
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