Le recensioni di Wuz.it

Damien Echols - Il buio dietro di me


Un altro schizofrenico potenzialmente pericoloso è stato ucciso di recente, dopo ventidue anni nel braccio della morte. È rimasto qui socì tanto perché era stato giudicato troppo pazzo per essere ucciso. Lo Stato, alla fine, l’ha curato affinché fosse abbastanza sano di mente da apprezzare il fatto che stava per morire.

Nel 1993 Damien Echols è un ragazzo di diciott’anni che vive a West Memphis.
L’aria asfittica e provinciale che si respira nella piccola comunità va stretta a Damien, che cerca di sfuggire come può al conformismo ascoltando musica heavy metal e interessandosi di magia e culti misteriosi.
I segnali che dissemina come le briciole di pane di Pollicino affinché il mondo si accorga di lui, però, si riveleranno la strada maestra perché Damien venga accusato, assieme a due altri ragazzi, di un triplice omicidio che sconvolge la comunità.

Tre ragazzini
vengono trovati uccisi in un bosco non lontano dalla città. Sui loro corpi, i segni di sevizie e violenze terribili.
Per Echols è l’inizio di un calvario che durerà diciott’anni.
Diciott’anni nel braccio della morte, in attesa di un’esecuzione che potrebbe arrivare da un momento all’altro, ma il momento della quale non è dato conoscere.

Si possono immaginare un logorìo e una violenza peggiori di questo? Ogni soffio vitale nasce già svuotato di senso e tutte le emozioni sono vissute 
Per fortuna Echols è un uomo a contatto con le proprie emozioni, e ha la rara capacità di tradurle in parole.

In carcere Damien comincia a tenere un diario; un diario senza data, per non doversi confrontare con il segno inequivocabile del tempo che passa, ma dove annota tutto quel che passa nella sua mente sensibile e intelligente.
Ogni incontro, ogni tappa del processo che lo porterà infine alla condanna e ogni appello, ogni passo della via crucis percorsa da questo giovane uomo invecchiato anzitempo, diventano il materiale per una discesa negli abissi di un sistema carcerario fra i più iniqui e corrotti al mondo.

I mugshot dei tre di West Memphis



Nel 1997 Echols conosce Lorri, una donna che si appassiona al suo caso dopo aver visto un documentario, Paradise Lost, che narra la vicenda dei tre di West Memphis mettendo in rilievo le inconguenze giudiziarie nelle quali sono incappati, e le mille contraddizioni che hanno portato alla condanna di Echols.
I due si conoscono dopo un’intensa corrispondenza epistolare, e si piacciono così tanto da decidere di sposarsi appena due anni più tardi.

È il turning point, per Echols, che forte di questo appoggio ribalterà la condizione di subalternità psicologica nella quale soggiace in carcere, e comincerà la sua battaglia per vedere ristabilità la verità.
Il caso di Damien Echols, tra l'altro, ha spinto alcuni personaggi influenti del mondo dello spettacolo a prendere una posizione e impegnarsi in prima persona per riesaminare le prove e le testimonianze, e poter garantire a Echols una seconda opportunità. 

Echols e Johnny Depp alla presentazione del libro



E così Peter Jackson (regista, fra l’altro della trilogia de “Il signore degli anelli”), Johnny Depp e Eddie Vedder (cantante dei Pearl Jam) si sono trovati in prima linea, cosa che ha garantito al caso una forte risonanza sui media americani.

Dal luglio 2011 Echols è un uomo libero, e vive con Lorri a Salem. La caccia alle streghe non gli fa più alcuna paura.

Ci ha offerto un racconto della realtà carceraria e della vita interiore di una persona condannata ingiustamente a morte per il quale dovremmo ringraziarlo. È di quelli che non si dimenticano.


Damien EcholsIl buio dietro di me
Tit.or. Life after death, trad. Stefano Massaron
484 pag., 19 euro – Einaudi Stile Libero
ISBN 9788806214418



L'autore


18 marzo 2013  

Il buio dietro di me
Il buio dietro di me Di Damien Echols;

Nel 1993 tre ragazzi dell'Arkansas (Jason Baldwin, Jessie Misskelley e Damien Echols) sono arrestati con l'accusa dell'omicidio di tre bambini. Il processo, celebrato in un clima di isteria collettiva, usò false testimonianze e prove incerte. Ma bisognava trovare subito un colpevole. Baldwin e Misskelley furono condannati all'ergastolo; Echols, considerato il capo del gruppo, fu spedito nel braccio della morte. Nei diciotto anni che seguirono, mentre Echols attendeva in carcere l'esecuzione della pena, che poteva essere decisa da un giorno all'altro, si consolidò un enorme movimento che lavorò per dare sostegno e riaprire il processo. Numerosissime furono le persone del mondo dello spettacolo che si mobilitarono per raccogliere fondi. Nel 2011, dopo aver preso in considerazione una serie di nuove prove, la Corte e lo Stato dell'Arkansas decisero di rilasciare i tre detenuti. Echols fu scarcerato ad agosto. Da allora vive a New York, con Lorri, la donna conosciuta e sposata durante la detenzione, che per anni ha coordinato il movimento, e ne è stata la prima scintilla.

La posta della redazione

La posta della redazione

Hai domande, dubbi, proposte? Vuoi uno spiegone?
Scrivi alla redazione!

Chiudi

Per poter aggiungere un prodotto al carrello devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.

Chiudi

Per poter aggiungere un prodotto alla lista dei desideri devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.

Chiudi

Il Prodotto è stato aggiunto al carrello correttamente

Chiudi

Il Prodotto è stato aggiunto alla WishList correttamente