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EDUARDO DE FILIPPO: a trent'anni dalla morte la RAI lo ricorda con spettacoli storici e nuove messe in scena

Eduardo De Filippo moriva il 31 ottobre 1984 a Roma. Ma le sue opere continuano a essere amate, lette, rappresentate con immutata passione.
La Rai lo ricorda - in particolare su Rai5 - con spettacoli storici e nuove proposte teatrali, grandi produzioni e documentari.
Da non perdere il 1° novembre Sabato, domenica e lunedì, uno dei capolavori di Eduardo, proposto in una nuova versione e interpretato da Toni Servillo con Anna Bonaiuto (per questa interpretazione ha vinto premio Ubu) e con la regia di Paolo Sorrentino.
Su Wuz trovate i riassunti di alcuni capolavori dell'autore napoletano

♠  Questi fantasmi!
♠  Napoli milionaria
♠  Filumena Marturano
♦  I libri di e su Eduardo De Filippo

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Sono le ventuno e trenta.
Il pubblico si affolla davanti al botteghino. Fra un
quarto d'ora avrà inizio lo spettacolo. Ecco l'unico
istante nel quale sento la responsabilità enorme del
mio compito: questa folla è anonima, sconosciuta, esi-
gente. E mai come in questo istante io sono fuori,
ancora completamente fuori del cerchio della finzione.
Non mi sento ancora convinto di ciò che dovrò essere,
fra qualche minuto, sul palcoscenico. Mi sento confuso
alla folla e mi sembra che debba anch'io avvicinarmi al
botteghino e chiedere un posto di poltrona, per assiste-
re allo spettacolo. Fino a che la luce della ribalta non
m'acceca con le sue piccole stelle luminose e il buio
della sala non spalanca il suo baratro infinito, io non
prendo, né so, né posso prendere il mio posto della
finzione. I minuti inesorabili m'inseguono. E nella loro
corsa mi prendono, mi travolgono, mi spingono verso
la porticina del palcoscenico, che si richiude, sorda,
alle mie spalle.
La barriera è chiusa.
Due tocchi al trucco. Il campanello squilla: la prima e la seconda volta.
La tela si leva.
Ecco le piccole stelle. Ecco il baratro. Ecco l'attore.
EDUARDO DE FILIPPO, Sik-Sik, l'artefice magico

Rai Cultura dedica a Eduardo – drammaturgo, attore teatrale e cinematografico, regista teatrale e cinematografico, sceneggiatore e poeta - una grande retrospettiva che propone su Rai5 tutto il meglio della sua produzione, per celebrarne i trent’anni dalla scomparsa, avvenuta il 31 ottobre 1984.
""Un’occasione per far rivivere lo strettissimo legame della Rai con questo straordinario uomo di teatro"" è stato scritto ""un rapporto che non ha uguali in Europa, paragonabile solo a quello della Bbc con Shakespeare.

Nel giorno dell’anniversario, venerdì 31 ottobre, Rai5 trasmetterà, in diretta alle 11.00, lo Speciale Parlamento “Cantata delle parole chiare”, commemorazione a trent’anni dalla scomparsa del grande artista napoletano che fu anche senatore a vita. Per ricordare la figura di Eduardo, nell’aula di Palazzo Madama, interverranno il Presidente del Senato Pietro Grasso e personalità del mondo del teatro e della cultura italiani.

Sempre il 31 ottobre alle h. 21.15 Eduardo, la vita che continua, prodotto da Rai Cinema con la regia di Francesco Saponaro.
Il documentario racconta l’impegno civile e politico nella vita di Eduardo che si rivela inseparabile dalla sua poetica artistica. A seguire andrà in onda Il racconto di Eduardo, un documento nel quale il grande uomo di teatro racconta sé stesso, realizzato per Rai5 da Felice Cappa e Andreina Di Porto.

Sabato, domenica e lunedì, interpretato da Toni Servillo con Anna Bonaiuto e la regia televisiva di Paolo Sorrentino.
IL CARTELLONE
- IL TEATRO DI EDUARDO SENZA EDUARDO

25 ottobre – h.21.15
Padre cicogna, un racconto sinfonico per quattro voci, recitante e orchestra, su versi di Eduardo e musiche di Nicola Piovani.
Il poemetto, composto nel 1969, è stato ripreso al Teatro Petruzzelli di Bari nel 2013, vede protagonista Luca De Filippo e racconta la vicenda di un prete spretatosi per amore di una donna. L’uomo, per scongiurare la vendetta divina, promette al Signore di mettere al mondo tre figli maschi e di chiamarli come i tre magi: Melchiorre, Baldassarre e Gaspare, così da omaggiare, ad ogni nuovo Natale, la nascita del bambinello.

1 novembre - h.21,15
Sabato, domenica e lunedì, uno dei capolavori di Eduardo proposto in forma di film, interpretato da Toni Servillo con Anna Bonaiuto e la regia televisiva di Paolo Sorrentino.
La commedia, scritta da Eduardo nel 1969, è ambientata nella Napoli alla vigilia del boom economico e rappresenta la tragicommedia domestica di una famiglia nella quale convivono tre diverse generazioni.

Filumena Marturano, messa in scena con Massimo Ranieri e Mariangela Melato e la regia dello stesso Ranieri.
8 novembre - h.21,15

Filumena Marturano, messa in scena con Massimo Ranieri e Mariangela Melato, con la regia dello stesso Ranieri, realizzata in collaborazione con Franza De Rosa che firma la ripresa televisiva.
Un testo scritto nel 1946 ma che ancora oggi commuove e fa riflettere sulla dignità femminile, sulla maternità e sulla famiglia. Lo spettacolo è arricchito dalle musiche originale create da Ennio Morricone.

Io, l’erede, con Geppy Glejeses e Leopoldo Mastelloni per la regia di Andree Ruth Shammah.
15 novembre - h.21,15

Io, l’erede, un classico di Eduardo proposto nell’edizione da lui riscritta in italiano, prodotto nel 2007 al Teatro Franco Parenti di Milano, con Geppy Glejeses, Leopoldo Mastelloni e la regia di Andree Ruth Shammah.

22 novembre - h.21,15
Natale in casa Cupiello, nella speciale versione “assolo” ripresa da Rai5 nel 2013 al Teatro Studio Melato di Milano, con Fausto Russo Alesi che dà voce a tutti i personaggi dell’ironica e amara commedia, trasformandola coraggiosamente in un monologo.

Natale in casa Cupiello, un coraggioso monologo con Fausto Russo Alesi.
IL CARTELLONE - EDUARDO IN SCENA CON EDUARDO


27 ottobre – h.21,15
Ditegli sempre di sì, commedia scritta nel 1927, originariamente intitolata “Chillo è pazzo” e successivamente – nel 1962 - adattata per la televisione, diretta e interpretata da Eduardo, con Regina Bianchi, Antonio Casagrande, Pietro Carloni e Ugo D’Alessio.
È la storia di Michele – un pazzo appena rientrato dal manicomio, interpretato lo stesso Eduardo - ossessionato dall'uso ""letterale"" delle parole; una mania che genera malintesi, equivoci, giochi di parole, in un crescendo (sempre tra il divertimento e il dramma) che sfocia nell’inevitabile epilogo.

3 novembre - h.21,15
Gli esami non finiscono mai, commedia di impronta pirandelliana scritta nel 1973, che rappresenta la disgregazione della famiglia patriarcale. Protagonista è lo stesso Eduardo – che cura anche la regia - con Isa Danieli, Luca De Filippo, Diego Reggente, Antonio Ferrante, Bruno Marinelli, Guido Sagliocca, Vittorio Bettarra, Luigi Uzzo, Gino Maringola, Franco Angrisano, Angelica Ippolito,Marina Ruffo, Marisa Laurito e Marilu Prati.
È il racconto di un'esistenza, dagli anni Venti agli anni Settanta, sottoposta - come tutte - a continui ed incalzanti esami, al termine dei quali non resta che l’opposizione del silenzio. Guglielmo Speranza, per protestare contro il conformismo dei benpensanti, decide di fingersi muto; confinato nell’immobilità senza parole, quest’eroe, “prototipo di tutti noi”, esprime non soltanto la sua protesta ma anche la sua ironia contro coloro che lo circondano.

Una scena di Ditegli sempre di sì, con Eduardo De Filippo e Regina Bianchi.
10 novembre - h.21,15

La paura numero uno, commedia in tre atti scritta da Eduardo nel 1950 su commissione di Gino Cervi e Andreina Pagnani, che non la portarono in scena. La paura cui si riferisce il titolo è quella della guerra. Il protagonista ne è talmente ossessionato che i suoi familiari, decidono di fargli credere che ne è veramente scoppiata una. Protagonisti, accanto a Eduardo, Luisa Conte, Maria Teresa Lauri, Carla Comaschi, Maria D'Ayala, Orazio Orlando, Lida Ferro, Glauco Onorato, Carlo Giuffrè, Nico De Zara, Pietro Carloni, Filippo De Pasquale, Carlo Pennetti, Anna Valter Antonio Ercolano, Evole Gargano, Clara Bindi e Lando Buzzanca.

17 novembre - h.21,15
Natale in casa Cupiello, (in versione biano e nero del 1962) la commedia più nota di Eduardo, scritta tra 1931 e il 1934, che segnò l’avvio delle attività della “Compagnia del teatro Umoristico I De Filippo”. Protagonisti lo stesso Eduardo – che ne cura anche la regia insieme a Stefano De Stefani - Nina De Padova, Pietro De Vico, Enzo Petito, Elena Tilena, Pietro Carloni, Enzo Cannavale, Carlo Lima, Regina Bianchi, Sara Pucci, Evole Gargano, Gennarina Palumbo, Marina Modigliano, Bruno Sorrentino, Ettore Carloni, Lello Grotta, Angela Pagano e Maria Hilde Renzi. 

24 novembre - h.21,15
sei atti unici di Eduardo che sono un’autentica rarità:
I morti non fanno paura, scritto nel 1926
Quei figuri di tanti anni fa, del 1929
La chiave di casa, scritto nel 1931 e poi ridotto per la televisione dallo stesso Eduardo
Il dono di Natale, scritto nel 1932 e basato sulla novella “The gift of the Magi” di O. Henry, pseudonimo di William Syndey Porter
San Carlino, del 1938
Amicizia, scritto nel 1952 e contenuto nella raccolta “Cantata dei giorni dispari”.

EDUARDO E LA MUSICA
La retrospettiva di Rai Cultura su Rai5 dà spazio anche a un breve ciclo di due puntate intitolato “EDUARDO E LA MUSICA”, in onda la domenica mattina, nello spazio di Rai5 tradizionalmente dedicato all’opera. Il primo appuntamento è domenica 2 novembre con “Napoli milionaria”, l’opera lirica di Nino Rota su libretto di Eduardo, che debuttò nel 1977 al Festival dei Due Mondi di Spoleto, diretta da Bruno Bartoletti, con protagoniste le Giovanna Casolla e Mariella Devia. Domenica 9 novembre invece, va in onda “La pietra di paragone”, l’opera di Gioachino Rossini della quale Eduardo nel 1982 curò la regia, alla Piccola Scala di Milano.

Sabato, domenica e lunedì, interpretato da Toni Servillo con Anna Bonaiuto e la regia televisiva di Paolo Sorrentino.
UN ANNO CON EDUARDO

rassegna completa di tutta la produzione televisiva realizzata da De Filippo con la Rai. Si inizia il 28 novembre con Uomo e galantuomo, la commedia scritta nel 1922 e originariamente intitolata “Ho fatto il guaio? Riparerò!”.
Seguiranno: Questi fantasmi, Il Sindaco del Rione Sanità, Non ti pago, La grande magia, lo sceneggiato televisivo Peppino Girella.
Il ciclo si chiuderà con una nuova produzione di Rai5, un documentario su Eduardo e il suo rapporto con il secolo nel quale è vissuto: il Novecento.


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