Le interviste di Wuz.it

Il Pesanervi

A distanza di molti anni torna in libreria
Ginevra Bompiani
foto Effigie


Ne parliamo con Ginevra Bompiani, l'anima della prima collana che portò questo nome - nella casa editrice del padre - e fautrice anche della nuova versione della collana, per la sua Nottetempo.

Ginevra Bompiani con questa collana di letteratura fantastica "à la Artaud" (di cui pubblicò Il monaco) si lanciò giovanissima in un'impresa importante, a metà anni '60, nella casa editrice del padre coadiuvata da Wilcock, Agamben e Franco Maria Ricci.

In quella piccola ma mitica collana pubblicò una quindicina di titoli, dal gotico Vathek di Beckford al classico Golem di Meyrink al patafisico Supermaschio di Jarry al terrificante e fantastico Cuori strappati di Montague R. James con prefazione di Dino Buzzati, allo straordinario La montagna morta della vita di Bernanos accanto a nuovi nomi destinati a un futuro importante come Bioy Casares e De Mandiargues

Ora quel marchio rinasce non per ripubblicare i vecchi titoli, ma per proporne di nuovi su quella linea che all'epoca riscosse un enorme successo, allargata a noir, e fantascienza. 
Si parte con un classico ‘900, Miss Pym di Josephine Tey accanto ai Sette racconti impossibili del cileno Javier Arguello e a Un delitto letterario della israeliana Batya Gur, purtroppo scomparsa troppo giovane. 

Le copertine abituali de Il Pesanervi storico, a fondo bianco con l'onniprensente occhio vagamente egizio e la grafica forte, molto connotata, lasciano il posto a copertine gialle con disegni anni Cinquanta firmati da Jean Blanchaert. 

Tutto ciò non poteva non incuriosirci e chi meglio della stessa Ginevra Bompiani poteva parlarci di questo progetto?


Credo sia un evento piuttosto raro, un'opportunità davvero speciale poter curare a distanza di anni un collana così speciale come Il  pesanervi e la sua versione odierna. Cosa l'ha spinta a riproporre quel marchio storico e quale sensazione ha provato nell'avere tra le mani i primi volumi della nuova collana Il Pesanervi?

Le prime tre copertine della nuova collana edita da Nottetempo
A dire il vero, l'idea di rifare Il Pesanervi è di Laura Lepetit, la grande creatrice della Tartaruga. 
Quest'idea ci è piaciuta subito. L'idea di proporre le copertine a Jean Blanchaert è invece di Roberta Einaudi.
Devo dire che questi nuovi Pesanervi mi piacciono, e nella loro diversità grafica mi sembrano altrettanto innovatori dei primi. 
Nel tenerli in mano sento il passare del tempo, perché il Pesanervi, che uscì come collana della Bompiani negli anni '60, è stato il mio primo lavoro editoriale. Fu un buon apprendistato del mestiere, mi mise a contatto con tutte le fasi del lavoro, dalla ricerca degli autori, in cui mi aiutarono Giorgio Agamben, Johnny Wilcock e tanti altri, alla promozione dei volumi, e mi mise in contatto con autori e studiosi.



Pochi volumi (se non cito male 17, ma mi corregga se è sbagliato per cortesia: ho verificato sul catalogo SBN - Servizio Bibliotecario Nazionale on-line, che comunque generalmente è affidabile) che  hanno fatto conoscere la letteratura fantastica in Italia, con nomi straordinari sia tra gli autori che tra i prefatori. 
Pensa che sarà possibile raggruppare nella nuova collana nomi altrettanto eccezionali? E per quale motivo ha scelto di non aprire più i libri con una prefazione?


Non so nemmeno io quanti fossero i titoli del Pesanervi, non sono sicura di averli tutti. Ormai si trovano in antiquariato. 
Hanno fatto conoscere la letteratura fantastica in un paese che storceva il naso per una certa diffidenza di sinistra. 
Poi, come sempre succede, si diffuse, e così mi sembrò, se non meno necessario esplorarla, certo meno divertente. 
C'erano autori nuovi come Bioy Casares, e classici come Il Monaco di Lewis, però rivisitato da Artaud. Le traduzioni erano di Giorgio Agamben, Ruggero, Savinio, Livio Bacchi, Wilcock... cioè gli amici. 
La prefazione di Bierce la chiesi ad Agostino Lombardo che conobbi così e poi divenne mio professore.
C'era l'idea di introdurre qualcosa di nuovo, per questo servivano le prefazioni. 
Il nuovo Pesanervi esplora un mondo ormai noto, quindi le prefazioni non servono. Serve invece una ricerca per trovare proprio in quel mondo qualcosa di diverso, una linea nostra.


Graficamente quelle copertine firmate Franco Maria Ricci (non ancora celebre) erano all'epoca di grande impatto e mantengono tutt'oggi una loro forte identità, mai più riproposta. La grafica della nuova collana invece è più leggera, interamente gialla (e sembra una scelta non casuale) con disegni un po' retrò firmati da un nome celebre nel mondo dell'arte contemporanea, Jean Blanchaert. Quali sono stati i motivi di questo drastico taglio col passato, perché ha scelto di non riproporre più alcun segno grafico o colore della vecchia collana?

Jean Blanchaert è in un certo senso una proposta analoga a quella di Franco Maria Ricci, per il quale era il primo lavoro editoriale. 
Jean Blanchaert è più conosciuto, come antiquario, artista, illustratore, ma anche per lui è il primo lavoro editoriale. Le sue copertine sono ognuna un'invenzione diversa. Inizialmente il disegno aveva un fondo bianco, ma poi, con il nostro art director, Dario Zannier, gli abbiamo fatto passare sotto un colore e il giallo è risultato quello giusto. Solo a cose fatte ci siamo accorti che il giallo e il rosso del bordo richiamavano i gialli Mondadori, e il richiamo ci è piaciuto! 
La copertina ha altre singolarità: credo sia il primo libro con una sola bandella e in quella bandella prosegue il disegno di copertina come un primo mistero che si svela all'apertura.


La linea editoriale: le scelte sembrano prediligere il genere giallo, che al momento prevale sul fantastico. Come sono stati scelti i primi tre titoli, quale linea seguiranno i prossimi e può anticiparci qualche titolo?  

Il nuovo Pesanervi spazia in diversi rami non solo del fantastico (dalla fantascienza alla fantasia) ma anche del giallo e del noir. 
Come tutti i nostri libri, sono molto leggibili, ma hanno una qualità letteraria, una singolarità, che li rende diversi dai soliti gialli da cui siamo sommersi.
L'idea è quella di usare un sentimento del nostro tempo, l'ansia, per esplorare il mondo e la vita.  
Per esempio Batya Gur è una scrittrice israeliana che ci mostra Gerusalemme attraverso la vita universitaria, i suoi veleni poetici, le sue bramosie accademiche. È una Gerusalemme di oggi, ma pressoché sconosciuta. 
E Josephine Tey, così poco cruenta, riesce a essere crudele con poche gocce di sangue e molta buona scrittura, in un'Inghilterra insieme familiare e inattesa. 
Argüello è un giovane scrittore sudamericano con una straordinaria immaginazione.
In febbraio esce il romanzo di una scrittrice esordiente francese, Catherine Lovey, che non appartiene al genere noir ma ne ha la tensione e il mistero. È la storia che un uomo racconta al suo analista, della scomparsa di sua moglie. Sembra non capir niente nemmeno lui, ma piano piano si tesse una tela come quella di un ragno inconsapevole, "interdetto", come dice il titolo.
Poi un romanzo italiano, poi...


Il nuovo Pesanervi

Le prime tre copertine della nuova collana edita da Nottetempo
Un delitto letterario di Batya Gur
Titolo originale: Mavet ba-hug le-sifrut
Traduzione di Elisa Carandina
462 pag., 16,00 €

Miss Pym di Josephine Tey
Titolo originale: Miss Pym Disposes
Traduzione di Rosanna Pelà
335 pag., 13,00 €

Sette racconti impossibili di Javier Argüello
Titolo originale: Siete cuentos imposibles
Traduzione di Francesca Lazzarato
161 pag., 12,00 €


Il vecchio Pesanervi dal catalogo SBN -Servizio Bibliotecario Nazionale

Montague Rhodes James - Cuori strappati 
prefazione di Dino Buzzati [1967]
(ora reperibile nei Tascabili narrativa Bompiani)

Philippe Auguste Mathias Villiers de l'Isle-Adam, comte de - Eva futura: transitoriis quaere aeterna 
con un saggio di Stephane Mallarme, traduzione di M. Vasta Dazzi, 1966
(introvabile)

Gustav Meyrink - Il golem
prefazione di Elemire Zolla, traduzione di Carlo Mainoldi, 1966
(ora in commercio nei Grandi Tascabili Bompiani)

Adolfo Bioy Casares - L' invenzione di Morel
prefazione di Guido Piovene; introduzione di Jorge Luis Borges, traduzione di L. B. Wilcock, 1966
(ora in commercio nei Grandi Tascabili Bompiani)

H. Rider Haggard - Lei
prefazione di Henry Miller, 1966
(pubblicato al momento da Sellerio nella collana La memoria)

Charles Robert Maturin - Melmoth : l'uomo errante 
con un saggio critico di Giorgio Manganelli, 1968
(al momento reperibile solo in un'antologia edita da Newton & Compton intitolata I grandi romanzi gotici)


Matthew Gregory Lewis - Il monaco
raccontato da Antonin Artaud; in appendice lettere di Artaud, traduzione dal francese di G. Agamben e G. Bompiani, 1967
(ora in commercio nei Grandi Tascabili Bompiani con prefazione di Nico Orengo)

Michel Bernanos - La montagna morta della vita
con un saggio di Guido Neri, © 1967, stampa 1970
(introvabile)

Andre Pieyre de Mandiargues - Il museo nero, 1968
(ora publbicato nella collana Estdel Saggiatore)

Julien Gracq - Nel castello di Argol
introduzione di Goffredo Fofi, 1968
(introvabile)

Sarane Alexandrian - Pericolo di vita
introduzione di Ornella Volta, 1968
(introvabile)

Ambrose Bierce - Racconti neri
prefazione di Agostino Lombardo, 1967
(forse in parte reperibili nel primo volume di Tutti i racconti edito da Fanucci)


Adolfo Boy Casares - Il sogno degli eroi, 1968
(introvabile)

Alfred Jarry - Il supermaschio
con un saggio critico di Giorgio Agamben, 1967
(in commercio nella collana Prosa e poesia del Novecento delle edizioni SE)

Hugh Walpole - L' uccisore e l'ucciso
prefazione di Rodolfo J. Wilcock, 1969
(introvabile)

William Beckford - Vathek e gli episodi
prefazione di Salvatore Rosati, 1966
(in commercio nei Tascabili.Romanzi e racconti di Bompiani)

Max Beerbohm - Zuleika Dobson ovvero Una storia d'amore a Oxford
Introduzione di Aldo Tagliaferri, 1968
(in commercio nell'edizione Baldini Castoldi Dalai nella collana Romanzi e racconti)



03 gennaio 2008 Di Giulia Mozzato

La posta della redazione

La posta della redazione

Hai domande, dubbi, proposte? Vuoi uno spiegone?
Scrivi alla redazione!

Chiudi

Per poter aggiungere un prodotto al carrello devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.

Chiudi

Per poter aggiungere un prodotto alla lista dei desideri devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.

Chiudi

Il Prodotto è stato aggiunto al carrello correttamente

Chiudi

Il Prodotto è stato aggiunto alla WishList correttamente