Il senso del film? Potrebbe essere il troppo compiacimento che dilaga nel mondo: le persone ignorano che la catastrofe ci assedia tutti.
Alfred Hitchcock
Forse gli effetti speciali del film non sono più così ""credibili"", ma Gli uccelli di Alfred Hitchcock è un film che non dimostra i 50 anni che ha sulle spalle.
La tensione narrativa, l'incalzante progressione degli eventi, il finale drammatico: tutto regge anche con il passare degli anni.
Merito anche della validità del racconto da cui il regista ha tratto la vicenda scritto da Daphne du Maurier, oggi ritenuta una maestra dell'attesa, dell'irresolutezza oltre che un'autrice letteraria a tutti gli effetti.
Esattamente 50 anni fa, il 28 marzo del 1963, debuttava nelle sale americane Gli Uccelli, uno dei più celebri e inquietanti film di Alfred Hitchcock adattamento del racconto omonimo di Daphne du Maurier.
In Italia il film arrivò il 31 ottobre di quell'anno e ottenne un discreto successo di pubblico, ma non di critica. Cosa d'altronde già accaduta anche negli Stati Uniti dove questo classico horror-thriller fu stroncato sulle pagine di New York Times, Newsweek e New Yorker.Melanie Daniels - Tippi Hedren in una delle scene più drammatiche del film
TRAMA - RIASSUNTO - SINOSSI
Bodega Bay è una cittadina californiana vicino a San Francisco dove arriva quasi casualmente un'intraprendente e ricca ragazza (Melanie Daniels interpretata da Tippi Hedren) sulle tracce di un giovane e affascinante uomo (Mitch Brenner interpretato da Rod Taylor) molto legato alla madre (Lydia Brenner - Jessica Tandy).
All'improvviso e senza apparente motivo gli uccelli, in particolare i gabbiani e i corvi, cominciano ad attaccare con crescente aggressività e ferocia gli esseri umani, formando gruppi sempre più numerosi e compatti.
Perché gli uccelli assaltano gli uomini, in un crescendo angoscioso? il film non dà risposta: chi vincerà?un libro da avere!
Note critiche
Da un racconto di Daphne Du Maurier, liberamente sceneggiato da Evan Hunter che punta molto sul tempo dell'attesa.
Unico film fantastico nella carriera di Hitchcock, comincia in cadenze di commedia mondana e termina nei toni di un'allegoria apocalittica, basata sulle 3 unità della tragedia classica (luogo, tempo, azione).
Inquietante, non soltanto impressionante. Trucchi animati di Ub Iwerks. La colonna sonora di Bernard Herrmann è senza musiche, composta soltanto di rumori e strida di uccelli, deformati e ritmati come in una partitura.
I critici hanno dato varie interpretazioni alla storia: politica, religiosa, sociale, erotica, ecologica.
da Mymovies.it
Varrebbe forse la pena di analizzare anche le altre opere di Daphne Du Maurier per capirne meglio il senso. A rendere indimenticabili i suoi libri contribuiscono la profondità delle analisi psicologiche, la continua suspense, la maestria con cui descrive personalità ossessive e atmosfere inquietanti. Inoltre la capacità di raccontare mistero e imprevisto ambientandolo nella normalità quasi banale della quotidianità.
I suoi romanzi e i suoi racconti sono elementi centrali dello sviluppo della narrazione gotica contemporanea rappresentando e definendo il concetto moderno dello straniamento.
Da ricordare anche Rebecca la prima moglie e Taverna alla Giamaica, storie inquietanti, a tratti ambigue, dalle quali Hitchcock ha tratto altrettanti straordinari film.
E ancora Mia cugina Rachele, per la regia di Henry Koster, A Venezia un dicembre rosso shocking con la regia di Nicolas Roeg, Il capro espiatorio di Robert Hamer... l'elenco di romanzi della Du Maurier divenuti film di successo sulla scia di storie al limite del dramma ricche di colpi di scena e suspense sarebbe molto lungo.
E così parlò HitchcockLe interviste al ""re del brivido"" si contano a centinaia. In questo volume ne sono raccolte una ventina scelte in modo da illustrare gli snodi più importanti della sua lunga carriera
Uno dei temi di dibattito del film è quel finale sospeso, che contrariamente al solito, lascia lo spettatore senza una spiegazione definitiva. Ecco come spiegò il regista questa scelta ad Arthur Knight che lo intervistò nel 1973.
""Non potevo fare altrimenti. In quel caso avevamo una famiglia di Bodega Bay, ottanta chilometri a nord di San Francisco, in fuga da quella cittadina, e bisognava lasciare all'immaginazione dello spettatore l'idea che l'attacco fosse localizzato. Altrimenti dove ci si fermava? Al Golden Gate? Ma a quel punto sarebbe cominciato un nuovo tema, lo stesso affrontato da Daphne du Maurier nel suo racconto: gli uccelli che si impadroniscono del mondo. Ma per un film è troppo. E poi tutte le cronache di attacchi da parte di uccelli che ho letto parlavano, in generale, di episodi piuttosto circoscritti, a prescindere dalla loro gravità. Strano ma vero, la prima volta che sono arrivato a Bodega Bay un contadino del luogo mi ha detto: 'È davvero curioso che sia venuto qui a girare un film del genere. Degli uccelli hanno attaccato e ucciso molti dei miei agnelli, cavandogli gli occhi a beccate'.""
da: Alfred Hitchock - Io confesso. Conversazioni sul cinema allo stato puro, a cura di Sidney Gottlieb - minimum fax 2008Alfred Hitchcock
29 marzo 2013 | Di G.M. |
Hai domande, dubbi, proposte? Vuoi uno spiegone? Scrivi alla redazione!
Per poter aggiungere un prodotto al carrello devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.
Per poter aggiungere un prodotto alla lista dei desideri devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.
Il Prodotto è stato aggiunto al carrello correttamente
Il Prodotto è stato aggiunto alla WishList correttamente