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Vittoria Puccini: la mia Giulia non più vittima


Quando pensiamo a Vittoria Puccini è invitabile associarla ad Elisa di Rivombrosa, ruolo televisivo che le ha regalato la notorietà presso il grande pubblico. Nonostante dopo di esso sia riuscita a lavorare con registi come Pupi Avati e Sergio Rubini, lei stessa ammette che non avrebbe mai immaginato che Gabriele Muccino la potesse volere per un suo film. All'inizio doveva essere Claudia Pandolfi a sostituire Giovanna Mezzogiorno nel ruolo di Giulia, la moglie tradita de L'ultimo bacio, forse unico ruolo femminile di una certa importanza. Invece raccoglie la sua eredità la Puccini, che ha affrontato il ruolo ex novo, cercando di non farsi influenzare da chi l'aveva interpretato prima di lei, creando così una Giulia più matura e non più vittima.
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Giovanna Mezzogiorno e Vittoria Puccini: L'ultimo bacio e Baciami ancora




Com’è interpretare un ruolo come quello di Giulia, che ne L’ultimo bacio fu di Giovanna Mezzogiorno?


Ho sentito la responsabilità di un’eredità. Giovanna Mezzogiorno ha dato un’interpretazione straordinaria ed era bravissima. Sapevo che sarebbe stato un confronto, perciò avevo un timore reverenziale verso quello che aveva fatto una collega che stimo molto. Mi però fatta travolgere dall’entusiasmo per aver vinto il provino, per essere stata scelta da un regista come Gabriele Muccino, cosa che mi mai mi sarei sognata, per l’aver letto la sceneggiatura ed essermi innamorata del personaggio, averlo capito. Diciamo che queste iniezioni di fiducia si sono accumulate l’una sull’altra e dalla paura sono passata all’entusiasmo incredibile di iniziare questa avventura. Mi sono vista un sacco di volte L’ultimo bacio, ma poi ho lavorato con Gabriele e Stefano Accorsi per creare ed entrare meglio in questo personaggio.  

In cosa cambiano le donne rispetto a L'ultimo bacio e in particolare il personaggio di Giulia?

Credo che rispetto all’Ultimo Bacio non si possa dire se queste donne siano più vincenti, meno forti o più forti. Sicuramente sono donne più complesse, con luci e ombre, hanno più sfumature.
Giulia nel primo film era solo vittima, ferita dal tradimento del compagno. Qui ha anche lei le sue colpe, se il matrimonio è fallito è perché  non ha saputo perdonare del tutto il compagno, ha tradito a sua volta per ripicca. Giulia non ha superato quel problema e il matrimonio è finito. Poi però succede che Carlo torna, le dice di amarla, che non hanno visto le tante cose belle che li accomunava, e allora Giulia cade in una confusione totale, perde i punti di riferimento. Improvvisamente non riesce più a guardare avanti, torna sul passato, esplode una parte di lei che teneva dentro. Però è bello perché Giulia si mette in discussione, è disposta a conoscersi in maniera più sincera e netta, capisce che nella vita si può, e si deve, osare e rischiare per arrivare alla felicità.



28 gennaio 2010 Di Jessica Fornasari

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