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L'isola del silenzio. Il ruolo della Chiesa nella dittatura argentina di Horacio Verbitsky

Venticinque anni dopo, nel febbraio del 2001, Giovanni Paolo II fece di Bergoglio il decimo cardinale nella storia argentina, e nel 2005 Bergoglio fu il candidato che contese fino all’ultima votazione a Joseph Ratzinger la successione al soglio papale, la qual cosa non poté che accrescere l’importanza di affrontare quell’oscuro episodio e portare alla luce la verità nascosta dietro le apparenze.

Dopo l'uscita di scena di Benedetto XVI, il cardinale argentino Jorge Mario Bergoglio diventa papa con il nome di Francesco I. Subito dopo la sua elezione si sono scatenate le polemiche. Bergoglio, che tra il 1973 e il 1979 fu la massima autorità gesuita in Argentina, è accusato di collusione con la dittatura argentina di Videla che si è macchiata della scomparsa e della morte di migliaia di uomini e donne considerati ""sovversivi"" rispetto al regime. Il libro di Horacio Verbitsky, uno dei più autorevoli giornalisti argentini, da sempre impegnato a denunciare i crimini del regime militare, ricostruisce il coinvolgimento di Bergoglio attraverso ricerche d'archivio sconcertanti e le drammatiche testimonianze dei sopravvissuti e dei parenti dei desaparecidos.

Partiamo da Buenos Aires. È il settembre 1979. Prima dell’ispezione della Commissione interamericana per i diritti umani viene smantellato in poche ore il centro di detenzione clandestina per gli oppositori politici (ESMA) costituito all’interno della Scuola di Meccanica della Marina. Nella notte tutti i detenuti sono trasferiti in un’isola dell'arcipelago del Tigre, fino ad allora utilizzata come luogo di riposo dal Cardinale di Buenos Aires. Ad accogliere i prigionieri un cartello: El Silencio. Nell’isola di El Silencio i detenuti saranno vittime di un misterioso programma di “disintossicazione e rieducazione”. È un campo di concentramento di cui nessuno conosceva finora l'esistenza.



Bergoglio e Videla

Da qui Verbitsky parte per svelare i retroscena inediti del rapporto che ci fu negli anni della “guerra sporca” argentina tra il regime militare e le gerarchie ecclesiastiche. L’inchiesta, che ha suscitato enorme clamore in Argentina, incrocia alcune delle figure più importanti del Vaticano, dal nunzio apostolico Pio Laghi al cardinale Jorge Bergoglio, fino ad analizzare il ruolo di Papa Paolo VI.
A proposito di Bergoglio, diventato nei primi anni Settanta Superiore provinciale della Compagnia di Gesù in Argentina, Verbitsky riporta una vicenda davvero sconcertante. Nel febbraio 1976, poco prima del colpo di stato, Bergoglio chiese a due gesuiti - Orlando Yorio e Francisco Jalics - di abbandonare il loro lavoro nelle baraccopoli e di andarsene. I due si rifiutarono di abbandonare la povera gente che aveva fiducia in loro e che stavano tentando di aiutare come possibile. Bergoglio li escluse quindi dalla Compagnia di Gesù e gli fece togliere addirittura l’autorizzazione a dir messa. Fu come se avesse dato il segnale ai militari. I due gesuiti, esclusi dalla Chiesa e segnalati come sovversivi, furono rapiti e torturati nell'ESMA. Saranno rilasciati sei mesi dopo solo per intercessione del Vaticano.
I documenti di archivio emersi durante l'indagine confermano le testimonianze. Negli anni Bergoglio ha sempre negato di aver eticchettato i due gesuiti come guerriglieri o comunisti, ma molte testimonianze smentiscono la sua versione dei fatti. Nel 1979, inoltre, fece negare il rinnovo del passaporto a Francisco Jalics, che si era rifugiato in Germania dopo la liberazione, scrivendo: “Questo prete è un sovversivo. Ha avuto problemi con i suoi superiori ed è stato detenuto nell’ESMA”.

Escuela Superior de Mecánica de la Armada (ESMA)


E non finisce qui. Verbitsky rivela anche che durante la dittatura militare Bergoglio svolse attività politica nella Guardia di ferro, un’organizzazione della destra peronista.
Tanto è stato detto, niente è stato fatto per fare giustizia.


Quella di Horacio Verbitsky è una coraggiosa e documentata inchiesta che getta luce sull’imbarazzante silenzio della Chiesa rispetto ad una delle pagine più drammatiche della storia del Novecento. Un libro da leggere.

Horacio Verbitsky - L'isola del silenzio. Il ruolo della Chiesa nella dittatura argentina
Titolo originale: El silencio
Traduzione di Andrea Grechi
177 pagg., 15 € - Edizioni Fandango 2006 (Documenti)
ISBN 978-88-6044004-4


L'autore


14 marzo 2013 Di Sandra Bardotti

L' isola del silenzio. Il ruolo della Chiesa nella dittatura argentina

Buenos Aires, settembre 1979. Prima dell'ispezione della Commissione interamericana per i diritti umani viene smantellato in poche ore il centro di detenzione clandestina per gli oppositori politici costituito all'interno della Scuola di Meccanica della Marina. Nella notte, tutti i detenuti sono trasferiti in un'isola dell'arcipelago del Tigre, fino ad allora utilizzata come luogo di riposo dal Cardinale di Buenos Aires. Ad accogliere i prigionieri un cartello: El Silencio. Nell'isola di El Silencio i detenuti saranno vittime di un misterioso programma di "disintossicazione e rieducazione". Attraverso le agghiaccianti testimonianze dei sopravvissuti e dei parenti dei desaparecidos, Horacio Verbitsky - uno dei più autorevoli giornalisti argentini, impegnato a denunciare i crimini del regime militare - ricostruisce per la prima volta la storia di questo terribile campo di concentramento finora nascosto al mondo. Con una prosa avvincente, Verbitsky parte da El Silencio per svelare retroscena inediti del rapporto che ci fu negli anni della "guerra sporca" argentina tra il regime militare e le gerarchie ecclesiastiche. L'inchiesta, che ha suscitato enorme clamore in Argentina, incrocia alcune delle figure più importanti del Vaticano, dal nunzio apostolico Pio Laghi al cardinale Jorge Bergoglio, fino ad analizzare il ruolo di Papa Paolo VI. A trent'anni dall'inizio della sanguinosa dittatura argentina e dopo aver raccolto nel suo precedente libro Il volo la sconvolgente confessione di Adolfo Scilingo, che eliminò numerosi oppositori politici lanciandoli in mare dagli aerei, Verbitsky firma una nuova, coraggiosa e documentata inchiesta che getta luce sull'assordante silenzio della Chiesa rispetto ad una delle pagine più drammatiche della storia del Novecento.

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