Esistono forme di comunicazione che non sono più conosciute ma che in passato hanno rappresentato uno schema interpretativo dei sentimenti e delle relazioni molto forti e semiologicamente interessantissimi.
Uno di questi è il linguaggio dei fiori, un modo per trasmettere più o meno segretamente idee e pensieri, sentimenti e messaggi. Ora non lo conosciamo più ma resta affascinante e divertente. Anche per questo motivo Vanessa Diffenbaugh l'ha messo al centro del suo romanzo, appensa pubblicato da Garzanti.
Francesca Marzotto Caotorta All'ombra delle farfalle
Serena Dandini Dai diamanti non nasce niente
Richard Mabey Elogio delle erbacce
Il secolo d'oro del linguaggio dei fiori è stato l'Ottocento.
""Essi furono adoperati da tutti gli amanti, a cui necessita il mistero - scrive Paolina Grati nel 1898 nel suo Linguaggio dei fiori edito da Salani - e rendendo il loro linguaggio gentile come il sentimento che l'ispirava, scelsero i fiori per manifestare senza pericolo, i segreti dell'animo loro; ed attribuendo ad essi un valore ideale, si formarono un linguaggio chiamato il linguaggio dei fiori, che vale lo stesso quanto il linguaggio delle anime innamorate .""
Nel 1843 esce per Vallardi un Linguaggio dei fiori anonimo, l'anno dopo viene pubblicato da Redaelli il Linguaggio dei fiori scritto da Giuseppe Bona, cui seguiranno diversi manuali sul tema e anche uno ""scherzo comico"" di Napoleone Gallo intitolato proprio Il linguaggio dei fiori edito nel 1877 a Roma dalla Tipografia delle Terme Diocleziane.
Del 1892 un libriccino che unisce due tipi di comunicazione: Il linguaggio dei fiori e delle pietre preziose (Roma, fratelli Capaccini).
I messaggi erano affidati a un singolo o più fiori della medesima varietà, oppure a una composizione di più tipi che assumevano il senso di una frase completa.
A ogni colore e stagione venivano attribuiti differenti significati.
EMBLEMA DEI COLORI
Amaranto - Costanza — immortalità
Bianco - Innocenza — pudore — purità — candore — buona fede
Celeste - Amore casto — economia — saggezza — rispetto — pietà
Bruno carico - Dolore profondo
Foglia secca - Vecchiaia — distruzione
Bigio - Dolore temperato — melanconia
Giallo - Gloria — infedeltà — ricchezza — splendore
Lillà - Amore puro
Nero - Tristezza — morte — lutto
Aranciato - Amor della gloria
Porpora - Sovranità — potenza — orgoglio — ambizione
Rosa - Bellezza — amore — amabilità — gioventù
Rosso - Timidezza — amore — ardore
Verde - Speranza — marina — infanzia
A questa nomenclatura adottata generalmente, si può aggiungere la serie dei colori che Leone Gozlan, scrittore umoristico, applicava a taluni dei suoi sentimenti o delle sue sensazioni intime.
Per me, diceva egli:
La pietà è celeste pallido
La rassegnazione — bigio-perla
La gioia — verde-mela
La sazietà — caffè e latte
Il piacere — rosa vellutato
Il sonno — fumo di tabacco
La riflessione — arancione
La noia — cioccolata
II pensiero penoso di avere un conto da pagare — piombaggine
Il giorno di scadenza — color terra di Siena, brutto colore
Il denaro da ricevere — rosso forte o rosso diavoletto
Andare a un primo convegno — color thè leggero o ambrato
Andare a un ventesimo convegno — colore del thè carico
La felicità perfetta — in fede mia, diceva Gozlan, è per me un colore sconosciuto
STAGIONI
Primavera ........... Verde
Estate ........... Rosso
Autunno ........... Turchino
Inverno ........... Nero
FIORI SIMBOLICI
Fiori d'albicocca .... Incanto
— di quercia .... Forza
— imperiali .... Ebbrezza
— di limone .... Costanza ideale
— d'arancio .... Castità
— di pesco .... Piacere
— di melo .... Piacere durevole
Il fiore è il figlio della mattina, l'incanto della primavera, l'origine dei profumi, la grazia delle vergini, l’amore dei poeti.
Nel mondo, noi attribuiamo le nostre affezioni ai suoi colori, la speranza alla sua verdura, l'innocenza alla sua bianchezza, il pudore alle sue tinte di rosa. Vi sono delle nazioni intere in cui esso è l'interprete dei sentimenti.
Da: Il nuovo linguaggio de' fiori pel Gentil sesso col Dizionario delle piante loro emblemi e significati - Milano, Fratelli Ferrario 1864
Pochissimi sono oggi i libri che ricordano ai lettori questo codice segreto.
Quasi nessuna edizione originale è più riprodotta e ristampata.
11 maggio 2011 | Di Giulia Mozzato |
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