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Sinfonia n.3 "Eroica" - Le creature di Prometeo di Ludwig Van Beethoven

È abbastanza risaputo come Beethoven avesse pensato in un primo tempo di dedicare la sua Terza Sinfonia a Napoleone, da lui ritenuto uomo simbolo dell’Illuminismo e degli ideali de-mocratici. Ma quando questi si autoproclamò imperatore, il Maestro di Bonn stracciò infuriato la dedica dell’opera, che non venne più chiamata Bonaparte bensì Eroica. Meno nota è l’accoglienza a dir poco tiepida con cui essa venne accolta al suo apparire dalla critica dell’epoca (1805) che la stigmatizzò come “noiosissima” e “interminabile”, forse anche causa la sua enorme ampiezza (a parte la Nona, è la più lunga sinfonia del Nostro).

Oggi, invece, tutto si può dire intorno all’Eroica tranne che essa ci appaia noiosa: al contrario ci troviamo di fronte una partitura dirompente dal punto di vista formale che rivoluziona i canoni della sinfonia classica. 

Già l’Allegro con brio che costituisce il primo movimento, ampio quanto un’intera sinfonia di Mozart e fra i più complessi brani sinfonici beethoveniani, travolge l’ascoltatore con un avvio nel segno d’una energica ed eroica vivacità, mediante due accordi marcati degli archi. 
Il tema iniziale, di grande intensità/narratività melodica, sostenuto da violoncelli, viole e violini, è poi fatto proprio dal corno e insistentemente viene ripreso per tre volte. Ma ben presto si affaccia un secondo tema che prolifera quindi in altre inedite diramazioni/invenzioni armoniche, ritmiche e timbriche. Questo movimento nel suo intero sviluppo risulta così estremamente variegato/innervato e tenuto insieme da una serie di forze ora centrifughe ora centripete − entro cui, fra l’altro, si iscrivono gli eccentrici interventi di vari strumenti −, che sembrano mettere a rischio l’organicità musicale di un pezzo d’una espressività vibrante, modernissima e possente.



Sacre de l'empereur Napoléon Ier et couronnement de l'impératrice Joséphine dans la cathédrale Notre-Dame de Paris le 2 décembre 1804
Jacques-Louis David (1806-1807) - Musée du Louvre

Il secondo movimento, il celeberrimo Adagio assai di quella che forse è la più amata Marcia funebre della musica occidentale, appare senz’altro teso ad esprimere una sofferenza composta, trattenuta ma al contempo veemente, che conosce abissi di desolazione (nel fugato drammatico) e insieme delicatissime e commoventi figurazioni (nella Coda). 

Segue per contrapposizione l’Allegro vivace dello Scherzo, aperto dal mormorio degli archi, che inaugurano una dimensione pastorale in cui i corni allestiscono una deliziosa scena di caccia, destinata quindi a trasmutare in un tripudiante ma conciso episodio conclusivo. 

L’Allegro molto del Finale con cui termina l’Eroica è un brano costituito da una serie di 12 variazioni intorno al tema conclusivo del balletto beethoveniano Le creature di Prometeo, e su elementi tematici presenti pure nelle Controdanze WoO 14. Ne consegue una composita narrazione musicale che via via si fa più vivace man mano le variazioni procedono verso un’eroica chiusa all’insegna dell’energia e del dinamismo.

Come ognuno si può figurare, molteplici risultano a tutt’oggi le incisioni della Terza Sinfonia di Beethoven proposte ai melomani, molte delle quali di ottimo livello. Suggerisco però di prendere in considerazione il recente super audio CD della Harmonia mundi, che non solo comprende l’Eroica, ma pure le 12 Controdanze WoO 14 e il quadro finale dal balletto Le creature di Prometeo: pezzi musicali che ci permettono di meglio inquadrare nel suo giusto contesto ideativo un’opera che a tali brani fa palese riferimento.

L’Orchestra Sinfonica di Helsimborg − attualmente uno dei migliori complessi strumentali scandinavi, resa celebre soprattutto per le sue interpretazioni nell’ambito del repertorio classico e romantico − è diretta dal violinista e direttore d’orchestra britannico Andrew Manze (già primo violino dell’Amsterdam Baroque Orchestra e direttore dell’ensamble londinese The English Concert) che ha allestito una Terza Sinfonia vibrante di pathos dalla prima nota all’ultima, senza però mai scadere nell’enfasi iper-romantica con cui certe incisioni del passato hanno caratterizzato una partitura sì epica, appassionata e febbrile, ma contraddistinta altresì da una misura e da una geometria formale-compositiva esemplari.



Andrew Manze - foto Ewa Levau

Ludwig Van Beethoven - La discografia di Wuz
Ludwig Van Beethoven - articoli e notizie


05 giugno 2008 Di Francesco Roat

Sinfonia n.3 - Le creature di Prometeo
Sinfonia n.3 - Le creature di Prometeo Di Ludwig van Beethoven,Andrew Manze,Helsingborg Symphony Orchestra


Andrew Manze vanta una ricchissima discografia come violinista, soprattutto come specialista della letteratura musicale barocca e classica, e, più di recente, come direttore dell’English Concert. La sua versatilità è testimoniata da questo CD che lo vede sul podio di un’orchestra moderna (dal 2006 ne è Principal Conductor) e autore delle note di copertina.

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