La cosa più difficile è stata iniziare. Mi chiedevo: ""Da cosa parti in tempi di crisi come questo? Di cosa parli?"". Io ho voluto cominciare da una storia d'amore.
Con queste parole Silvia Avallone ha presentato il suo secondo romanzo.
Tre anni dopo il grande successo di Acciaio, la scrittrice torna a casa, decide di ambientare la storia nella provincia di Biella dove è nata e cresciuta.
E Marina Bellezza parte proprio da lì, dalla Valle Cervo, dalla strada provinciale n.100 che corre tra lanifici, magazzini, mobilifici, discount, vecchi ristoranti abbandondati.
Una terra di nessuno, un ""Far West"" (questo, non a caso, è proprio il titolo del primo capitolo) che le generazioni precedenti hanno abbandonato e del quale adesso bisogna riappropriarsi per ripartire.
La provincia è ancora una volta la quinta del romanzo ma, se con Acciaio
Silvia Avallone ci aveva raccontato il degrado e la sofferenza della vita nei casermoni di via Stalingrado a Piombino, qui troviamo nei luoghi desolati una risposta alla crisi.
Marina Bellezza è in primo luogo uno sguardo inedito sui territori in cui la scrittrice è nata e vissuta, quasi fossero stranieri, in parte sconosciuti.
La Valle Cervo non è angusta e soffocante come molto spesso viene descritta la provincia, ma la Avallone le ha voluto dare l'ampiezza di respiro che si trova nei grandi romanzi americani.
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Magazzini lungo la strada provinciale 100![]() |
Questo non è un libro sulla crisi: parla della crisi per contestualizzare i personaggi, per raccontare l'Italia di questi giorni. Lo stallo sociale ed economico serve a ritagliare i personaggi, a farli staccare dal fondo per definirli.
Marina è la ragazza che dà il nome al romanzo, bellissima (di una bellezza scomoda), testarda, talentuosa. Canta e balla nei centri commerciali, sogna di diventare famosa e di sfondare nel mondo della musica e dello spettacolo.
Un po' eroina da romanzo ottocentesco, un po' ragazza di provincia con una storia difficile come tante altre.
Capricciosa, volubile, inafferrabile, simile alle icone pop dei nostri tempi (""un po' Rihanna, un po' Britney Spears""), con una storia familiare dolorosa: una madre che si addormenta ubriaca nei locali e un padre sfuggente che si accompagna alle ventenni.
""Marina è la vendetta incarnata"", una riserva di rancore, dalla vita esige un risarcimento. Per questo sogna di scappare dalla provincia e correre in città a prendersi il suo sogno.
Dall'altro lato della strada, invece, ci sta Andrea, ventisette anni, bibliotecario con il sogno di diventare margaro e aprire un'azienda casearia nei luoghi del nonno e del padre. Andrea non è mondano, non rincorre ciò che la società gli ha imposto di desiderare, non ama internet, le luci e i lustrini del mondo dello spettacolo. Rinuncia all'agonismo tipico della nostra società per rifugiarsi nel mondo da cui proviene.
""Andrea è l'eroe del romanzo"", dichiara la scrittrice, che condensa nel personaggio la sua ammirazione per coloro che hanno il coraggio di restare.
Nessuno è disposto a credere nel suo sogno e vive all'ombra di un fratello che ha trovato il successo negli Stati Uniti.
Secondo l'autrice ""è facile credere che la felicità sia sempre altrove, che basti andarsene per trovare la realizzazione"". Per questo il suo Andrea non sceglie di fuggire.
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Silvia Avallone nei luoghi del romanzo![]() |
Un margaro e un'aspirante popstar. Andrea e Marina non potrebbero essere più diversi, eppure si amano da sempre, si attraggono e respingono.
La loro storia rappresenta quella di tutti coloro che si scelgono con coraggio, consapevoli delle difficoltà e delle sfide che affronteranno per stare insieme nella diversità.
Andrea è il porto sicuro di Marina, la aspetta e la accoglie tutte le volte che torna a casa.
La loro storia, fatta di partenze e ritorni, è ispirata a quella di tanti giovani che oggi provano le difficoltà di tracciare una propria strada nel caos generale.
Quella che la Avallone propone è una possibile uscita dalla crisi, una via molto incerta che è anche una sfida.
Chissà che da una ""waste land"" non si possa ricominciare a guardare lontano.
Qui il docufilm in cui la scrittrice racconta Marina Bellezza:
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Claudia Consoli
Silvia Avallone - Marina Bellezza
508 pag., 18,50 euro - Rizzoli
ISBN 9788817069755