""Questo libro è un tributo agli uomini e alle donne che hanno osato. A quanti, ancora oggi, sopportano l’ignoranza, l’ottusità, l’ipocrisia e la pruderie. Non hanno vita facile, ma i loro cocktail party sono i migliori."" l'edizione inglese su IBS Books
Onestamente, senza piangersi addosso, è indubbio che questo fatto per gli uomini sia stato storicamente un vantaggio.
Eccome, pensateci: hanno tutto a portata di mano, è proprio il caso di dire. E a portata di occhio, il che è fondamentale, in un caso come questo.
Non è che i maschi debbano starci tanto a pensare, porsi domande, fare congetture, a loro basta guardare sotto il naso e possono vedere, tangibili, gli effetti di certe azioni e sensazioni.
E invece le donne no. Tutto è nascosto al nudo sguardo, e buona parte resta sempre inaccessibile alla vista.
È un luogo di mistero, posto al buio, oggetto di speculazioni fantastiche e pregiudizi.
È l’ignoto.
Mettiamoci sopra secoli di demonizzazione del sesso femminile e guardiamo il risultato. Ancora gran parte degli esseri umani sanno poco o nulla di cosa succeda ai genitali di una donna durante un incontro erotico, di quali siano le sue abitudini sessuali, di come provi più piacere e così via.
Come è facile immaginare, gli studi scientifici sull’argomento sono stati osteggiati in passato, i medici e gli scienziati ritenuti dei pervertiti insani e morbosi.
Considerate, per esempio, che nel periodo vittoriano i ginecologi visitavano le loro pazienti senza guardarle, si arrangiavano come potevano con le mani sotto le lenzuola. Nonostante ciò, una letteratura sull’argomento per fortuna esiste.
Mary Roach, la giornalista scientifica più simpatica e comica del pianeta, qui ce ne descrive i principali aspetti, con il piglio di una novella Carry Bradshow.
Per chi non se lo ricordasse, la Roach è stata, fra le altre cose, l’autrice del best seller Stecchiti, popolarissima indagine sulle curiose vicissitudini dei cadaveri. Stile scanzonato, battuta sempre in punta di polpastrello.
Mary è anche una ricercatrice molto autorevole, cita abbondanti fonti dirette, ed è una che parte, va, indaga in prima persona.
Si è persino prestata come cavia, insieme alla sua dolce e ignara metà, per un’ecografia dei genitali in movimento durante l’atto sessuale. In poche parole ha fatto l’amore col marito davanti all’ecografo. Anzi, con l’ecografo addosso. Una tipa così non scherza davvero sul lavoro.
Vi giuro, se ne leggono davvero delle belle.
Ad esempio, esistono dei pene-telecamera. E quindi anche delle donne che hanno deciso di farci sesso, molte anche. Le ricerche citate pullulano di volontari che si masturbano e copulano senza troppi problemi davanti a medici in camice bianco e blocco notes che li osservano come fossero delle molecole al microscopio.
Un episodio poi, mi ha veramente colpito.
Niente di meno che una discendente di Napoleone, Marie Bonaparte, donna molto vigorosa e passionale, soffriva di problemi di frigidità, ma non ne dette mai la colpa al marito, il principe Giorgio di Grecia, che pare fosse gay e facesse l’amore con lei, non nascondendo il sacrificio al quale si sentiva sottoposto, solo per garantire la discendenza. Marie si diede molto da fare in quanto a ricerche e studi, e si convinse che la responsabilità del suo mancato piacere fosse attribuibile alla distanza scorretta tra la vagina e la clitoride. Che fare quindi? Ovvio, farsela spostare chirurgicamente. Per ben due volte, ahimè senza risultato.
Povera, povera Marie, avrebbe piuttosto dovuto cambiare partner, ma evidentemente all’epoca era forse più difficile che farsi rimuovere un organo.
Sentite invece questa: è stato scritto un trattato dal titolo Corpi estranei nel retto: casistica e rassegna completa della letteratura mondiale. Qualcuno nel mondo l’ha fatto, ha usato una coda di maiale congelata, un Impulse Body Spray, due mele, 402 sassi, un corno di bue, un coltello non affilato e qui mi fermo.
Se ne leggono anche di utili e illuminanti, che non vi svelo, perché dovete correre a leggere, a guardare, a fare e sperimentare. Il vostro sesso e quello delle vostre partner ha un paio di cose molto, molto importanti da annunciare. Via, affrettatevi, il tempo è piacere.
Preliminari
Un uomo seduto in una stanza si manipola le ginocchia. È il 1983 e siamo nel Campus della University of California a Los Angeles. All’uomo, oggetto di una ricerca, hanno detto di farlo per quattro minuti, fermarsi e poi riprendere per un altro minuto. Dopo di che può tirarsi su i pantaloni , riscuotere il suo compenso e tornarsene a casa con una storia divertente da raccontare a cena. La ricerca riguarda le reazioni sessuali umane. La manipolazione delle rotule non provoca nessuna reazione sessuale, almeno su questo pianeta, ed è il motivo per cui a quell’uomo era stato chiesto di farlo: è la cosiddetta attività di controllo. (Precedentemente, gli era stato detto di manipolare qualcosa di più consueto, mentre i ricercatori prendevano le loro misure, quali che fossero).
© 2008, Giulio Einaudi editore
Mary Roach - Godere
254 pag., 14,00 € - Edizioni Einaudi 2008 (Stile libero Extra)
ISBN 978-88-06-19379-1L'autrice
27 ottobre 2008 | Di Silvia del Ciondolo |
Dopo decine di studi (quasi tutti maschili) e quasi tutti ipocritamente scientifici sul "mistero" dell'orgasmo femminile, una donna intraprende una divertita inchiesta che oscilla tra la raccolta delle più assurde teorie e le testimonianze di prima mano sul piacere sessuale. Prestandosi lei stessa col marito a un audace esperimento sul campo, Mary Roach va, osserva, confronta. Va al Centre for Sex & Culture di San Francisco dove le vengono mostrate le sex machines più improbabili, va a Taiwan a parlare con un medico specializzato nell'allungamento del pene. Trova gli studi della pronipote di Napoleone sull'orgasmo femminile, discute con studiosi israeliani sull'onanismo dei feti e studia le campagne ottocentesche contro la masturbazione. O a favore, nei casi di isteria femminile, anche se ad agire doveva essere il medico. E così via, con la solita seria leggerezza. Con impertinenza e rigore.
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