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Bon appetit! Meryl Streep parla della sua Julia Child

Una gustosa intervista con un'inedita Meryl Streep, dedita ai fornelli e alla realizzazione di piatti raffinati e originali.
È lei infatti a impersonare Julia Child, celebre esperta di gastronomia che realmente ha a lungo spiegato agli americani, con libri e trasmissioni televisive, come cucinare alla francese e non solo.
Ecco l'intervista che per il Telegraph ha realizzato John Hiscock per l'uscita del film nelle sale americane.

Su Wuz:
  • Julie & Julia - il film di Nora Ephron con Meryl Streep e Amy Adams
  • Quando il cinema entra in cucina: i film su cuochi, cibo, pentole e ricette
  • Julie & Julia di Julie Powell, il libro


Meryl Streep e Julia Child

L’attrice racconta a John Hiscock l'esperienza di recitare la parte della cuoca Julia Child e perché rimase delusa quando la incontrò...

Julia Child è stata consacrata come la donna che insegnò agli americani a cucinare, ma Maryl Streep, che interpreta la sua parte in Julie and Julia, ha una duplice opinione su di lei.
Da una parte l'ammira per l’entusiasmo, la determinazione e l’amore per la vita, ma d'altro canto considera Julia (scomparsa nel 2004 a 92 anni) troppo testarda, sprezzante ed è rimasta delusa nello scoprire che altro non era che una pedina per grandi affari.


La Child fu la prima americana a studiare nella famosa scuola di cucina Cordon Bleu di Parigi e la popolarità del suo libro Mastering the Art of French Cooking la portò a condurre uno show televisivo e ad intraprendere una carriera che fece di lei la paladina delle casalinghe.
Riuscì ad allontanare i consumatori dalle lattine e i surgelati e promosse un tipo di cibo fresco e saporito.

Tuttavia, non sempre metteva in pratica ciò che insegnava.

Vent’anni fa, quando Meryl Streep lavorava con un gruppo chiamato Mothers and Others, formatosi per introdurre il cibo biologico nei supermercati, contattò Julia Child per chiedere un supporto...


  • “Fu molto decisa nel rifiutare la proposta e ci liquidò piuttosto bruscamente”, ricorda la vincitrice dell’Oscar.
    “Rispose che non aveva nulla da dire sull’argomento e oppose una forte resistenza. Ricordo di essere stata molto delusa per il fatto che lei facesse parte dell'American Council for Science and Health, un’organizzazione a favore dell’agroindustria e l’industria petrolchimica. La convinsero ad offrire loro dei soldi, così si trovò per un po’ dall’altra parte.
    Alla fine, però, credo abbia cambiato idea.” 


Maryl Streep è la prima ad ammettere di non essere affatto una gran cuoca, ma, dopo aver interpretato il ruolo di Julia, si sa muovere molto meglio in cucina.
Arrostire il pollo perfetto, abbrustolire la carne nel modo giusto – anche pulire l’aglio e la cipolla dalle dita – sono tutte cose che dice di aver imparato mentre recitava in Julie and Julia, la storia spensierata della Child e la scrittrice e blogger Julie Powell, interpretata da Amy Adams. 


  • “C’era un intera cucina ricostruita in studio e mi sono esercitata lì. Potevo giustificarlo perché faceva parte del mio lavoro.
    Ho cucinato pollo arrosto per trent’anni, ma sempre in modo sbagliato. Julia Child ha una ricetta assolutamente alla portata di tutti.
    È questa la differenza tra il fare abbastanza bene e il fare magnificamente.
    Ma cucinare bene richiede una certa pratica e, sinceramente, mi sento molto più sicura delle mie abilità di attrice, piuttosto che di quelle culinarie. Mi piacciono le cose molto semplici. Un pollo arrosto perfetto con l’insalata e un bicchiere di Sancerre è la mia idea del paradiso.""


Per Julie and Julia, la regista e sceneggiatrice Nora Ephron ha adattato e intrecciato due memoir: My life in France della Child e Julie e Julia della Powell, che racconta i suoi tentativi di cucinare le ricette del libro della Child Mastering the Art of French Cooking (1961) – 524 ricette in 365 giorni – e la creazione del blog dove riportava tutti i suoi sforzi.

Ephron ha scelto come protagonista Maryl Streep, una vecchia amica, dopo averla incontrata a una performance di Shakespeare in The Park a New York. La Streep le aveva chiesto a cosa stesse lavorando e, quando la Ephron accennò a questo film, lei esclamò con l’espressione della Child “Bon Appetit!”... Allora Ephron le mandò il copione e, ricorda la Streep:


  • ""Era bellissimo.
    L’approccio di Julia alla vita di ogni giorno si caratterizzava per l’energia, l’appetito e una determinazione a non farsi abbattere dai problemi. È una grande qualità e lei l’aveva davvero.
    Julia Child non aveva semplicemente una passione per il marito o per la cucina, ma per la vita. Ciò che la rendeva intrigante era la sua gioia di vivere e il suo assoluto rifiuto per la negatività. Amava vivere e questa è una sufficiente fonte di ispirazione.
    Ho visto i suoi show culinari da bambina. Era una pioniera perché fu una delle prime donne in televisione a non essere mera intrattenitrice. Inoltre aveva già cinquant’anni e una forte personalità plasmata dalla sua stessa esperienza di vita. Non c’era nessuno che le dicesse come vestirsi o come apparire e la sua naturale generosità era ciò che attirava la gente a lei.""


Apparentemente le due donne hanno poco in comune: la Child era strana, impacciata e non esattamente longilinea, mentre la Streep è elegante e appariscente.
L’attrice sente comunque di avere qualcosa in comune con l’instancabile cuoca: la Child ha a che fare con la madre.


  • ""Mia madre aveva un solo libro di cucina e si chiamava Odio cucinare i libri. Diceva sempre ‘se non è pronta in venti minuti, non è una cena'.
    Ricordo che quando avevo dieci anni andai a casa della mia vicina e lei e la madre erano sedute al tavolo della cucina davanti a qualcosa che assomigliava a un piatto di palle da tennis. Chiesi cosa stessero facendo e mi disse che stavano cucinando “smashed patatoes” (patate schiacciate). Io dissi 'che significa? Le patate schiacciate si prendono come cibo in scatola!' perché in casa mia si mangiavano solo così.
    Julia Child si era intrufolata proprio in quel mondo.
    Rivoluzionò la cucina delle persone comuni.
    Eppure, anche se mia madre non era una brava cuoca, aveva una gioia di vivere simile a quella di Julia e un’innegabile inclinazione a godersi la vita. Questo è il mio omaggio alla sua memoria.""


Anche se riproduce il delizioso e bizzarro manierismo della Child e la sua insolita voce acuta, la Streep insiste dicendo che non stava impersonificando la chef.


  • ""Recito la parte di Julia, nel modo in cui Julie credeva lei fosse, quindi, non sto davvero rappresentando Julia Child.
    Ho sentito una certa responsabilità verso la sua memoria e l’eredità del suo lavoro, ma non ho avuto la sensazione di replicare il suo personaggio perché non credo di sapere come fosse veramente.
    Questa è la mia razionalizzazione: ho pensato che anche se ho commesso qualche errore nel rappresentarla, in realtà tutto è stato solo il frutto dell’immaginazione di qualcun altro.""


A sessant’anni, Meryl Streep è una delle attrici trainanti della sua generazione con un record di 13 nominations agli Oscar e due vittorie, per Kramer vs. Kramer e Sophie’s Choice. Sta ancora lavorando con grande assiduità: dopo Mamma Mia! (leggete anche l'intervista all'attrice per questo film) è subito passata a Doubt, poi ancora Julie and Julia e ha appena terminato una commedia romantica ancora senza titolo con Steve Martin.
Certamente non ha avuto molto tempo per cucinare!
Quando ce l’ha, tuttavia, può contare sul supporto del marito, lo scultore Don Gummer.


  • ""È fantastico perché, semplicemente, gli piace tutto ciò che cucino.
    Anche quando le cose non vengono bene, lui apprezza molto. Non c’è niente di meglio, quando si è un po’ delusi dal proprio operato, di avere vicino una persona che non si accorge che il piatto non è venuto troppo bene. 
    Non voglio trovare scuse. Questa è un’altra cosa che Julia mi ha insegnato: non cercare mai di scusarti o giustificarti, perché fa sempre risultare peggiore il gusto del cibo.
    Se nessuno si accorge che non va bene, stai zitta.""


Poi, con una risata alla Julia Child esclama: “Bon appetit!""
Traduzione di Anna Zizola



13 ottobre 2009 Di G.M.

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