Le interviste di Wuz.it

Meryl Streep: "Mamma mia? una delle migliori cose che ho fatto nella mia vita professionale"


Un film tutto Abba e fantasia, una storia divertente che da anni spopola a Broadway nella versione teatrale, un musical che ha messo in gioco l'attrice americana in un ruolo frizzante e "movimentato". 
E Meryl si è davvero divertita a girarlo. Ecco perché.


Un film di donne per le donne
Un successo che non deve stupire


"Mamma mia è realmente un film per le donne che parla di donne - amiche, madri e figlie - in cui ci sono tre uomini meravigliosi che si trovano in un universo al femminile. Sono estremamente felice che Mamma Mia! stia avendo questo incredibile successo a livello mondiale al punto da sorprendere persino lo Studio. Non capisco perché le case di produzione rimangano sempre scioccate di fronte al fatto che le donne possano avere voglia di divertisi. 
A parte ciò, le cose nel cinema stanno cambiando perché oggi ci sono molte più figure femminili in grado di finanziare film e ci sono molte più registe e sceneggiatrici rispetto al passato. Purtroppo noto con dispiacere che ce ne sono sempre meno nel campo del giornalismo e soprattutto della critica cinematografica. Quelle poche che continuano a lavorare non sono prese in dovuta considerazione e questo è molto triste."


L'abito fa il film...
e poi lo rubano


"Hai presente il costume bianco in spandex usato nel film per la scena dell'addio al nubilato? Be', è già stato rubato e hanno addirittura provato ad accusare me di averlo preso! Io, che non l'avrei mai più voluto vedere in vita mia. 
In ogni caso il look di Donna in Mamma Mia! si basa sullo stile degli anni '70. A quell'epoca anch'io avevo una salopette simile a quella del mio personaggio. Ricordo che ero incinta della mia prima figlia quando la indossavo. Ho anche le foto e non puoi immaginare come mi stesse. Sembravo un palloncino. Oltretutto era rosa! Ma noi indossavamo quel tipo di abiti ed era davvero divertente. 
Quanto al film, non avrei potuto indossare altro, perché avevo bisogno di un abbigliamento atletico che mi permettesse di muovermi liberamente e ballare senza il rischio che mi potessi fare male cadendo. 
Io e la costumista Ann Roth lavoriamo insieme dai tempi di Silkwood e abbiamo discusso a lungo su quale fosse il look giusto da dare a Donna. Eravamo entrambe preoccupate che i pantaloni potessero spaccarsi durante le coreografie."


Anch'io sono mamma  
... mamma mia!

"Sono una madre molto apprensiva. In ogni famiglia esiste la dinamica del poliziotto buono e quello cattivo. Ecco, io sono il poliziotto cattivo. 
I miei figli vanno sempre dal padre per chiedere il permesso di fare qualcosa. Non vengono mai da me perché sanno che rispondo sempre "no" a tutto. 
Sono stufa di avere questo ruolo, vorrei essere quella che dice "ma sì, attraversa pure di notte l'America in macchina", ma non ci riesco, sono troppo ansiosa. 
In comune con Donna ho anche la caratteristica di temere l'abbandono dei figli. Ma è successo anche a me quando si è presentata, volta dopo volta, l'occasione del primo giorno di scuola e quando, ad esempio, mio figlio ha avuto la sua prima ragazza. Devi essere pronta quando succede. Ad ogni modo Henry, Mamie e Grace sono tutti laureati, mentre Louisa frequenta ancora al liceo. I primi tre sono andati a vivere per conto loro, ma recentemente Mamie e Grace sono tornate a casa. L'unico a essere rimasto indipendente è il ragazzo. Mamma mia!".


Gli Abba? non mi piacevano
ma la loro musica ha qualcosa di particolare che ti entra dentro

"Molti anni fa, prima di diventare celebre come regista cinematografico, Lasse Hallström aveva diretto il videoclip di Agnetha degli ABBA che cantava The Winner Takes It All in una versione completamente diversa rispetto alla mia. 
Il video tra l'altro ricorda vagamente quello di Nothing Compares 2 U di Sinead O'Connor, con la macchina da presa puntata sul primo piano. 
The Winner Takes It All è una canzone bellissima e Agnetha la interpreta in una maniera così commovente. Sono stata felice di poterla interpretare a mia volta, perché nel film avevamo l'opportunità di darle un'altra connotazione. Come attore puoi davvero vivere una canzone del genere perché rappresenta le cose che hai costruito per una vita e le cose che rimpiangi. Poterla cantare a qualcuno che rincontri dopo tanti anni è di per sé un fatto eccezionale. 
Devo ammettere che non sono mai stata un'amante delle canzoni degli ABBA, non ho mai comprato un loro disco, non sono mai stata a vederli dal vivo, ma la loro musica ha qualcosa di particolare che ti entra dentro. Per fare una cosa del genere ci vuole un grande talento e quando ho chiesto a Björn e Benny come ci fossero riusciti non mi hanno saputo rispondere."

Leggi l'intervista completa su mymovies.it >>>

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06 ottobre 2008 Di G.M.

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