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Michel Petrucciani riposa a Père Lachaise, insieme a tanti altri grandi della storia. Grandi della storia, appunto. Oscar Wilde, Jim Morrison, Maria Callas. Tra di loro, quasi naturalmente, Petrucciani ha trovato la sua casa definitiva. Perché Petrucciani, un grande lo è stato per la musica del ‘900.
Scorrendo velocemente l’album fotografico dello straordinario jazzista italo francese (o franco-italico, rispettando le gerarchie anagrafiche), compaiono le figure di Wayne Shorter, di Jim Hall, soprattutto di Dizzie Gillespie, mostri sacri con i quali Petrucciani ha intrecciato percorsi artistici ben al di là della straordinarietà.
Straordinarietà che ha, sin dalla nascita, accompagnato la sua vita, permettendogli di affrontare una vita estremamente disagiata, una malattia gravissima come la Osteogenesis Imperfecta, che ha arrestato la sua crescita alla misura di 90 centimetri, condizionando la sua esistenza e contrassegnandone la morte prematura (Petrucciani è scomparso a soli 37 anni). Ebbene, più volte la forza eccezionale di questo piccolo grande uomo è stata espressa nelle interviste, nelle quali Petrucciani ha dichiarato più volte che “..la malattia è stata in parte una fortuna, perché mi ha permesso di concentrarmi solo sulla musica e niente altro..” . La musica come ragione di vita ed espressione naturale, quindi. La musica come vita.
Petrucciani è stato, è ancor oggi, un classico del ‘900. E in quanto tale, ha legato gran parte della sua vita artistica all’etichetta simbolo di certo jazz mondiale, la Blue Note che ad un certo punto della carriera di Petrucciani, decise di pubblicare un box set di “raccolta” di tre dei suoi dischi più interessanti. Forse non i più famosi, ma indubbiamente i più artistici e densi di significato. Proprio per questo, Great Sessions, composto dalle tre pubblicazioni Michel Plays Petrucciani, Power Of Three e Playground, negli anni ha acquisito un valore sempre crescente, fino ad essere oggi oggetto di culto.
Fondamentale, ad esempio, il classicismo jazz di un capolavoro come Power Of Three, in cui Petrucciani sfogava la sua creatività pianistica accompagnato proprio da Wayne Shorter e Jim Hall, spesso fedeli compagni d’avventura. Immortalato al Montreux Jazz Festival (anno domini 1986) il power trio diretto da Petrucciani, mette in piedi uno degli spettacoli di jazz malinconico più potenti e struggenti a memoria d’uomo.
Il jazz come dialogo, come introspezione, ma anche come capacità neoromantica di dipingere una realtà diversa dalla contemporaneità. Il Jazz di Petrucciani, quasi blues in certi frangenti, proprio in Power Of Three era la rilettura di una vita bella, piena, completa perché artistica ma lievemente malinconica. Fino al capolavoro di In A Sentimental Mood.
Ma è l’accostamento di tre opere manifestamente diverse tra loro a rendere Great Sessions imperdibile, se è vero che Playground, di tutta la carriera di Petrucciani, è forse il meno ortodosso e il più avanguardistico. Dentro, la memoria di Bill Evans e l’approccio free di Miles Davis, a suggello di un disco in cui le ritmiche volute da Petrucciani stesso, orientate al colore della musica e non al messaggio, si permeano di tratteggi blues, funk e a volte quasi fusion.
Tutti elementi che, alternati alla cifra stilistica più nera e profondamente classic jazz, compongono uno straordinario Plays Petrucciani in cui niente è simile a se stesso, in cui le influenze variano continuamente, da pezzo a pezzo e dentro il pezzo. Ma in cui emerge, prepotentemente, la figura di Petrucciani stesso, come creatore di un linguaggio jazz veramente nuovo.
Proprio per questo, Great Sessions è una “raccolta impropria” di dischi meravigliosi.
Tracklist
Disco 1:
1. She Did It Again
2. One For Us
3. Sahara
4. 13th
5. Mr. K.J.
6. One Night At Ken And Jessica's
7. It's A Dance
8. La Champagne
9. Brazilian Suite
Disco 2:
1. Limbo
2. Careful
3. Morning Blues
4. Walt New
5. Beautiful Love
6. In A Sentimental Mood
7. Bimini
Disco 3:
1. September Second
2. Home
3. P'tit Louis
4. Miles Davis' Licks
5. Rachid
6. Brazilian Suite #3
7. Play School
8. Contradictions
9. Laws Of Physics
10. Piango, Pay The Man
11. Like That
23 settembre 2010 | Di Mario Ruggeri |
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