Una breve storia che vede protagonista Mickey Rourke, il celebre attore di The Wrestler, e i suoi chihuahua. Bonnie Timmermann Loki
Come lui stesso ha raccontato il primo cane di questa razza che ha posseduto, Beau Jack, gli salvò la vita, convincendolo con lo sguardo a non suicidarsi. Poi sono arrivati i figli di Beau Jack, Chocolate - ora protagonista addirittura di un libro - e Loki, la cagnolina che lo accompagna sempre, anche nelle occasioni ufficiali.
Il nuovo libro per bambini della celebre produttrice e casting director Bonnie Timmermann, Chocolate at the Four Seasons (Little, Brown), racconta la breve ma affascinante vita di un piccolo chihuaua di nome Chocolate. Ma forse sarebbe meglio che i genitori non raccontassero ai loro bambini i retroscena.
Qualche anno fa Mickey Rourke, attore, boxer e appassionato di cani di piccola taglia, cadde in profonda depressione. Stava girando un film quando morì il suo amatissimo chihuahua Beau Jack. Bonnie Timmermann, amica di Mickey Rourke sin dal loro incontro durante le riprese del film Il Papa del Greenwich Village del 1984, di cui lei era direttore casting, decise di andarlo a trovare a casa.
“Ero un po’ preoccupata per lui”, ha detto, “Sono andata a casa sua e Mickey ha tenuto in mano un cane per tutto il tempo e ce n’era un altro nell’angolo, un piccolo cagnolino marrone.
Ho chiesto: ‘Hey, chi è quello?’ e il cane mi è letteralmente saltato in grembo. Così Mickey ha detto: ‘OK, io sono troppo impegnato, prendi tu il cane’”.
Il cane era uno dei sei cuccioli di Beau Jack.
“Mi faceva innervosire”, aveva detto Rourke per telefono dall’Uruguay, dove girava The Informers, film tratto dal romanzo di Bret Easton Ellis. “Perchè aveva sempre la coda fra le gambe e tremava, cosa che a me dà molto fastidio, perchè è caratteristica di chi è stato preso a calci nel sedere o qualcosa del genere. Ma nessuno l’aveva mai toccato. Quando dormiva, tremava. Io gli dicevo: ‘Chocolate, come faccio a dormire con te seduto qui a tremare?’”.
L’attore ha ammesso: “Quando Beau Jack è morto ero stato molto severo con Chocolate. Dicevo sempre: 'Perchè diavolo ti devo sopportare, perchè tuo papà è morto?’. E lui mi sentiva e mi guardava”.
Così iniziò la relazione da “nove settimane e mezzo” della Timmermann con l’animale, del quale disse che era malnutrito e trascurato.
Se lo portò nella sua camera d’albergo al Four Season.
I membri del personale erano affascinati; lo chef dava a Chocolate bocconcini di pollo tutti i giorni. A quel tempo la Timmermann stava occupandosi del casting di Blackhawk Down e si portava nel suo giro di appuntamenti il nuovo prediletto, ospitato nella limousine con tanto di chauffeur.
Attori, registi e perfino il produttore Jerry Bruckeheimer andavano pazzi per lui. Chocolate cresceva bene con tutte quelle attenzioni.
Poi la Timmermann ricevette una telefonata da Mickey Rourke che diceva che Loki, la sorella del cagnolino, era “in stato comatoso senza suo fratello”.
Riluttante, riportò il cucciolo a casa dell’attore e i fratelli furono riuniti. “Chocolate corse dritto da lei e si leccarono l’un l’altra da capo a coda”, ha detto.
Sfortunatamente Chocolate morì nel 2006, probabilmente per un problema al cuore.
“Non ho mai visto nessuno lottare così tenacemente per restare in vita”, ha detto Rourke. “La notte prima che morisse, ho mangiato una gigantesca bistecca con l’osso. Lui era sempre stato un carnivoro un po’ schizzinoso, ma divorava i pezzi di quella bistecca”.
“Ciò che ammiravo di Chocolate, specialmente verso la fine, era il fatto di essere estremamente protettivo nei confronti della sorellina Loki”.
E forse aveva i suoi motivi.
Fonte: articolo Little, Brown Memorializes Chihuahua Chucked by Sozzled Actor Mickey Rourke—That Punk! dal The New York Observer del 13 novembre 2007
Traduzione di Paola Pedrinazzi
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15 gennaio 2009 |
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