Gli articoli di Wuz.it

La musica e il viaggio

Una necessità, un piacere, un connubio perfetto



Chi si mette in viaggio sa bene cosa significhi ascoltare una buona musica macinando chilometri, che si disponga di un lettore cd o una radio in macchina o di un i-pod in bicicletta, in treno, a piedi...
E chi non viaggia sa altrettanto bene che "La musica spesso è l'arte di muoversi restando fermi", come ha scritto Brian Eno.

Nelle pagine di Wuz su questo tema:
Il tesoro è il cammino. Intervista a Danilo Manera
The Walking Writer: intervista a Enrico Brizzi
Treno, aereo, bicicletta, a piedi... i tanti modi del viaggiare  
Saggi sul viaggio
Leggere il viaggio
Viaggiare al cinema
La musica e il viaggio


Andiamo. Sì, ma dove? Non lo so, ma dobbiamo andare.
Jack Kerouac

La compagnia della musica è importante in un viaggio. Perché le note rappresentano il viaggio, l'essenza del viaggio, sembrano nate per la strada che stiamo percorrendo, anzi l'anticipano e ne fanno da colonna sonora. 
La musica, specie le musica rock, è On The Road (e qui doverosamente citiamo il mitico pezzo On The Road Again dei Canned Heat) per sua stessa essenza e il viaggio dunque ne valorizza l'anima.
"Essere testimoni di un viaggio - afferma Pat Metheny - poter riportare attraverso i suoni le emozioni di un 'diario' che viene scritto in movimento (sulla Highway 61 di Dylan o sull'A Train di Duke Ellington), è una straordinaria possibilità offerta a un musicista."
E il rock è libertà nella sua essenza più pura, come può non significare anche libertà di movimento scegliendo mete più o meno reali? 
Insomma, c'è una parte del rock e più in generale della musica popolare che letteralmente racconta il viaggio sin dalle origini (e può essere quello forzato dall'Africa agli Stati Uniti dei neri o quello alla conquista delle terre dei bianchi o le migrazioni dei lavoratori, basti pensare a Woody Guthrie) ma in senso più generale tutta questa musica nasce da una sensazione di viaggio continuo, anche quando in realtà non se ne parla. Ed è per questo che ascoltare questo tipo di musica viaggiando sembra sempre appropriato, perfetto.
Inoltre viaggiano i musicisti jazz (e quelli rock ancora di più) per i concerti e viaggiano gli appassionati per ascoltarli in luoghi anche molto lontani. E questo accade con questi generi musicali per la prima volta in modo così massiccio. Un senso dovrà pur averlo...



Viaggi in treno?
 

Qualche "classico":  Locomotive Breath dei Jethro Tull (dal mitico Aqualung), Le train di Ennio Morricone, Train Kept a Rollin' degli Aerosmith, Long Train Running dei Doobie Brothers (anche nelle originali interpretazioni dei Flying Pickets o Richie Havens), Locomotive di Thelonious Monk, Sunnyland Train di Elmore James, Train Fare Home Blues di Muddy Waters, Another town, another train degli ABBA (dall'album Ring Ring), Slow Moving Train di Eric Burdon (dal recente Soul of a Man), It takes a lot to laugh, it takes a train to cry di Isaac Hayes, la più che famosa Night Train di James Brown, Train Song di Nick Cave & Bad Seeds, Honky Tonk Train Blues di Keith Emerson, Mystery Train di Jerry Garcia, Hitchcock Railway di Joe Cocker... 



Le strade in automobile?
Provate a vedere quanti cd sono in commercio dedicati a chi guida... raccolte e album interi e i titoli con la parola travel? ancora di più. Ma parlando di macchina Drive My Car dei Beatles , ora riproposta nell'album Love, è la canzone sulla guida per eccellenza, e come dimenticare Drive on di Johnny Cash o Drive in Saturday di David Bowie, Don't drive my car degli Status Quo o ancora Drive dei REM, Maiden voyage di Herbie Hancock, Midnight voyage dei Mamas and PapasVoyage au Canada di Charles Trenet (più sul viaggio che sull'auto), Je Voyage un album intero di Charles Aznavour e la "mitica" On the Road Again dei Canned Heat...


Viaggi a piedi?
Walkin' Blues
di Muddy Waters, Cake Walking Babies (From Home) nell'interpretazione di Louis Armstrong, Walking In My Shoes dei Depeche Mode, Walkin' di Miles Davis, Walkin' in N.Y. dei Manhattan Transfer, Walkin' On Down The Road dei Red Hot Chili Peppers, I'm walkin', (Walkin' Thru the) Sleepy City dei Rolling Stones...

Nello spazio
Walking On The Moon
dei Police, Interstellar Overdrive dei Pink Floyd, Space Oddity di David Bowie e il gioco sarebbe ancora molto, molto lungo!


La "nuova" musica On The Road



The Road To You
di Pat Metheney
Chitarrista americano ha portato il jazz al grande pubblico, senza però scadere nel commerciale, raccogliendo consensi dalla critica e successi di vendite.
In questo album, tra gli altri pezzi:
The road to you 
Last train home 
Better days ahead 
Letter from home 
Solo from "more travels"




Up
di Peter Gabriel
Il musicista inglese che, come tutti sanno, ha fatto per qualche anno parte dei Genesis, artefice dei loro pezzi migliori, ha da tempo intrapreso una strepitosa carriera solista. 
In un'intervista ha dichiarato: "Visitare luoghi è certo importante, ma ho conosciuto più posti del mondo ascoltando musiche che non viaggiando davvero".
E questo album non può che essere una conferma di questa affermazione: un viaggio tra i contenti e all'inizio e alla fine dell'esistenza.
Da non perdere anche Long Walk Home Music from the Rabbit Proof Fence, il viaggio disperato di una ragazzina australiana con la sorella, intrapreso per sopravvivere.




My Life in the Bush of Ghosts
di Brian Eno e David Byrne
Eno e Byrn sono due dei maggiori rappresentati di quel rock senza frontiere né confini che fa viaggiare al di là del viaggio reale.
In quest'album li troviamo impegnati a un lavoro a quattro mani particolarmente interessante. Tra i 18 brani dell'album:
America is Waiting 
The Jezebel Spirit 
Come with Us 
Mountain of Needles 
New Feet


Live in Dublin di Bruce Springsteen
Il "Boss" secondo quanto viene riportato da chi lo conosce, è "ossessionato dal tema del viaggio e, soprattutto, delle automobili". Tra le sue canzoni parla di automobili Used Cars (da Nebraska, un album in cui più volte compaiono luoghi diversi), Stolen Car (da The River, in cui torviamo anche brani come Drive All Night, Out In The Street, Wreck on the highway) e Thunder Road (da Born To Run).
Le sue note non possono che essere l'ideale per un lungo viaggio.
Tra i 33 brani di questo doppio cd live:
Atlantic City 
Further On Up The Road 
My Oklahoma Home 
Highway Patrolman 
Long Time Comin' 
Pay Me My Money Down 
When The Saints Go Marching In 
American Land


Modern Times di Bob Dylan
Su questi "tempi moderni" così dominati dall'incertezza per quello che sarà domani getta lo sguardo Bob Dylan. La musica di questo album pare arrivare però da lontano, ballate che sembrano cavalcare gli anni Trenta e blues graffianti. Ci sono Cisco Houston e Woody Guthrie, Robert Johnson (cantore blues del viaggio con Cross Road Blues, Hellhound On My Trail, Sweet Home Chicago) e c'è anche Leadbelly (Huddie Ledbetter). Dylan dal canto suo, è uno storyteller che ha visto e sentito molto, e che ora canta sul bordo del giorno oneste visioni di questo mondo: un viaggiatore che molto ha visto e molto può raccontare.
E dal passato ripeschiamo la strofa conclusiva di Song To Woody, incluso nell'album d'sordio del 1962: "Me ne vado domani, potrei andarmene oggi / l'ultimissima cosa che mi andrebbe di fare è di dire che anch'io ho fatto del gran brutto viaggiare".
Un tema sviluppato anche in On The Road Again e Mr. Tambourine Man (da Bringing it All Back Home), I am a lonesome hobo (Sono un viaggiatore solitario, da John Wesley Harding) e One more weekend (da New Morning) e sono solo alcune...




Lost Highway
di Bon Jovi
Dall’iniziale Lost Highway si capisce che è la strada il tema portante. E le canzoni portano in strada.
C’è spazio e libertà. C’è Any Other Day che è il classico brano “coast to coast”, quello che profuma d’aria e di confini oltrepassati con una struttura leggera, frizzante, in pieno movimento.
Del resto avevamo già imboccato qualche Crossroads con lui e che la sua facile ma brillante musica sia un sottofondo perfetto per lunghe strade da percorrere non è una novità.



Easy Rider

Lasciateci citare anche un classico, colonna sonora di un film che è diventato il manifesto di un nuovo modo di viaggiare (e caposaldo di un genere, il road movie), anzi, di più, un nuovo modo di vivere viaggiando, fuggendo sempre da qualcosa e cercando un luogo che non esiste se non nel proprio immaginario. Protagonisti e autori sono Dennis Hopper e Peter Fonda che viaggiano con i "chopper", le moto con sella incassata e un lungo manubrio che diventeranno simbolo di un'epoca, ma protagoniste anche le strade degli Stati Uniti.
Sempre parlando di film e viaggi alla ricerca di sé ricordiamo anche la colonna sonora di Zabriskie Point (la scena finale con musica dei Pink Floyd da Ummagumma è indimenticabile) e Thelma & Louise.



In Italia


Il tema del viaggio non è mai passato indifferente in musica e anche la canzone italiana ha fatto il suo in tal senso. Ricordiamo Sì, viaggiare di Mogol Battisti, che poi ha prestato il titolo ha una rubrica del Tg2 dedicata appunto ai viaggi, i Treni a vapore, scritta da Ivano Fossati per Fiorella Mannoia. Prima di Baglioni anche Ron cantò dei tour con Una città per cantare (cover di Danny O' Keefe). Antonello Venditti in Bomba non bomba racconta di un irreale viaggio verso Porta Pia. Francesco De Gregori in Viaggi e miraggi rende uno spaccato delle città italiane. Fantastico è il viaggio di Roberto Vecchioni in Samarcanda, catastrofico quello di Paolo Conte in Onda su onda...


Giovanni Allevi - Joy
Nel suo ultimo album di Giovanni Allevi racconta in musica un suo viaggio, in aereo che egli stesso pilotava. “Una volta ho avuto l’onore di guidare un aereo, piccolo piccolo in balia del vento, sopra i limpidi cieli di New York. Nella mia testa questa musica ha coperto la fatica del piccolo motore ad elica. Due mani, dieci dita, ma una sola nota alla volta, una dietro l’altra: così l’ho voluto, affinché il linguaggio costruisse lentamente le sue armonie su tre registri, ma solo nella memoria di chi ascolta”.


Claudio Baglioni - Buon viaggio della vita. Anteprima Tour Tutti qui
Questo triplo cd di Claudio Baglioni contiene il concerto n. 0 del suo ultimo tour, ovvero la prova dello spettacolo effettuata davanti a 500 persone. Possiamo ascoltare dieci brani provati ma mai eseguiti dal vivo. L’inedito Buon viaggio della Vita rappresenta l’ideale soundtrack del viaggio musicale del musicista.
 "Per la prima volta - spiega Baglioni - non un documento di quanto si è già visto e sentito, ma una pubblicazione di quello a cui solo alcuni amici e addetti ai lavori hanno avuto modo di assistere come assoluta anticipazione."
Altri brani contenuti nel cofanetto, vecchi succesi di Baglioni, che trattano allegoricamente e non il tema del viaggio sono Poster, Strada facendo e W l'Inghilterra.



09 luglio 2007 Di Giulia Mozzato e Francesco Marchetti

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