Un attimo prima era nervosa, irritabile, annoiata. E all'improvviso, tutto svaniva: provava solo dolore. Un sensazione che era stata lei a causare, che era lei a controllare: un segreto di cui nessuno era al corrente. Un sensazione di immediata felicità.
Leggi anche l'intervista all'autrice.
Gli anni del liceo sono spietati. Sono gli anni dei primi amori e delle prime delusioni. Gli anni dei pianti chiusi nella propria camera e delle risate spensierate con i compagni. Gli anni della scoperta e dell’accettazione di sé stessi. Gli anni dei messaggi anonimi carichi di insinuazioni e cattiverie, dei segreti tenuti nascosti, dei sussurri nei corridoi della scuola, dei sospetti, delle mille domande che forse rimarranno senza una risposta. Sono gli anni che ti forgiano e ti fortificano e ti rendono chi sei. Uscirne illesi è impossibile.
E Tinni, da questi anni, non uscirà mai. Ha deciso di farla finita. A diciassette anni, in un giorno d’estate alla fine della scuola, Tinni è entrata nel bagno di casa e non è più uscita. Ha abbandonato tutto: la madre, un’attrice di serie televisive di second’ordine mai entrata davvero in contatto la figlia; la scuola, un istituto frequentato dai figli della classe abbiente della città; e le amiche, quelle ragazze così insicure e fragili che avevano fatto di Tinni il centro della loro vita.
Nel corso della lettura conosceremo nel profondo due delle amiche di Tinni, Merissa e Nadia, entreremo nella loro vita, scopriremo i loro sogni e le loro paure, ne condivideremo i dubbi, le sofferenze, i respiri. Incontreremo Merissa, la ragazza perfetta che non ha mai portato a casa un brutto voto, che ha sempre avuto successo nello sport e nel teatro, ma che nel profondo soffre a causa di una madre che sembra così lontana e di un padre che la sta per abbandonare. La vedremo guardarsi allo specchio ad ammirare i tagli che si infligge, a provare sollievo perché queste piccole punizioni rendono il senso di colpa che si annida dentro di lei un po’ più leggero.
Passeremo un po’ di tempo con Nadia, la ragazza timida e grassottella che sembra uscita da una fiaba dei fratelli Grimm, con un padre sempre assente e una matrigna che nemmeno la considera. Una ragazza delicata e sola, che cerca amore e tenerezza nel suo professore di scienze, l’unico che sembra rendersi conto della sua presenza e di quanto dolore si porta dentro.
Due ragazze accomunate dalla perdita, inspiegabile, di una persona cara, alla ricerca di risposte, di comprensione, di affetto. Due ragazze che si dicono amiche ma che in fondo non si conoscono, e che con il tempo impareranno a esserci l’una per l’altra e capiranno quanto sia importante avere qualcuno, vicino, su cui poter contare.
Recensione di Mauro Ciusani
Oates Joyce C. - Due o tre cose che avrei dovuto dirti...
320 pag., 16, 00 € - Mondadori
ISBN 9788804658870
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