Alcune poesie inedite dello scrittore e poeta marsigliese Izzo.
Traduzione di Luigi Bernardi.
Terres de feu leggi la recensione
Sogno
ma senza sonno
e il mio letto è la strada
sogno
sveglio,
in piedi,
in pieno giorno,
sogno la vita che non è un sogno
un incubo
se si nasce poveri,
un incubo, io sogno contro l’incubo
quotidiano
che opprime i nostri giorni,
che tortura i nostri corpi,
sogno per i corpi
liberati
da ogni alienazione
fisica morale celebrale
sogno per domani.
E la poesi è nella strada
trascinante
come una ragazza della notte
all’angolo del tavolo
di un bistrot
davanti a un bicchiere
di rosso.
E la poesia è nella strada
Come un senzatetto.
Poemes à haute voix
Ci sarà solo
un grido
alla cuspide del giorno?
Il grido del condannato
del disperato
di un giusto crocifisso
per l’eternità umana.
Il grido dell’uomo
ingoiato – avvilito – represso
dall’odio e il dolore
Il grido degli uomini
umiliati
dalla forza
della legge
dalla giustizia.
Le rèel au plus vif
Scrivere è il mio mestiere
Solitario con te morte solitaria nell’ignoto delle parole
Fratello in solitudine
lavoratore forse
che vive di sogni azzurri di sole nel secolo delle macchine
Cittadino
oberato di domande di problemi di inquietudini
di speranza cittadino come me di una società dove sono piantate
le radici del futuro
Fratello nello sfruttamento
e fratello nella liberazione
Morto nelle nostre parole
Invento la lingua del nostro paese con le sue parole usate
che uso in un altro uso
Scrivere con te
la nostra intimità
appropriarmi del tuo cuore dalle vene rosse il tuo respiro i
tuoi occhi
che hanno conosciuto l’orrore le tue labbra dove si spegne
il riso
dei sogni il sorriso del tuo grido
Grido
e le parole come pugni contro il pericolo che minaccia
contro l’oblio la solitudine l’eternità il vuoto
no, non si potrà dire
Che nella tomba il tuo corpo non avrà la forza di ogni mia
parola….
Braises, brasiers,brulure
....Tu sei questa storia d’amore
Ti scrivo al futuro e al passato
al presente
sul tuo corpo
scrivo senza interruzione un amore
in pagine bianche che niente ha mai sfiorato
Ho mollato gli ormeggi del tempo
Passato presente futuro
Ogni ora vissuta ricomincia
Fino all’ora della morte….
Le rèel au plus vif
...La finestra era rimasta aperta
Ancora LUI aveva negli occhi il cielo
azzurro o grigio
e il suo vuoto eterno
Chiuse la finestra,tirò la tenda
Per ogni scopo utile LUI scrisse a grandi lettere nere su una
Pagina bianca
IO POETO
E usci…
11 maggio 2010 | Di Jean Claude Izzo |
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