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Né qui né altrove. Una notte a Bari di Gianrico Carofiglio

""E poi proseguii, in una sequenza sconnessa, chiedendomi quando era stata l'ultima volta che avevo fatto una cosa per la prima volta. Non trovai una risposta e persi l'equilibrio fra i pensieri. Mi sarebbe accaduto altre volte, quella notte.""

Una imprevista e imprevedibile serata in compagnia di ex compagni di scuola, liceo e università, mette in moto una serie di ricordi. Episodi che riguardano i due che lo avevano coinvolto all'improvviso in un amarcord non del tutto gradito, Paolo, docente universitario negli Usa e ormai cittadino americano, e Giampiero, notaio figlio di notaio fiero di esibire ricchezza e prestigio, e ricordi di sé. Partendo dalle motivazioni che avevano portato tutti e tre ad iscriversi a giurisprudenza (ragioni ben diverse tra di loro), Carofiglio ripensa al suo essere studente, alla sua distratta passione per le librerie, allo choc nel sapere vittima di un attentato fascista la libreria Rinascita che quasi quotidianamente frequentava.

Tra un ricordo e l'altro intanto i tre consumano una cena memorabile, dopo di che escono per una passeggiata. Bari è la città in cui vive lo scrittore, che quindi vive quotidianamente, ma quella sera, quasi senza capirne il perché scopre lungo il percorso che fa con gli amici l'esistenza delle palme. Solo quando era bambino quella presenza africana lo stupiva, poi aveva smesso di vederle, erano come sparite, fino a quella sera: non sappiamo più guardare, vediamo ma non guardiamo ciò che ci circonda.



La mente allora inizia a ripercorre presente e passato, luoghi, persone, situazioni... Gli anni Settanta, gli Ottanta, Bari allora, Bari oggi. Gli incontri, gli amori, le esperienze.
Bari di notte, animatissima, anche troppo: lo stupore di Paolo, assente da oltre vent'anni, davanti alla sua città irriconoscibile. Le vie, i loro nomi, pensare un momento a quei personaggi famosi, scomparsi per l'abitudine di citarli, solo strade non più vite, azioni, glorie.


Oltre alle persone riemerge il ricordo del cane che per sedici anni era stato suo amico inseparabile, un personaggio importante della sua adolescenza e della sua giovinezza e uno strumento di esplorazione della città.
Pensieri che attraversano i tre compagni di passeggiata e di rievocazioni, Bari che si dipana nuova sotto gli occhi di Paolo, come riscoperta sotto quelli di Gianrico. Qualche leggenda metropolitana, qualche storia misteriosa e il gioco si fa più intimo e anche più denso di turbamenti e nostalgie. Di certo è Giampiero che sembra entrare meno in contatto con queste emozioni, forse troppo ""arrivato"", forse troppo ""soddisfatto"" per lasciarsi andare a scoperte e a inquietudini.


Imprevista l'ubriacatura di Paolo, e altrettanto inaspettata la rissa notturna con un passante. E le sgradevoli verità che vengono dette: niente di più triste di un ritorno, di un rivedersi, di un sentirsi dire in facciacose vere su di sé a cui non si è abituati a pensare perché non piacciono. E poi la discesa dal piedestallo di uomo vicente di Giampiero, scoprire il dolore degli altri.
Un ultimo colloquio a due, Paolo e Gianrico di fronte, due uomini con rancori e affetti intrecciati, di certo non si sarebbero più rivisti o forse sì. 


Giustamente questo racconto di una notte, questo non romanzo, è stato apprezzato dai lettori. Ognuno può ritrovare in quell'incontro, in quei dialoghi, magari sotto altri cieli e con persone assolutamente diverse, lo stesso imbarazzo, le stesse improvvise confessioni, l'amarezza di non riconoscersi e quella di conoscersi troppo bene. Un libro che non può lasciare indifferenti grazie anche all'intensità della scrittura di Carofiglio.

Le prime pagine


                                                       Primo

La musica arrivava da una remota Bluegrass Radio, e Willie Nelson cantava You were always on my mind, quando squillò il telefono.
""Chi sono?""
Inequivocabilmente un seccatore, pensai senza riconoscere la voce.
""Non lo so, forse vuoi dirmelo tu?""
""Ehi, come sei serio. Essere troppo seri rallenta i riflessi, lo sai?""
Giampiero.
Giampiero Lanave.

E che ci faceva Giampiero Lanave nel mio telefono quella sera di dicembre del 2007? L'ultima volta che avevo ricevuto una sua telefonata era stato più di vent’anni prima. Parecchio più di vent'anni. Ero in un'altra casa e noi tutti eravamo in un altro mondo. Dopo, ovviamente, l'avevo incontrato tante volte: abitiamo nella stessa città. Ma non ci eravamo più sentiti al telefono e mai più frequentati.
""Giampiero?"" dissi, con tono appena esitante.
""Bravo. Con un attimo di ritardo, ma va bene lo stesso. Che stai facendo?""
Parlava come se ci fossimo salutati solo qualche ora prima, e io mi sorpresi a rispondere con la stessa incongrua naturalezza.
""Niente, ascoltavo un po' di musica e mi chiedevo cosa fare stasera.""
""Te lo dico io, cosa fare stasera. Adesso passiamo a prenderti, andiamo a mangiarci una cosa insieme e ci facciamo quattro chiacchiere sui vecchi tempi.""
Passate, chi?

Passavano lui e Paolo Morelli.
Mi ci volle qualche secondo per realizzare che era quel Paolo Morelli. Per quanto ne sapevo, avrebbe dovuto essere altrove, molto lontano.
Ma evidentemente no. Paolo Morelli era a Bari, con Giampiero Lanave, e tutti e due stavano per materializzarsi sotto casa mia. Per mangiare qualcosa e fare quattro chiacchiere sui vecchi tempi.

Tutto era troppo assurdo per fare resistenza o anche solo per fare domande. Così gli dissi di darmi una mezz'ora per cambiarmi, e poi di passare.
Riattaccai e avvertii fisicamente un senso di inquietudine, come un formicolio, o una leggera iperestesia. Non mi piace quel tipo di sensazione, e cercai di sbarazzarmene sotto la doccia.
Mezz'ora dopo il citofono ringhiò mentre dal mio computer uscivano - dopo aver attraversato le praterie e l'oceano - le note nevrotiche di un banjo solitario.
Una gigantesca Range Rover nera era parcheggiata in doppia fila sull'altro lato della strada. Quando mi vide uscire, Giampiero scese dall'auto, mi venne incontro e mi abbracciò.


© 2008, Laterza

Gianrico Carofiglio – Né qui né altrove. Una notte a Bari
159 pag., 10,00 € - Edizioni Laterza 2008 (Contromano)
ISBN 978-88-42-08630-7



L'autore



17 novembre 2008 Di Grazia Casagrande

Né qui né altrove. Una notte a Bari
Né qui né altrove. Una notte a Bari Di Gianrico Carofiglio;

Rivedersi dopo oltre vent'anni con amici che non hai più cercato. Di giorno basterebbero pochi minuti per un saluto di circostanza, ma di notte è un'altra cosa. Di notte Bari può catturare e trasformarsi in un irreale cinema della memoria. Dove presente e passato, ricordi e invenzione si confondono, e l'età da cui le illusioni fuggono può ancora sfiorare il tempo in cui tutto era possibile.

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