Rocco Tanica racconta la nascita delle copertine degli Elio e le Storie Tese

In occasione della presentazione del libro di Roberto Manfredi, Skan-zo-na-ta (edito da Skira), Rocco Tanica racconta la nascita delle copertine degli Elio e le Storie Tese.

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Rocco Tanica presenta...

Figatta de blanc
Per questa copertina devo ringraziare uno psicofarmaco, più precisamente un induttore del sonno che accompagna verso l’addormentamento. Ha un piacevole effetto collaterale: se lo prendi e non vai subito a letto il sonno scompare e subentra una certa iperattività: ed è lì che arrivano le migliori idee. Tutte le migliori idee degli ultimi dieci anni.
La sera che ho partorito questa copertina avevo preso il farmaco e stavo leggendo un libro sui loghi, in particolare sul fatto che un logo sia più efficace nel momento in cui viene rappresentato da pochi segni grafici. Ho pensato quindi a quali potessero essere i simboli riassumibili in un logo nel modo più semplice ed espressivo possibile. Me ne sono venuti in mente due: il simbolo della pace e quello che vedete sul CD... Il titolo, Figatta de Blanc, segue l’evoluzione che parte dall'organo femminile (onomatopeico, ndr), alla parola ""figata"", a Regatta de blanc (canzone dei Police, ndr).

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Entro nel tuo corpo e ho poca paura
Questa foto è del 1984 ed è in parte fotomontaggio, Feiez è stato aggiunto dopo. Se notate c’è una mano in più perché Faso a sinistra ha due dita che sbucano dalla patta dei pantaloni, ma ha anche le sue mani congiunte.
Quando la foto è stata pubblicata per il «Corriere della sera», per annunciare una serata che facevamo allo Zelig, le due dita che escono dalla bottega dei pantaloni sono state sbianchettate...

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Italyan, rum casusu çikti
Questa copertina viene da un mio momento lirico - senza psicofarmaci - era un sogno che avevo fatto e al risveglio ho preso appunti disegnando una mucca con i piedi umani. I polpacci della mucca sono di uno dei fondatori dello Zelig noto come “l’uomo dai polpacci più grandi d’Europa”. Questa è una mucca svizzera di nome Guendalina. 

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Samaga Hukapan Kariyana Turu
In questa copertina volevamo citare i contenuti espliciti dei rapper americani. Il volto, invece, non fu la nostra idea, ma di una grafica che voleva citare le pubblicità di Benetton, quando Oliviero Toscani iniziò a ritrarre le immagini di vari tipi fisici ed etnici, su busto. Le due foto più diffuse erano di una finlandese eterea bianchissima e di un ragazzo africano. Noi unimmo le due foto.

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Craccracriccrecr
L’idea del titolo è di Elio. Seguendo l’antica tradizione del primo disco che chiamammo Samaga Hukapan Kariyana Turu, un concetto inconfessabile e irripetibile in lingua singalese, scritto in caratteri singalesi. Avevamo affisso ovunque questo cd e vedevamo persone di nazionalità singalese riconoscere i caratteri della loro lingua, avvicinarsi con entusiasmo e allontanarsi con imbarazzo. Avevamo chiesto a un amico dello Srilanka se poteva scriverci la cosa più volgare e irripetibile che conoscesse. Però nella sua lingua la parolaccia non è contemplata e allora adattò una serie di concetti che noi gli spiegammo. Traduzione (adattata): emettiamo il liquido dell’amore e l’aria fetida contenuta nel nostro intestino, nel nome di Elio.
Craccracriccrecr nasce sull’onda di questo CD perché Elio voleva che accadesse di nuovo che qualcuno andasse in un negozio e fosse costretto a chiedere qualcosa di assurdo, tipo: ""ce l’avete di Elio e le storie tese crcr…cre…cr?"". E il titolo nacque proprio così, da quest'esempio.  

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Studentessi
Il titolo è dedicato a Ilona Staller. Elio un giorno arrivò con il reperto video di Ilona che diceva “ai miei spettacoli non viene gente per porcheria, per senso di pornografico, ma viene tutti uomini, di donna, di studentessi...” e lì nacque il nome.

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a cura di Jessica Chia