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Twilight, amore al primo morso: Stephenie Meyer è la regina del fantasy con vampiri e love story

Stephenie Meyer, da casalinga di Phoenix a fenomeno letterario dopo la pubblicazione della saga di Twilight. Mamma di tre figli o autrice di bestseller?

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Dal sogno al libro

Stephenie Meyer, l’autrice di Twilight, la saga ambientata a Forks che parla dell’amore di un giovane vampiro, sembra essere la legittima erede di J.K. Rowling, che ha regalato al mondo Harry Potter. Nonostante il suo libro, poi diventato film, sia già un successo mondiale, secondo lei  “non ci sarà mai un’altra J.K. Rowling. Si punta troppo su di me” ha detto, raggomitolata sul divano della sua confortevole casa adobe-style a nord di Phoenix. “Io sono felice di essere Stephenie Meyer. Mi basta questo”.


La strada della Meyer verso la fama sta assumendo la qualità letteraria che circondò l’ascesa della Rowling, la quale ha detto che l’idea per Harry Potter le è semplicemente “venuta in mente” mentre era in treno in Inghilterra. La Meyer afferma che la sua ispirazione è venuta da un sogno che fece anni fa su un vampiro.
Quella mamma casalinga si emozionò talmente tanto per quel sogno che iniziò a scrivere Twilight il giorno stesso. Non aveva mai scritto niente di simile prima di allora, tutti i suoi prodotti creativi erano album di fotografie ed elaborati costumi di Halloween, ma quel sogno era così vivido che doveva per forza scriverlo e poi non ha più smesso. Ha scritto d’impulso l’intera storia dall’inizio alla fine: e così è nato Twilight, il primo libro di una serie a cui hanno fatto seguito New Moon ed Eclipse. 


Un’estate, mentre suo marito e i tre bambini dormivano, Stephenie Meyer scrisse una montagna di pagine sull’amore inebriante tra un’intelligente ragazza di 17 anni e un attraente vampiro.  Sottopose il manoscritto ad alcune agenzie che aveva trovato online e il libro venne comprato dalla casa editrice Little, Brown, che pagò 750.000 $ per tre opere: ora è la Meyer è autrice di un libro pubblicato in 37 paesi.
Stephanie, come uno dei suo vampiri, si è trasformata in quacosa di raro e più che semplicemente umano: un fenomeno letterario. “Penso che dopo essere stata la persona più normale del mondo per 30 anni, sia difficile diventare famosa”, ha detto la Meyer, “quando non faccio tour o fotografie, cerco solo di dimenticare tutto quanto” e il posto dove preferisce stare è a casa, a fare la mamma dei suoi tre figli piccoli. “La cosa più bella è che per il 95% del tempo sono solo la mamma e facciamo cose normali”. L’unico grande cambiamento è che Pancho, suo marito da 13 anni, quando lei è in viaggio lascia il lavoro per prendersi cura di Gabe, 11 anni, Seth, 8 e Eli, 6.


Non c’è niente di particolarmente fantastico nella vita di Stephenie Meyer. È cresciuta a Phoenix, figlia di un direttore finanziario e ha frequentato la Brigham Young University, dove ha conosciuto il marito, un ragioniere di nome Christian, detto “Pancho”.  Si sono sposati a 21 anni e hanno tre figli. Vivono appena fuori Phoenix, a Cave Creek, in una grande casa moderna protetta da cactus saguaro. Stephenie è una donna intelligente, divertente e allegra. Una mormone osservante, non beve alcol, ma non è perfetta – anche se i mormoni di principio evitano la caffeina, ogni tanto beve una Diet Pepsi.
La sua fede mormone pare interessare moltissimo i media: “quando è uscito il suo libro, nessuno ha detto ‘Jon Stewart, scrittore ebreo’. Io penso che essere mormone sia tanto strano che la gente pensa ancora che non sia vero. Ovviamente per me è più che normale. È solo la mia religione”, dice la Meyer.


Kirsten Stewart/Bella Swan

I personaggi dei suoi libri non sono mormoni, ma i suoi credo sono la chiave per capire il suo singolare talento. L’eroina di Twilight è una ragazza, Bella, che si trasferisce da Phoenix in una piccola città nello stato di Washington (una zona del paese che la Meyer non aveva mai visto quando scrisse il libro). Bella si sente una outsider nella nuova scuola, ma è immediatamente attratta dagli strani ma affascinanti fratelli Cullen, in modo particolare dal diciassettenne Edward, che ha 17 anni dal 1828. Edward e i Cullen non sono i soliti vampiri: hanno rinunciato al sangue umano, nutrendosi invece di quello animale. Edward e Bella sono subito attratti l’uno dall’altra, ma lui è anche estremamente affamato del suo sangue.


Robert Pattinson/Edward Cullen

Resistere a questa tentazione è una lotta continua. La scelta di Edward – e la volontà di scegliere una diversa strada in generale – è uno dei temi principali del libro della Meyer: “credo che sia una metafora alla base della vita dei miei vampiri”, ha detto, “non importa cosa ti capita nella vita o cosa pensi che dovresti fare, si può sempre scegliere una via alternativa”.
Vero. Ma questa metafora non esaurisce il significato dei libri. Sicuramente parte del loro fascino sta nella loro buona igiene morale: non si beve e non si fuma in Twilight, Edward e Bella vanno poco oltre il bacio. “Mi hanno chiesto di mettere una bella scena di sesso, ma il sesso lo si trova ovunque. È difficile trovare una storia d’amore dove i due innamorati si fermano al tenersi per mano. Io sono una di quelle sbocciate tardi. Quando avevo 16 anni, tenersi per mano era…wow”.


Dal libro al film

Tutto è iniziato con un triangolo amoroso dell’altro mondo: la giovane umana Bella Swan, il suo bel fidanzato vampiro Edward Cullen e Jacob Black, l’irascibile licantropo che ama Bella.
Né la luce del sole né la vista di sangue che scorre impediranno l’amore tra una giovane ragazza e il suo vampiro in Twilight. E nonostante un cast discutibile, una recitazione un po’ spenta, dialoghi ridicoli e un makeup davvero orribile, niente potrà fermare la passione delle ragazze per questo adattamento kitsch del romanzo più popolare di Stephenie Meyer.        


Un giorno la Meyer era a Salt Lake City per promuovere il suo romanzo The Host, un vigoroso miscuglio di amore e science fiction, e nel pubblico centinaia di fan irrequiete urlavano per lei a un livello di decibel solitamente riservato alle boy band. C’erano ragazze e donne che indossavano T-shirt fatte in casa con slogan come “Amo i ragazzi attraenti coi superpoteri (e i denti affilati)”. C’erano allegre partecipanti della community online Twilight Moms, con cui la Meyer ha pranzato, e nonne che dicevano che se avessero saputo usare il computer avrebbero formato anche il loro fansite. C’erano donne che hanno lasciato il lavoro per vendere online magliette e gioielli ispirati a Twilight.


È come una pop star letteraria. “Fra i teenager è più famosa di Harry Potter”, ha detto Rene Kirkpatrick del reparto acquisti alla All for Kids. “Se alle ragazzine dai 12 anni in su fai il nome di Stephenie Meyer, non c’è nessuna che non la conosca”. “In una scala da 1 a 10”, ha affermato Cheryl McKeon della Third Place Books, “lei è a 12 in quanto a entusiasmo tra i nostri lettori, nelle vendite”.
 “La gente inizia a rendersi conto che sta diventando un fenomeno enorme” dice Elizabeth Eulberg, agente pubblicitario alla Little, Brown, promossa a ‘direttore della pubblicità mondiale per Stephenie Meyer”, un incarico recentemente istituito.

La cosa sorprendente è il tipico fan: Little, Brown aveva pubblicato la serie nella sezione per ragazzi, ma in realtà tra i fan della Meyer ci sono molti adulti. Per i lettori giovani il fascino del libro sta nella combinazione tra storia d’amore, azione e pericolo. Il modo in cui l’autrice gestisce la curiosità del lettore, mantenendo la tensione e controllando il flusso di informazioni, è semplicemente virtuoso: sa creare un’ossessione che non è unvampiric. Le persone non vogliono solo leggere i suoi libri, ma vogliono entrarci e viverli.
“Cercherò di stare a casa per scrivere cinque libri il prossimo anno; forse non accadrà, ma è il mio obiettivo e non li farò vedere a nessuno”.


L'autrice sul set del film

Finora i quattro libri già pubblicati della serie hanno venduto 25 milioni di copie nel mondo. “La gente ha risposto nel modo che speravamo ma che non ci saremmo mai aspettati”, ha detto Richie Fay della Summit, poi ha aggiunto: “Stephenie era molto coinvolta nel film, cosa che ovviamente i fan hanno apprezzato”.
Stephenie Meyer appare in un cammeo nel film tratto dal suo romanzo, ma l’autrice non era poi così ansiosa di vedere il proprio debutto cinematografico: “È l’unica parte che non guarderò mai”, aveva detto.
Appare, ma non ha battute nel film – “ero troppo timida” – ma la si può vedere seduta al bancone di una tavola calda. È la scena in cui Bella e il padre sono a cena a Forks, la cittadina dove è ambientata la maggior parte della storia.


Stephenie Meyer con Kirsten Stewart e Robert Pattinson

“È una di quelle cose che piacciono ai fan”, dice la regista Catherine Hardwicke, “ed è stata bravissima”. La scrittrice ha trascorso del tempo sul set di Twilight nell’Oregon e la cosa più dura per la regista è stato decidere quali parti del libro tralasciare nel film: “avrei voluto poter fare un film di sei ore”, ha detto, “quando sei una fan come me, è difficile cancellare delle parti”. Ma la Meyer ha apprezzato le scelte che ha fatto, “guardavo quello che Catherine aveva fatto in una scena e mi sono detta ‘Perché io non ci avevo pensato?’”.


Entertainment Weekly  riporta che c’è una scena di matrimonio tra Edward e Bella in Breaking Dawn. Ma la Meyer dice a USA Today che i fan non devono trarre conclusioni.
“Credo che ci siano dei condizionamenti che vengono dalle fiabe: il matrimonio è la fine della storia, ma penso anche che la maggior parte di noi sappia che è un altro tipo di inizio”, dice, “Ci sono cose nella storia che avevo paura potessero rovinare tutto, ma il matrimonio non rientra fra quelle. È l’inizio della storia e poi iniziano tutte le difficoltà”.
Ma la Meyer sa che in qualunque modo concluderà la serie, le sue fan non saranno soddisfatte. “Non si può accontentare tutti. È questo il problema, ma io credo che alla fine le persone vogliano essere felici, in ogni caso”.


Fonti:
USA Today, EW.com, Newsweek, Time

Traduzione di Paola Pedrinazzi



09 dicembre 2008  

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