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Tatanka, dal racconto di Roberto Saviano il film con Clemente Russo

Penso spesso che se non avessi avuto la boxe sarei impazz­ito per­ché allenarsi sul ring ti dà solid­ità: lì non sei più teso, non devi pen­sare che chi ti è vicino possa all’improvviso tradirti. Sai come ci si batte. Come si vince e come si perde. Allenarsi, sbagliare. Di nuovo allenarsi, stan­carsi, resistere, pren­dere caz­zotti e sen­tire crampi. Ogni errore fatto in allena­mento è un errore in meno che farai nell’incontro suc­ces­sivo. La boxe è stata aria per me, ossigeno in un momento in cui mi sem­brava di non avere niente, così, quando ho saputo che da un mio rac­conto sarebbe nato un film, Tatanka, sono stato felice. Felice per­ché final­mente il cin­ema ital­iano torna ad occu­parsi di pugi­lato e del pugi­lato a Sud (Roberto Saviano).




La colonna sonora del film: il suono come il respiro dei personaggi

Arriva nelle sale Tatanka, il film tratto dal racconto di Roberto Saviano, Tatanka scatenato, raccolto in La bellezza e l'inferno, basato sulla storia vera del riscatto sociale di Clemente Russo, che per l'occasione veste i panni dell'attore protagonista. Clemente Russo nasce nel 1982 a Caserta e fin da ragazzino si distingue nel pugilato per la sua particolare tecnica di combattimento. Da qui viene il soprannome Tatanka - parola con cui i Lakhota Sioux indi­cano il bisonte mas­chio - per il suo combattere travolgente eppure agile a testa bassa, naso all’altezza del petto, occhi tirati su, fronte bassa. Russo è stato campione del mondo dilettanti a Chicago 2007 e vincitore della medaglia d’argento alle Olimpiadi di Pechino nel 2008.



Tatanka
, il film diretto da Giuseppe Gagliardi, è la storia di due ragazzi, Michele e Rosario, pieni di vita e passione, che vivono a Marcianise, in un ter­ri­to­rio dove ogni pos­si­bil­ità sem­bra già decisa, tra lavoro nero, affiliazione mafiosa, guerra di clan, sfruttamento, racket. Unica via di fuga: il pugilato. Perché la boxe è sfida fac­cia a fac­cia, ad armi pari, pulita, onorevole, dove la vittoria nasce solo dalla fat­ica dell’allenamento e dal rispetto dell'avversario e della scon­fitta. Regole incompatibili con quelle del clan.
Mar­cianise è la cap­i­tale del pugi­lato, con le sue palestre gratuite che scovano e allevano talenti, dalle quali provengono molti elementi della nazionale italiana di pugilato.
Da adulti le strade dei due amici si divideranno: Michele troverà il suo riscatto nella boxe, vincendo nel 2007 il titolo dei pesi massimi a Chicago, mentre Rosario diventerà un boss mafioso.


Tatanka è un film intenso e crudo, di passioni violente che sfidano la fragilità della vita. Il contrasto tra la violenza che regna fuori, dove vige la legge del clan e vince il più furbo, e l'umiltà della palestra, dove vin­ce la fatica, il rispetto e il sac­ri­fi­cio, si avverte fin dalle prime scene. La violenza facile, comoda, immediata del clan si oppone alla regola del pugilato, la cui arma è solo la fatica. Molte scene sono ambi­en­tate proprio nel tem­pio del pugilato ital­iano, la palestra Excelsior di Marcianise, da dove proviene anche Clemente Russo. E proprio Russo è la grande rivelazione del film, bravissimo nel ruolo della sua vita e a mantenere sempre alta la tensione. All'uscita del film, però, è stato sospeso per sei mesi dalle Fiamme Oro di Roma, nelle quali lavora, a causa di una scena del film dove si assiste alla tortura fino alla morte per soffocamento di un giovane da parte di alcuni poliziotti. Risponde Gagliardi: ""La polizia voleva che tagliassimo una scena del film, che non appartiene al romanzo di Saviano ma alla realtà. Si tratta di un evento accaduto in Sicilia, è la storia di un giovane, Salvatore Marino, scambiato per l’assassino di un poliziotto e torturato dalle forze dell’ordine fino alla morte. Ci interessava inserire questa scena all’inizio del film per raccontare il contesto in cui si sarebbe svolta la storia, e ci sembrava anche un evento molto rappresentativo di certe dinamiche del Sud Italia. Se avessimo dato retta alla polizia, ci saremmo dovuti censurare. E non l’abbiamo fatto"".

La sceneggiatura, firmata dal regista Gagliardi insieme a Maurizio Braucci, Massimo Gaudioso, Salvatore Sansone e Stefano Sardo ha ottenuto un consistente contributo da parte del Ministero dei Beni Culturali, che ha riconosciuto di interesse culturale il progetto.


Cast artistico

Clemente Russo (Michele)
Rade Serbedzija (Vinko)
Giorgio Colangeli (Sabatino)
Carmine Recano (Rosario)
Susanne Wolff (Petra)
Raiz (Salvatore Vitiello)
Sascha Zacharias (Caroline)
Damir Todorovic (Sasha)
Claudia Ruffo (Luisella)
Lorenzo Scialla
Vincenzo Pane (Rosario da giovane)
Luisa Di Natale (Luisella da giovane)
Linda Chang
Enzo Casertano (Ruggiero)
Alexander Yassin (Alexander)
Luis Molteni


Cast tecnico

Regia di Giuseppe Gagliardi
Soggetto di Roberto Saviano
Sceneggiatura di Maurizio Braucci, Massimo Gaudioso, Salvatore Sansone e Stefano Sardo
Produzione Rai Cinema, Ministero per i Beni e le Attività Culturali MiBAC, Gruppo Minerva International, Margherita Film



06 maggio 2011 Di Sandra Bardotti

Tatanka
Tatanka Di Giuseppe Gagliardi

Nei feudi della camorra, in una terra dilaniata da una guerra cruenta, la straordinaria avventura di un ragazzo che riesce a sfuggire ad un destino certo. Grazie all'incontro con la boxe riuscirà ad emanciparsi, in un percorso che lo porterà alla scoperta di sé stesso, dal baratro della periferia di Caserta, passando per l'inferno dei ring clandestini di Berlino. Una strada tortuosa verso un riscatto difficile e inaspettato.

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