TRADURRE, traducir, to translate, traduire, übersetzen: Pier Paolo Giarolo dà la parola ai traduttori
In Tradurre i professionisti del settore mettono a disposizione la propria esperienza per svelare quali e quante tecniche, teorie, soddisfazioni e fatiche si nascondono dietro a una sola parola: traduzione. Quel mestiere che molti ritengono facile, monotono e scontato viene sondato in ogni sua piega per mettere in luce quanto questo lavoro sia screditato in confronto al valore che invece si meriterebbe.
È attraverso immagini evocative che rimandano al processo di panificazione (una metafora che non potrebbe essere più calzante!) e interviste a una decina di traduttori che questo documentario mostra la dedizione di cui ha bisogno un libro per essere letto oltre i confini del paese d’origine. Erri de Luca racconta che per rendere dall’ebraico antico all’italiano impiega un giorno per ogni riga. Nadia Fusini ricorda invece che “se si compie un errore non solo si rovina un capolavoro, ma si rovina la percezione che si ha di un mondo intero”.
In circa un’ora di documentario Giarolo riesce a infondere nello spettatore ammirazione per il mestiere, o meglio, l’arte del traduttore semplicemente lasciando che le frustrazioni, le sconfitte, le speranze e le passioni escano per una volta dalla pagina scritta, dando così voce a chi di solito non ce l’ha. Da questo si arriva a capire che ciò che affascina della traduzione è la possibilità di entrare in un rapporto così intimo con il testo e con l’autore tanto da capire perché ha scelto quella parola e non un’altra, tanto da aver l’impressione di entrare nella sua testa. Tutto questo è il processo necessario per rendere un’opera accessibile al pubblico, un processo in cui il traduttore si accontenta di essere il “canale di trasmissione”.
Ora un panettiere che impasta, ora una pila di libri, un forno acceso o un dizionario aperto e una voce fuori campo che legge brani scelti su un sottofondo di musica classica rendono scorrevole il montaggio del filmato, ma rendono anche concreto il ruolo di questo co-autore che non lascia niente al caso, che sfoglia ogni libro che lo circonda per trovare quell’aggettivo, litiga col revisore al telefono e mentre prepara una tazza di caffè cerca l’ispirazione per evitare che sulla pagina tradotta si noti il suo passaggio.Scheda tecnica e artistica
Titolo: Tradurre
Anno di produzione: 2007
Durata: 56 minuti
Formato di ripresa: dv 25p pal
Lingua: Italiano
Sottotitoli: Francese, Inglese
Autore: Pier Paolo Giarolo
Prodotto da: Officina Outroad
Soggetto: Pier Paolo Giarolo
Fotografia: Riccardo De Cal – Pier Paolo Giarolo
Montaggio: Alice Rohrwacher – Pier Paolo Giarolo
Suono: Roberto Francomano – Katharina Trabert
Direttore di produzione: Lorenza Poletto, Francesco Bonsembiante
Coordinamento artistico: Marco Paolini, Michela Signori
Musica: J. S. Bach, L. Janácek
Distribuzione: JolefilmCast
Erri De Luca, traduttore ebraico antico
Fulvio Ferrari, traduttore lingue scandinave
Silvia Pareschi, traduttrice di Frenzen e De Lillo
Luca Scarlini, traduttore di testi teatrali
Nadia Fusini, traduttrice di Woolf e Keats
Donata Feroldi, traduttrice di Hugo e Duras
Elisabetta Bartuli, traduttrice di scrittori libanesi
Rita Desti, traduttrice di Saramago
Anna Nadotti, traduttrice di Byatt e Gosh
Paola Tomasinelli, traduttrice dallo spagnolo
Maurizia Balmelli, traduttrice dal francese
Enrico Ganni, traduttore dal tedesco
Allievi del Conservatorio di Vicenza
12 marzo 2010 | Di Paola Pedrinazzi |
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