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Il Trio Lescano. Il libro da cui è tratta la fiction Le ragazze dello swing

""Alle vicende narrate in questo libro si è ispirata la fiction della Rai Le ragazze dello swing diretta da Maurizio Zaccaro e della quale l'autore di questo libro è stato partecipe come uno dei soggettisti e ideatore del progetto. Tra libro e film non c'è sovrapposizione, ma completamento. Chi avrà avuto modo di rivedere attraverso il film le suggestioni di un Trio unico nel suo genere, avrà anche modo leggendo queste pagine di ricevere risposte agli interrogativi che una parabola controversa come quella di Alessandra, Giuditta e Caterina inevitabilmente solleva.""

GABRIELE ESCHENAZI - LE REGINE DELLO SWING - TRIO LESCANO - STORIA - BIOGRAFIA - RADIO - TORINO

Una vita davvero incredibile quella delle tre sorelle passate alla storia come Trio Lescano: Alexandrina detta Sandra, Judik detta Giuditta e Catharina o Kitty detta Caterina.
Una vita che la maggior parte di noi, nati dopo il loro grande successo, non conosceva e che la fiction televisiva Le ragazze dello swing trasmessa il 27 e 28 settembre 2010 da Rai Uno - con Andrea Osvart, Lotte Verbeek, Sylvia Kristel, Giuseppe Battiston, Sergio Assisi e Marina Massironi - ha ricostruito molto bene.

Innanzitutto dobbiamo pensare a un'Italia in cui a dominare la scena dei media era la radio, gestita dall'Eiar (Ente Italiano Audizioni Radiofoniche) primo strumento di divulgazione popolare di un messaggio anche politico. Malgrado il costo non bassissimo degli apparecchi radiofonici, gli italiani fanno sacrifici e cercano di acquistarli per poi raccogliersi la sera attorno a questo meraviglioso strumento per ascoltare programmi e soprattutto musica. ""Le canzonette diventano in breve tempo il genere più apprezzato tra gli ascoltatori della radio di tutte le classi sociali"".
In questo contesto arrivano le tre sorelle Leschan (in un primo momento due di loro con la madre), olandesi di famiglia ebraica con quelle voci ""giuste"" per un repertorio spensierato, fanciullesco e swing.
Il libro di Eschenazi in un paio di capitoli ricostruisce il loro misterioso arrivo in Italia, e in particolare a Torino, allora la capitale della radiofonia, e l'altrettanto misteriosa carriera iniziale fino al successo tutto sommato quasi imprevedibile.





Che il fisico delle ragazze non ricordi quello delle formose ""Signorine grandi firme"" di Boccassile amato dal fascismo, ma anzi richiami la magrezza che il regime collega direttamente alla ""razza ebraica"", non ha poi questa grande importanza. Ciò che conta è che la loro voce e il loro accento esotico rallegri le case degli italiani (i concerti radiofonici erano dal vivo, detto per inciso) e, anzi, l'Eiar organizza per loro serate in tutta Italia, con un successo strepitoso.
Ma arrivano le leggi razziali e la censura del regime si fa sempre più stretta. Ancor peggio della loro origine diventano le canzoni del repertorio: Maramao perché sei morto, uno dei brani più eseguiti dal Trio viene sospettata di essere antiregime e di deridere Costanzo Ciano, consuocero di Mussolini. Il Pippo di Pippo non lo sa che quando passa ride tutta la città, potrebbe riferirsi ad Achille Satarce, capo di stato maggiore della milizia, ""che spesso sfila mostrando con orgoglio la sua divisa nera"".  Nel frattempo per ovviare alle origini del Trio si concede loro la cittadinanza italiana, ""un riconoscimento del regime dl loro ruolo artistico nella cultura musicale italiana e alla popolarità in radio e nei teatri"", ma ciò non impedisce che una sera  le autorità naziste in territorio italiano, e più esattamente a Genova, le arrestino come ""spie ebree"": con Tulipan mandavano messaggi agli americani e al nemico...
""Il Trio riacquista in fretta la libertà ma perde tutto il resto: lavoro, status, celebrità.""


Una scena della fiction di Rai Uno Le ragazze dello swing

Devono lasciare la bella casa di via Artisti a Torino e rifugiarsi a Valperga, nel Canavese, il paese d'origine della loro domestica, e poi a Saint-Vincent.


In qualche modo la guerra si supera e le sorelle tornano a Torino per riprendere la carriera interrotta, ma la nuova Rai, che ha preso il posto dell'Eiar, non ha più bisogno di loro.
Il sodalizio si rompe con l'uscita dal Trio di Caterinetta che obbliga Sandra a Giuditta a cercare una sostituta per la tournée in Sudamerica che è stata loro offerta: sarà la ventunenne Maria Bria.
Ma malgrado il successo ritrovato tra Argentina, Uruguay, Paraguay, Colombia, Bolivia e Venezuela questo nuovo terzetto non ha futuro.
""Le loro strade nell'ottobre del 1952 si dividono e nessuna di loro prosegue la carriera di artista ritrovandosi a progettare una vita completamente diversa e molto più difficile.""


Eschenazi ci racconta anche gli ultimi anni delle sorelle, ma sono anni lontani dalla popolarità. I tempi sono decisamente cambiati e anche loro lo sono. E poi Video Killed the Radio Star.

Gabriele Eschenazi - Le regine dello swing. Il Trio Lescano: una storia fra cronaca e costume
100 pag., 12,00 € - Edizioni Einaudi 2010 (ET Saggi 1605)
ISBN 978-88-06-20273-6


Volete ascoltare la musica del Trio Lescano?
  • Il Trio Lescano dai microfoni dell'EIAR
  • The Blue Dolls: il terzetto che ha cantato i brani della fiction televisiva
  • Le Sorelle Marinetti: tre uomini cantano il repertorio swing
 





l'autore




29 settembre 2010 Di Giulia Mozzato

Le regine dello swing. Il Trio Lescano: una storia fra cronaca e costume

Tulipan, Maramao perché sei morto, Il pinguino innamorato: sono alcune delle canzoni del Trio Lescano, le tre ragazze olandesi che tra il 1936 e il 1943 scatenarono in Italia una rivoluzione musicale, importando lo swing americano vietato dal regime. Del Trio Lescano esiste una memoria annebbiata dal tempo e dall'oblio. Eppure se c'è una colonna sonora degli anni della guerra questa è proprio rappresentata dalle canzoni interpretate da Alessandra, Giuditta e Caterina, le tre sorelle olandesi di origine ebraica che capitano quasi per caso nel nostro Paese e qui trovano un inaspettato e folgorante successo, ma anche un altrettanto inaspettato coinvolgimento nei tragici eventi della storia. Pagina dopo pagina scorrono sotto gli occhi del lettore le voglie di modernizzazione e le pulsioni xenofobe della società italiana, il boom della radio e del varietà, il rutilante mondo della musica leggera, ma anche la discriminazione razziale - che colpisce non solo il Trio Lescano -, la progressiva e tragica perdita di una cultura libera. Ecco perché raccontare la storia di Alessandra, Giuditta e Caterina equivale a delineare un ritratto del nostro Paese ai tempi del fascismo.

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