L'hanno dichiarato ufficialmente: la miniserie tv di Rai Uno in due puntate (8 e 9 aprile 2013) è tratta da In nome del Papa Re di Luigi Magni. Ma la storia raccontata dal regista/scrittore romano era a sua volta ispirata a un libro pubblicato nell'Ottocento I misteri del processo Monti e Tognetti: romanzo romano di Gaetano Sanvittore (il testo completo è online su liberliber.it).Cardinale Colombo - Gigi Proietti e Contessa Flaminia Ricci - Sandra Ceccarelli
I figli di Manfredi: non potevano essere altri a voler riprendere quella storia che ha visto il padre straordinario protagonista.
Roberta Manfredi è la produttrice e Luca Manfredi il regista di questa fiction che si rifà proprio a quella storia.
Per chi vuole sapere di più
TRAMA - SINOSSI - RIASSUNTO
MINISERIE IN 2 PUNTATE
IN ONDA LUNEDI' 8 E MARTEDI' 9 APRILE SU RAI1
Roma, 22 ottobre 1867: la caserma degli Zuavi, i mercenari di Papa Pio IX, viene fatta saltare in aria da tre giovani patrioti (Giuseppe Monti - muratore, nato a Fermo, ma da più anni dimorante in Roma, dove per causa di lavoro si era stabilito colla famiglia - , Gaetano Tognetti - un giovane sui ventidue anni: aveva una corporatura svelta, il volto melanconico, gli occhi vivaci; portava le vesti semplici dell'operaio romano - e Cesare Costa) per appoggiare il tentativo di Giuseppe Garibaldi di entrare a Roma con il suo esercito e porre fine al potere temporale della Chiesa, ultimo baluardo contro la definitiva unità d'Italia.
L'inchiesta sul grave attentato all'esercito del Papa, che uccide 25 soldati zuavi, viene affidata a Monsignor Colombo da Priverno, un cardinale che sovrintende la Polizia Pontificia, ma che è anche uno dei dodici giudici del tribunale supremo della Sacra Consulta.
Colombo, però, uomo corretto e di vedute liberali, è in forte contrasto con il potente ""Papa Nero"", il belga Joseph Beckx, capo dei gesuiti e anima nera della Chiesa, che manovra a suo piacere il debole Papa Pio IX e combatte per il mantenimento dello ""status quo"".
Beckx, infatti, comanda al generale Kanzler, capo degli Zuavi, un atto di rappresaglia all'attentato dei patrioti, facendogli compiere una strage al lanificio Ajani, sede e deposito di armi dei cospiratori romani, dove periscono anche donne e bambini.
Monsignor Colombo, uomo di chiesa illuminato, reagisce male alla violenta iniziativa del gesuita belga e dichiara tutto il suo dissenso per lo stato d'assedio degli Zuavi, che vessano di continuo la popolazione romana con l'approvazione del Papa Nero.il Cardinale Colombo (Gigi Proietti) con Giuseppe Monti (Francesco Venditti) e Gaetano Tognetti (Marco Cassini)
Nonostante questo, Colombo svolge fedelmente il suo dovere e, individuati i tre responsabili dell'attentato, li fa arrestare per processarli. Ma la contessa Flaminia Ricci, una bella donna di una cinquantina d'anni, gli rivela che Cesare Costa, uno dei tre attentatori, che ufficialmente risulta essere il suo giovane amante, in realtà è figlio loro, frutto di una relazione avvenuta vent'anni prima durante la Repubblica Romana. Colombo, preso in contropiede dalla rivelazione, entra in crisi.
Dopo un'iniziale rifiuto, alla fine cede alle richieste della nobildonna: fa evadere Cesare Costa e lo nasconde in casa sua, grazie all'aiuto di Don Marino, il sovrintendente del carcere, che strappa a Colombo la promessa di una sua raccomandazione per diventare cardinale.
Ma Cesare, beffando la sorveglianza di Serafino, l'anziano perpetuo di Colombo, scappa dalla casa del monsignore e fa perdere le sue tracce.
I sensi di colpa assalgono Colombo, che si sfoga con il cardinal Baldoni, il suo anziano confessore, per non essere stato imparziale, avendo lasciato in carcere gli altri due giovani attentatori.
Così, quando si apre il processo a Monti e Tognetti, Colombo decide di difenderli apertamente in aula per sostenere le loro ragioni ""patriottiche e liberali"" nel tentativo di salvarli da una condanna a morte certa. E il tentativo quasi gli riesce, se non fosse che il cardinal Baldoni, determinante nella votazione della sentenza, viene a mancare proprio in aula, colpito da infarto. Sostituito da Don Marino, che nel frattempo si è venduto a Beckx per diventare cardinale, Monti e Tognetti vengono così condannati a morte dal tribunale ecclesiastico. La loro unica possibilità di salvezza è riposta nella clemenza del Papa.Cardinale Colombo - Gigi Proietti e Papa PIO IX - Arnaldo Ninchi
Beckx, indispettito dallo ""strappo"" del coraggioso cardinale, che giudica molto pericoloso per il futuro della Chiesa e del suo potere, mette Colombo di fronte a un feroce ""aut aut"": dovrà essere proprio lui a convincere l'anziano Papa a non firmare la grazia ai due attentatori. Solo così avrà la certezza di aver recuperato la sua fedeltà e gli permetterà di salvare la vita di suo figlio Cesare, che nel frattempo ha anche cercato di far evadere i suoi compagni dal carcere con l'aiuto di Teresa Ferri, la suo giovane fidanzata, anch'essa schierata dalla parte dei patrioti romani.
Ma Colombo non ci sta e fa esattamente il contrario: sicuro del fatto che suo figlio è fuggito fuori Roma e si è unito ai reparti garibaldini che stanno avanzando, sfida il potente gesuita e chiede a Pio IX di risparmiare la vita ai due giovani patrioti, dichiarando che solo un atto di clemenza gli restituirà l'affetto del popolo di Roma. Ma il destino è decisamente avverso: Garibaldi viene sconfitto a Mentana dalle truppe francesi che sono giunte a dare man forte ai soldati zuavi, mentre Pio IX, succube di Beckx, non firma la domanda di grazia inviata dai condannati.
Il Papa Nero vendica così l'affronto fattogli da Colombo facendo decapitare i due giovani patrioti e facendo uccidere anche Cesare Costa, mascherando l'omicidio del giovane romano come un delitto d'onore eseguito dal conte Ricci, il marito ""tradito"" della contessa Flaminia.
Sconfitto e amareggiato, con la morte dei tre giovani che gli pesa sul cuore, Colombo decide di scrivere al Papa per dimettersi da tutti gli incarichi: d'ora in poi farà solo il prete.
È lo stesso Beckx a mandarlo in esilio, affidandogli una parrocchietta ai confini dello Stato Pontificio, proprio quando Teresa partorisce suo nipote, il figlio di Cesare Costa.
Lì, il 20 settembre del 1870, ormai invecchiato e malato di tisi, Colombo viene raggiunto dalla notizia che Roma è stata liberata dai Bersaglieri, che hanno fatto breccia a Porta Pia.
Con le ultime forze che gli restano, Colombo torna a Roma con un calesse per festeggiare l'evento con la popolazione e muore, felice, tra le braccia del suo fedele perpetuo Serafino.Gigi Proietti (Cardinale Colombo) e Lino Toffolo (Serafino)
CURIOSITÀ
La miniserie è stata girata in 8 settimane, dal 7 maggio al 2 luglio 2012, di cui 6 settimane in Serbia (Belgrado e dintorni) e 2 settimane in Italia (Roma e dintorni), per complessivi 48 giorni di riprese
I luoghi in location: Belgrado, Roma, Frascati, Nepi, Rota
A Belgrado: delle 6 settimane di riprese serbe, 4 sono state girate in un teatro all’aperto dove, utilizzando disegni e fotografie dell’epoca, è stato ricostruito il quartiere di Trastevere di Roma nel 1870 (compresi i vari vicoli in esterno ed interno), la location principale entro cui si svolge la storia del film
Attori: 65 ruoli parlanti, di cui 50 italiani (utilizzati anche nel corso delle riprese in Serbia)
Costumi: 500 costumi dell’epoca (tra repertorio e costumi opportunamente realizzati)
Musica: La registrazione della colonna musicale del Maestro Nicola Piovani è avvenuta all’interno dell’Auditorium Parco della Musica in Roma; all’interno della colonna musicale è presente la serenata L’albergo della stella, interpretata da Tosca ed i cui versi si rifanno ad un sonetto di Giuseppe Gioacchino Belli
Pellicola: 60.000 metri di pellicola 16mm Paola Tiziana Cruciani (Maria Tognetti ) e Sandra Ceccarelli (Contessa Flaminia Ricci)
Cast artistico
Cardinale Colombo - Gigi Proietti
Contessa Flaminia Ricci - Sandra Ceccarelli
Cesare Costa - Domenico Diele
Gaetano Tognetti - Marco Cassini
Teresa Ferri - Greta Scarano
Lucia Monti - Roberta Mattei
Giuseppe Monti - Francesco Venditti
Conte Ottavio Ricci - Duccio Camerini
Maria Tognetti - Paola Tiziana Cruciani
Marchetti - Giovanni Scifoni
Don Marino - Luigi Petrucci
Francesco Cucchi - Giancarlo Previati
Procuratore Generale - Massimo Wertmuller
Romano Morelli - Giorgio Gobbi
Cardinale Baldoni - Renato Scarpa
Beckx, il Papa Nero - Jerzy Stuhr
Papa PIO IX - Arnaldo Ninchi
Serafino - Lino Toffolo
Cast tecnico
Regia di Luca Manfredi
Prodotto da Roberta Manfredi e Alberto Simone
Soggetton di Marina Garroni, Luca Manfredi e Massimo Melloni
Sceneggiatura di Luca Manfredi e Marina Garroni con la collaborazione di Alberto Simone
Musica Nicola Piovani
Montaggio Luciana Pandolfelli
Fotografia Fabio Olmi
Scenografia Francesco Bronzi
Costumi Liliana Sotira
08 aprile 2013 |
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