Una scuola di lettori

Awa libera tutti di Francesco D'Adamo: come crescere liberi

Yenuli 3A, Marc 3C e Princess 3C

Yenuli 3A, Marc 3C e Princess 3C

Gli alunni delle classi terze della Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo Tolstoj di Milano di Milano recensiscono il libro Awa libera tutti di Francesco D'Adamo

Yenuli 3A

Per la rubrica Una scuola di lettori, vi faremo conoscere la storia di Awa, una ragazzina piccola e tosta alla guida di un mondo di soli bambini che vivono in un luogo speciale costruito su cinque antichi baobab. La nostra maestra sa che ci piacciono molto le avventure, soprattutto quelle che hanno come protagonisti bambini come noi e nei quali possiamo identificarci. Così ci ha proposto questa storia, che vogliamo condividere con noi perché ci è piaciuta davvero tantissimo!

Awa libera tutti
Awa libera tutti Di Francesco D'Adamo;

Il Villaggio delle Libere Menti è un luogo speciale: appollaiato sopra cinque baobab, è proprio come una piccola città. Qui vive un gruppo di ragazzi provenienti da tutto il mondo e con una sola missione: aiutare i bambini in difficoltà.

Le recensioni condivise dagli studenti

Il libro di avventura che abbiamo letto quest’anno è Awa libera tutti scritto da Francesco D'Adamo. É un libro che mescola realtà e fantasia ed è subito apparso interessante ai nostri occhi per vari aspetti che elencheremo più avanti.
La storia è ambientata nella giungla, in una zona dell’Africa che l'autore non ha specificato, chiamata "il villaggio delle Libere Menti". Questo luogo particolarissimo è costruito a quaranta metri dal suolo su cinque enormi Baobab collegati da passerelle, liane, ed ascensori, in cui trovano rifugio bambini provenienti da tutto il mondo. A capo di questa comunità c’è Awa, una ragazzina molto determinata e coraggiosa, che ha dovuto affrontare molti ostacoli posti dalla vita.

Questo libro ci ha fatto riflettere molto sullo sfruttamento del lavoro minorile, e di conseguenza ci ha indotto ad una profonda riflessione riguardo la nostra vita in generale.

Siamo giunti alla conclusione che “l’unione fa la forza” e che bisogna sempre cercare di “oltrepassare i problemi che ci possono sembrare insormontabili”.

Per questo ci sentiamo di consigliare di leggere questo libro ai futuri lettori! (Classe 3A)

 

Il libro Awa libera tutti ci è piaciuto molto. La cosa più bella la città sugli alberi in mezzo alla foresta dove tutti vivevano in armonia e si aiutavano. Ci sentivamo tristi quando i bambini venivano trattati male, ma per fortuna è finita bene. (Classe 3B)

 

Ci è piaciuto molto questo libro e desideriamo consigliarlo ad altri bambini perché la sua storia ci ha insegnato che di fronte alle difficoltà non dobbiamo spaventarci ed arrenderci. Infatti, come dice il proverbio, “l’unione fa la forza“ perché insieme possiamo affrontare anche le situazioni più complicate.  Awa, la protagonista del libro, ha dimostrato che è importante credere con forza nei propri ideali e ribellarsi ai soprusi. È una ragazzina coraggiosa che lotta, assieme ai bambini del Villaggio delle Libere Menti, per difendere i più deboli. I bambini, sotto la guida di Awa, sapranno opporsi ai “predatori”, un gruppo di adulti senza scrupoli che sfruttano le risorse del Pianeta senza badare alle conseguenze delle loro azioni.
Abbiamo capito che questo racconto di fantasia affronta alcune tematiche reali ed attuali come lo sfruttamento delle risorse naturali e del lavoro minorile. Ci ha colpito scoprire che bambini come noi lavorano nelle miniere di cobalto.
Ciò ci ha portato a riflettere sul fatto che dovremmo cercare sempre di pensare prima di acquistare prodotti che potrebbero derivare dallo sfruttamento dei bambini.
Questo libro pur affrontando argomenti seri, ha saputo anche divertirci per il linguaggio buffo utilizzato da alcuni personaggi. (Classe 3 C)

 

Il libro Awa libera tutti ci è piaciuto tantissimo perché ci ha raccontato un’avventura diversa dal solito. Abbiamo ritenuto la storia affascinante, la quale ha saputo toccare un argomento importante, in maniera non troppo pesante. Ha saputo spiegare a dei bambini che alcuni dei loro coetanei lavorano e vengono sfruttati. Ci sono piaciute molto anche le illustrazioni. Il linguaggio utilizzato era a volte difficile, a volte semplice, ma soprattutto ci ha divertito in alcune parti, come quando parlavano i “Tucanos”. Analizzando le parti del racconto, ci è piaciuto sia l’inizio, perché Awa e i suoi amici vivevano felici nella natura sfruttando le sue risorse, che la conclusione, perché la storia ha avuto un lieto fine. Però ciò che ci ha più colpito e fatto riflettere è stato il suo sviluppo, perché ci ha insegnato tanto. Ad esempio, che purtroppo tanti bambini lavorano mentre noi giochiamo. Noi abbiamo la fortuna di avere tante cose, invece alcuni nostri coetanei possono avere una vita non fortunata come la nostra. Ci ha insegnato che tutti i bambini devono avere il diritto di essere liberi, anche se non è sempre così. Ci ha insegnato a non buttare via il cibo, perché tanti non ce l’hanno. Awa ci ha insegnato molto: ad andare avanti, a non voltarsi mai indietro per una buona causa e a non abbatterci nel mentre, anche se le cose a volte non vanno come speriamo; ad avere il coraggio mentre affrontiamo la vita; a non pensare solo a noi stessi, ma ad essere altruisti per aiutare chi ha bisogno, non ignorando le richieste di aiuto; ad essere più buoni con tutti per migliorare il mondo.

Riguardo ai personaggi, ci sono piaciute molto le descrizioni di Milton, Lothar e Boh, ma soprattutto quella di Awa, in cui abbiamo riconosciuto diverse qualità, che anche noi vorremmo avere. Innanzitutto, come lei, vorremmo ispirare fiducia a chi sta intorno a noi, infatti i suoi amici si sono fidati ciecamente di lei per aiutarla a costo di mettersi in serio pericolo. In lei abbiamo riconosciuto il coraggio e l’altruismo, tanto da spingersi così lontano da rischiare la propria vita per gli altri. Vorremmo essere più gentili e premurosi come lei, perché Awa voleva portare i bambini in pericolo in un posto migliore. Ma anche speranzosi, perché non ha mai perso la speranza, quando le cose sembravano andare male. Pure furbi come Awa, perché riusciva a scappare da ogni pericolo e anche inclusivi, perché lei non ha mai neanche pensato di escludere qualcuno. (Classe 3D)

 

Il libro Awa Liberi Tutti si è rivelato una piacevole sorpresa per la classe 3E, perché ci ha regalato un'esperienza di lettura avvincente e coinvolgente che ci ha trasportati in mondi fantastici e avventure incredibili. Le nostre opinioni espresse riflettono la varietà di emozioni suscitate dalla lettura di questo libro straordinario. La trama è stata accolta con entusiasmo perché il libro è pieno di avventure favolose, capaci di tenere alta l'attenzione e la curiosità fino all'ultima pagina. Uno dei momenti più emozionanti è stato il capitolo sedici, in cui, dopo tante peripezie, i protagonisti sono finalmente riusciti a tornare a casa, regalandoci un senso di sollievo e gioia. Questo capitolo ha rappresentato un momento di calma, carico di speranza e di significato nel quale abbiamo potuto percepire la potenza dell'amicizia e della determinazione nel superare le sfide.

Alcuni di noi hanno espresso frustrazione per la lunghezza del libro, trovandolo a tratti noioso. (Classe 3E)

 

I nostri disegni

Judi 3B e Scarlett 3B

Alessia 3A

Alice 3C

Celeste 3A

Sveva 3D

Andrea L. 3D e Daniele 3D

Giada 3B

Anche noi autori...

Dato che la storia di Awa e dei suoi amici ci ha molto appassionato, quando abbiamo incontrato l'autore Francesco D'Adamo gli abbiamo suggerito alcune idee per Awa 2: vogliamo assolutamente un seguito delle sue avventure!

> Boh racconterà a tutti la sua storia;
> Awa e i suoi amici torneranno al Villaggio, ma i predatori li seguiranno;
> torneranno i predatori e proveranno a distruggere il Villaggio delle Libere Menti;
> Awa farà un altro sogno premonitore nel quale scoprirà che i predatori stanno per tornare;
> arriverà un piccione viaggiatore con il messaggio di richiesta d’aiuto da parte di altri bambini e Awa e i suoi amici interverranno;
> dopo un po’ di mesi i predatori torneranno con i rinforzi e cattureranno gli animali e i bambini;
> si racconterà la storia passata di Lothar;
> Awa e i suoi amici torneranno al Villaggio, si aggiungeranno altri bambini e i predatori non torneranno più;
> si spiegherà come ha fatto Awa ad arrivare al Villaggio delle Libere Menti;
> i predatori torneranno più agguerriti di prima e vorranno tutti i bambini del mondo;
> a Milton tornerà la memoria grazie agli amici del Villaggio e inizierà a raccontare la sua storia;
> Awa riuscirà a trovare il coraggio di dire a Milton che lo ama;
> Awa e Milton si fidanzeranno;
> Awa e Milton si sposeranno, avranno dei figli e vivranno delle avventure come loro;
> Awa si fidanzerà con Lothar;
> ritorneranno a casa e ripartiranno per un altro viaggio emozionante;
> Awa ritroverà i suoi genitori e racconterà loro delle sue avventure.

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Francesco D’Adamo è nato a Milano, dove vive e lavora. Scrittore, giornalista e insegnante, è stato tra i primi, agli inizi degli anni ’90, a percorrere la strada del noir all’italiana. Nel 1999 ha esordito nella narrativa per ragazzi col romanzo Lupo Omega (Edizioni EL), finalista ai premi «Cassa di Risparmio di Cento», «Città di Penne» e «Castello» di Sanguinetto. Il suo romanzo Storia di Iqbal, «Premio Cento 2002», tradotto e pubblicato negli Stati Uniti, nel 2004 è stato segnalato dall’American Library Association come libro «raccomandato e degno di nota», e ha avuto il «Premio Christopher Awards (USA)». Nel 2019 esce il libro Jhonny il seminatore, un libro contro tutte le guerre (Rizzoli).Durante i sopralluoghi nell'abitazione di Novellara della giovane pakistana Saman nel corso delle indagini per il suo omicidio commesso dalla famiglia per essersi rifiutata di accettare un matrimonio combinato, si è scoperto che stava leggendo il suo libro Dalla parte sbagliata. La speranza dopo Iqbal (Giunti 2015).

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