Dazeroasei

Il gatto che aveva perso la coda di Emanuela Nava: il consiglio della dottoressa dei Bambini

Un libro da avere nella propria libreria, perché permette - tramite una metafora molto leggera e giocosa - di far affrontare al bambino diversi ragionamenti e diversi momenti che possono scandire il percorso di una malattia

Il gatto che aveva perso la coda di Emanuela Nava tratta il delicato argomento di come si affronta una malattia con un bambino.

Ci si può trovare in una situazione del genere o viverla di riflesso, ma è bene non affrontare temi così importanti come la perdita di un caro solo quando ci si trova dentro: è utile leggere libri che facciano familiarizzare e dipingere con note più leggere questo tipo di esperienze, in modo affrontabile anche per la mente di un bambino.

In questo libro viene narrata la storia di un gattino che aveva perso la coda e fra mille peripezie, senza mai nominare l'ospedale e la malattia, il protagonista ottiene infine una coda da tigre ma anche un cuor di leone.

Una lettura fondamentale per arricchire anche questi difficili momenti con un po' di magia.

Il gatto che aveva perso la coda. Ediz. illustrata

C'era una volta un piccolo gatto tigrato che aveva perso la coda. 'Sapete dov'è la mia coda?' Chiese ai Saggi. 'La tua coda si trova in Capo al Mondo' risposero i Grandi Saggi." Età di lettura: da 3 anni.

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