Consiglio d'autore

Valerio Callieri consiglia… Dominio, di Marco D'Eramo

Il libro che mi sento di consigliare è "Dominio", scritto da Marco D’Eramo. È un saggio incredibilmente lucido e affilato su quello che è successo nella nostra società negli ultimi decenni e sulla capacità retorica della società di cambiare i frame. Già dalla prima scena del libro, tratta da un manuale dell'esercito statunitense, l'autore mostra quanto i primi che dovrebbero usare la forza in realtà sono molto attenti ai concetti, ai frame e alla retorica

Subdola, silenziosa, sotto agli occhi di tutti eppure così ben mascherata da passare inosservata. Negli ultimi cinquant’anni, anche se l’opinione pubblica può non averci fatto caso, si è combattuta una guerra. Una paradossale e gigantesca rivoluzione dei ricchi contro i poveri, dei governanti contro i governati. Lo ha ammesso anche il miliardario Warren Buffett: “Certo che c’è guerra di classe, e la mia classe l’ha vinta. L’hanno vinta i ricchi”.

Provare a sovvertire questo status quo può sembrare un’impresa titanica in un mondo che è dominato dal capitalismo in ogni suo aspetto, dall’economia al lavoro, dalla giustizia all’istruzione. Oggi “ci è più facile pensare la fine del mondo che la fine del capitalismo”. Marco D’Eramo, autore del saggio Dominio (Feltrinelli 2021) è quindi consapevole della natura ambiziosa – quasi utopistica – del suo progetto, eppure ne afferma l’importanza, soprattutto nel momento storico attuale.

Dominio. La guerra invisibile dei potenti contro i sudditi

Marco d’Eramo ci guida nei luoghi dove una guerra è stata pensata, pianificata, finanziata. Di una vera e propria guerra si è trattato, anche se è stata combattuta senza che noi ce ne accorgessimo.

Il lavoro da fare è immenso, titanico, da mettere spavento. Ma ricordiamoci che nel 1947 i fautori del neoliberismo dovevano quasi riunirsi in clandestinità, sembravano predicare nel deserto, proprio come noi ora.

Marco D'Eramo

Il bisogno di testimoniare quanto si è vissuto e di non abbassare la testa di fronte all’implacabile violenza della contemporaneità è centrale anche in È cosi che ci appartiene il mondo. Genova 2001, caserma di Bolzaneto (Feltrinelli 2021), libro in cui Valerio Callieri racconta la propria storia a vent’anni dai fatti del G8.

È il 21 luglio 2001 quando viene arrestato e rinchiuso nella caserma di Bolzaneto. Assisterà a pestaggi, soprusi, minacce di stupro. Unica, costante colonna sonora la polifonia delle crudeli risate dei secondini. È passato quasi un quarto di secolo, eppure in chi ha vissuto il G8 di Genova le ferite si sono rimarginate solo in superficie. Sotto, fa ancora male. Sotto, molte domande restano senza risposta.

Com’è possibile infliggere dolore a un essere umano immobile, com’è possibile riderne, cosa succede quando rimani fermo di fronte a un massacro, cosa significa veramente giustizia. Le domande notturne del mistero che siamo. Ci permettono di perdere pericolosamente le nostre certezze. E di dare parola al dolore. In fondo è così che ci appartiene il mondo.

Valerio Callieri
È cosi che ci appartiene il mondo. Genova 2001, caserma di Bolzaneto

Dei fatti accaduti a Genova nel 2001, oggi si sente un’eco. Ci sono domande sulla violenza e sulla giustizia che dopo vent’anni sono ancora lì, senza risposta. Un resoconto crudo e disincantato sulla banalità del male.

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