Il Salone del Mobile, da quando è stato inaugurato nel 1953, è sinonimo di una sola cosa: bellezza.
Ma perché parliamo di bellezza se parliamo di design? Il suo significato letterale è questo: ideazione e progettazione di oggetti d'uso da prodursi in serie dall'industria, secondo forme esteticamente valide in rapporto alla funzionalità dell'oggetto. Esteticamente valide, ma anche esteticamente belle. Certo, siamo tutti d'accordo che spesso gli oggetti di design non incontrano il gusto più pop e ci ritroviamo a guardarli mentre stanno in salotto, sentendoci giudicati dalla loro altezzosità.
Forse è proprio questo il nostro problema con il design, ritenerlo elitario. Eppure, non c'è nient'altro di più quotidiano di tutti gli oggetti che viviamo. Sedie, mouse, letti, tutto è progettato e studiato nei minimi particolari per essere nostro, vivo, presente. E noi, nemmeno ce ne rendiamo conto.
Un oggetto, quando nasce, ha dietro di sé molto lavoro. Dalla scelta del colore a quella del tessuto, che sia progettato per un interno o per un giardino. Per non parlare della storia che può nascondersi dietro una sedia, un tavolo, una lampada.
Potremmo dire che il design, come un fiume in piena, pervade tutto ciò che incontra, come se avesse uno stato liquido che gli permette di rendere bello ciò che è quotidiano. Perché di bellezza parliamo, una bellezza fatta di colori perfetti, di mix esplosivi che sorprendono, di immagini che sanno parlare anche senza parole.
Parlandone così, sembra quasi che il design sia tutt'altro che elitario e rischiamo di cadere nell'opposto. Rischiamo di pensarlo come qualcosa di troppo quotidiano, da essere scontato e senza un'anima. Non c'è nulla di più sbagliato. Oltre agli anni e anni di storia che dietro un singolo oggetto, un singolo disegno si celano, del design c'è una vera e propria filosofia.
Di sicuro designer non ci si improvvisa e, anche in questo, il Salone ci è mancato. Perché è vero, ricercare sempre la novità, i trucchi e le istruzioni per realizzare un nuovo progetto che stupirà è sempre importante, ma anche conoscere ciò che è e ciò che è stato il design, i suoi corsi e ricorsi per scoprire ogni sua espressione, ogni sua bellezza.
E visto che da troppo tempo ci manca la bellezza, vederla esposta e sentirne parlare, questo Salone del Mobile lo aspettiamo con ansia. Chissà, magari troveremo un oggetto che ci cambierà la vita...
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