Strade di carta

La famiglia

Illustrazione digitale di Gaetano Di Riso, 2021

Illustrazione digitale di Gaetano Di Riso, 2021

Il libro di cui hai bisogno si trova accanto a quello che cerchi

Aby Warburg

Il treno dei bambini

di Viola Ardone - Einaudi, 2019

Il nostro essere ne è espressione, portiamo sul viso e nell’anima ogni singola esperienza proveniente da quel primo mondo fatto di amore, fiducia, speranza ma anche di dolore e terribili segreti: la famiglia. Cinque libri per raccontarla nel suo bene e nel suo male. “Mamma–grido-nessuno mi risponde, c’è un silenzio che non è quello del vicolo mio”: questa è la voce di Amerigo, l’io narrante del meraviglioso libro Il treno dei bambini di Viola Ardone, che racconta una pagina di storia del nostro paese dove Solidarietà non era solo una parola ma un’azione. La storia di Amerigo è la storia di tutti quei bambini che, nell’immediato secondo dopoguerra si sono ritrovati su un treno diretto verso l’altra Italia, quella del centro-nord, dove ad attenderli c’erano delle temporanee famiglie che li avrebbero alleviati dagli stenti e dalla miseria che ogni guerra porta con sé. La storia di Amerigo è un continuo crescendo che accompagna il lettore in un mondo di pensieri dove si respira la continua contrapposizioni tra quella famiglia temporanea e mamma Antonietta, che fino a quel momento per Amerigo era tutta la sua famiglia. Quanto amore nascosto dietro a quell’apparente rigidità di Antonietta, sempre un passo avanti a lui, quasi a proteggerlo dalla miseria di quella vita fra i vicoli. Con una forza unica la storia, la politica, la solidarietà fanno da cornice alla vita di Amerigo diviso tra due famiglie e due realtà a cui vuole appartenere ma che non potrà/vorrà vivere con la stessa intensità e consapevolezza. “Ormai siamo spezzati in due metà”, questo il sentire che accompagnerà prima l’Amerigo bambino e poi l’uomo che diverrà nella vita che avrà scelto di vivere. Lungo e non privo di dolore, incomprensioni, orgoglio e speranza, sarà il viaggio che dovrà intraprendere prima di potersi ritrovare nella sua famiglia.

Se solo il mio cuore fosse pietra

di Titti Marrone - Feltrinelli, 2022

Cancellate, come se non fossero mai esistite, come se quel tempo passato che consacrava la famiglia a nucleo della vita stessa non fosse più neanche un ricordo: ieri come oggi la perdita della propria famiglia è manifesto dell’orrore di ogni guerra. Come recuperare quei frammenti di una vita passata per poter ricostruire la storia di quei bambini sopravvissuti ai lager nazisti o provenienti dai nascondigli più improbabili rendendoli invisibili nel tentativo di salvarli, che si sono ritrovati soli senza una famiglia, una lingua o un paese d’appartenenza? Attraverso una capillare e approfondita ricerca, Titti Marrone nel suo romanzo Se solo il mio cuore fosse pietra riporta in luce l’eccezionale unicità dell’operato svolto nel 1945 nella residenza inglese di Lingfield, da Alice Goldberger, collaboratrice di Anna Freud, e dal suo gruppo di lavoro. In quel luogo la psicologia infantile e la pedagogia diventano indispensabile strumento di elaborazione dell’orrore di cui sono stati protagonisti i bambini. Per poter elaborare era necessario ricordare e questo inevitabilmente li avrebbe ricondotti in quei luoghi di paura e orrore. Raccontare per elaborare, condividere l’esperienza vissuta per alleggerire il peso del loro dolore. Lingfield ha rappresentato il luogo di rinascita dove donne e uomini, mettendo in opera il loro sapere, hanno dato la possibilità di conoscere nuovamente l’amore, la fiducia nell’altro e nell’adulto, senza i quali immaginare una famiglia non era possibile.

La famiglia grande

di Camille Kouchner - La nave di Teseo, 2021

La più grave delle violenze private in una famiglia allargata tanto invidiata e ispirata al più ampio concetto di libertà, dove gli intellettualismi rivoluzionari rappresentano l’essenza della famiglia stessa: La famiglia grande il libro denuncia di Camille Kouchner. “Il mio senso di colpa è il senso del segreto, della menzogna”, il lungo silenzio la sua vera condanna. Una deposizione fiume, quella di Camille per liberarsi da quel terribile segreto che l’accompagnata per oltre trent’anni, nascosto negli abissi di quella famiglia grande: solo alla morte della madre Évelyne Pisier, femminista e prima donna a insegnare diritto in Francia, riuscirà a denunciare gli abusi commessi sul fratello gemello dal patrigno Olivier Duhamel, celebre politologo francese. La famiglia grande di Sanary era il loro mondo nel mondo, ma cosa si nascondeva dietro quell’essere liberi? Una verità che va oltre i fatti e le singole persone ma che riflette su tutta quella rete di relazioni familiari che possono trasformarsi in una prigione di terribili segreti.

L' Arminuta

di Donatella Di Pietrantonio - Einaudi, 2019

Allora la mamma tua qual è?” (…) “Ne ho due. Una è tua madre”, ed è così che Adriana conosce quella sorella più grande di cui aveva sentito parlare ma non credeva reale. Con una scrittura unica, Donatella Di Pietrantonio accompagna il lettore in un romanzo di grande potenza: L’Arminuta. Senza mai essere chiamata diversamente, l’Arminuta, la ritornata, si ritrova ad essere improvvisamente figlia orfana di genitori adottivi viventi e al tempo stesso un’estranea in quella famiglia di sangue. Cresciuta per tredici anni nella città da una madre non-madre, con tutti i privilegi di una figlia unica fa ritorno contro la sua volontà e senza conoscerne le ragioni in quella casa, in quella sua famiglia così numerosa a cui non voleva appartenere: diversi nelle nell’immagine, nella lingua, accomunati solo dal sangue. Quali le ragioni che hanno condotto entrambe le madri ad abbandonarla prima alla nascita e poi da adolescente? Solo la verità potrà ridare all’Arminuta una famiglia.

Le irregolari. Buenos Aires horror tour

di Massimo Carlotto - E/O, 2011

Avevano un fazzoletto bianco tra i capelli e un ritratto tra le mani, erano madri, nonne, erano le donne di Plaza de Mayo, ed erano pronte a tutto per le loro famiglie desaparecidas: “Eravamo considerate (…) irregolari perché avevamo deciso di non accettare la morte dei figli e il rapimento dei nipotini”. Amelia, Abel, Elena, Beatriz, Augustina, sono solo alcuni dei nomi delle tante vittime, dal numero indefinito, della guerra sporca della dittatura argentina la cui storia è raccontata nel libro di Massimo Carlotto Le Irregolari, primo libro a raccontare in Italia quei terribili fatti e a dar voce a quelle donne che hanno lottato per conoscere la verità sui propri figli e sui quei nipoti, nati nei centri di detenzione le cui tracce si sono perse dopo il loro primo vagito. Un horror tour nei luoghi dove le vittime perdono il loro nome, la loro identità per diventare desaparecido: il rapimento, la tortura, la detenzione in campi di concentramento clandestini e poi il nulla. Tutto può svanire ma non l’essere famiglia.

I libri consentanei di Grazia Prota

Il treno dei bambini

Di Viola Ardone | Einaudi, 2019

Se solo il mio cuore fosse pietra

Di Titti Marrone | Feltrinelli, 2022

La famiglia grande

Di Camille Kouchner | La nave di Teseo, 2021

L'Arminuta

Di Donatella Di Pietrantonio | Einaudi, 2019

Le irregolari. Buenos Aires horror tour

Di Massimo Carlotto | E/O, 2011

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