Un romanziere molto famoso ha un'idea dell'arte che oggi è molto diffusa: l'arte è inutile.
Lo scrittore è Paul Auster, l'autore di 4 3 2 1 o di Trilogia di New York. L'arte è inutile, è vero, ma cos'ha di male l'inutilità? Non è forse questa il valore dell'arte stessa?
In realtà, forse non siamo d'accordo con Auster, per quanto i suoi romanzi ci appassionino e per quanto la sua non sia una visione del tutto negativa.
Però noi sappiamo che l'arte è di più. La scienza ha dimostrato che le narrazioni possiedono un'utilità inestimabile. Cioè?
Le storie ci rendono più empatici, disposti a comprendere e ad ascoltare gli altri. Grazie alle storie sappiamo nominare i nostri sentimenti, le angosce, le sappiamo affrontare.
Insomma, ci sembra proprio che le storie ci facciano crescere come persone e in sensibilità e... ci rendano liberi.
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