È come se io stessi percorrendo un lungo corridoio che è ricoperto di specchi... e alcuni frammenti di quegli specchi sono ancora là... e quando arrivo alla fine del corridoio non c'è altro che oscurità... e io so che, addentrandomi nell'oscurità, vado a morire...
Echi di Hitchcock riverberano distinti tra le pagine di Il volo dell'occasione (TerraRossa), e questa non è una mera speculazione da recensori, ma un omaggio esplicito di Filippo Tuena. Prendendo ispirazione da La donna che visse due volte, l’autore ha abilmente incorporato due archetipi hitchcockiani nell'intreccio del suo romanzo: la femme fatale e il déjà-vu.
Tuttavia, l'ispirazione non contribuisce alla realizzazione di un classico giallo, bensì a una sofisticata ghost story che trova la sua ambientazione nella Parigi degli anni novanta, tra polverose rigatterie e cafè in cui tracannare un bicchierino di troppo di Pernod.
Ci si può innamorare di una donna algida e suadente che sembra avere la stessa consistenza di un’apparizione? Nella Parigi degli anni ’90 sì e il narratore racconta la sua ossessione per Blanche e i tentativi di rompere il nefasto triangolo amoroso che la vede protagonista, l’accanimento nel ricostruire la sua storia e nel provare a prenderne parte.
L'anonimo protagonista emerge come una figura evanescente, come se fosse l'abitante di un mondo onirico. Inizialmente, sembra privo di una caratterizzazione definita, ma in breve apprendiamo che è un avido divoratore di storie, costantemente in cerca di personaggi che possano ispirarlo e immergerlo nelle intricate trame delle loro esistenze.
Nel corso delle prime pagine, il fulcro della vicenda prende forma: Renant, un contrabbassista di mezza età, attraversa il cammino del protagonista in un negozio di antiquariato. È l'acquisto di un orologio dal datario rotto, uno tra i molti simboli che richiamano l'idea di tempo spezzato all'interno del romanzo, a segnare l'incipit.
Renant si presenta come un individuo dotato di un'anima enigmatica e di una malinconia tangibile, catturando subito l'attenzione del protagonista. Quest'ultimo sente un legame istintivo con Renant, un'empatia profonda che sfugge a una piena comprensione. Sembra quasi che tra i due esista un legame segreto, un mistero destinato a essere svelato.
In seguito, fa il suo ingresso in scena Blanche, la femme fatale del romanzo, e l'oggetto di un déjà-vu che sconvolge il protagonista. Il quesito cruciale è: dove ha già incrociato il cammino di questa donna e quale legame la unisce a Renant?
L'indagine condotta dal protagonista metterà in discussione la linearità temporale degli eventi presentati al lettore. La narrazione si snoda attraverso un complesso intreccio di diverse dimensioni temporali che si alternano costantemente. Questa sovrapposizione crea una confusione tra ciò che appare e la realtà effettiva, dando vita a un affascinante gioco letterario.
Il romanzo oscilla tra le influenze noir di una detective story e atmosfere gotiche, per poi rivelare infine la sorprendente natura sovrannaturale degli eventi, dove l’ispirazione a Il giro di vite di Henry James è altrettanto evidente quanto il gioco hitchcockiano che costituisce il motore inziale della trama.
Grazie all'iniziativa della collana "Fondanti" di TerraRossa, Il volo dell'occasione è riproposto ai lettori a quasi trent’anni di distanza dalla prima pubblicazione con Longanesi nel 1994, dimostrando l'importante impegno dell'editore nel recuperare piccole gemme della letteratura italiana che purtroppo sono cadute nell'oblio. La scoperta del catalogo di TerraRossa rivela un tesoro di narrativa italiana di alta qualità, in grado di conquistare nuove generazioni di lettori.
A giudicare dall’attuale produzione pare incredibile, ma nei primi anni ’90, Filippo Tuena aveva un progetto ambizioso in mente: una trilogia dedicata al sovrannaturale, in cui avrebbe riadattato le classiche storie gotiche di fantasmi, licantropi e vampiri ai tempi contemporanei. Il volo dell'occasione rappresenta il primo capitolo di questa immaginaria trilogia, incentrato sui fantasmi, ma purtroppo l’iniziativa si interruppe dopo Cacciatori di notte, una formidabile vicenda di licantropi nel Lazio. Sarebbe curioso immaginare cosa Tuena avrebbe realizzato con il tema dei vampiri. Chissà se questa ristampa possa ispirare l'autore a continuare il suo progetto interrotto. Noi ce lo auguriamo.
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