Esattamente cent'anni fa, al Capo, quartiere popolare di Palermo, nasceva Francesco Ingrassia.
Noto a tutti come Ciccio Ingrassia, è stato attore, comico, sceneggiatore, regista, conduttore, ma soprattutto inseparabile metà del duo comico formato con Franco Franchi.
Se con l’amico e compagno di palcoscenico ha girato più di 100 film, senza mai tralasciare teatro e televisione, nel corso della sua lunga carriera si è distinto anche con alcuni grandi titoli di veri e propri maestri che gli hanno riservato ruoli drammatici nei quali il suo talento si è particolarmente esaltato. Da Amarcord di Federico Fellini a Todo modo di Elio Petri, passando per L’ingorgo di Comencini.
Fin da subito il giovane Ingrassia mostra una particolare propensione per l’umorismo e un interesse sempre più forte nei confronti del mondo dello spettacolo.
Il suo grande idolo è Totò, che cerca di imitare, a modo suo. Fino al debutto sul palcoscenico che avviene nel 1944, quando, insieme a Enzo Andronico e a Ciampolo dà vita al Trio Sgambetta. È forse quello il primo vero momento di svolta che lo spinge a cimentarsi, poi, nel genere della parodia, particolarmente apprezzata all’epoca.
Secondo e fondamentale punto di svolta nella vita e nella carriera di Ciccio Ingrassia è l’incontro casuale, all’inizio degli anni ’50, con Francesco Benenato, il noto Franco Franchi. Da lì la consacrazione dei due. Una consacrazione iniziata con il debutto, nella metà degli anni ’50, nella commedia musicale Rinaldo in campo e al cinema con Appuntamento a Ischia.
La coppia si trova, quindi, a raccogliere l’eredità dell’avanspettacolo, del varietà e di Totò diventando, in questo modo, il duo comico prediletto delle platee meridionali e campione delle terze visioni. Insieme realizzano 132 film, affermandosi come una delle più celebri coppie comiche del cinema italiano tanto che si trovano a recitare in film costruiti quasi su misura per loro e, al tempo stesso, diventano oggetto di omaggi da parte di grandi autori.
Nella sua lunga e proficua carriera al fianco dell’amico Franco, Ingrassia lavora con registi del calibro di Vittorio De Sica, Mario Bava, Lucio Fulci, Steno, Pier Paolo Pasolini. In generale, però, la maggior parte dei film con protagonisti i due comici è spesso costituita da parodie di titoli celebri o caratterizzazioni paradossali delle dinamiche di coppia tipiche di molto cinema comico, come, per esempio Due mafiosi contro Goldginger (1965) o I nipoti di Zorro (1968).
Insieme Franco e Ciccio, con le loro qualità, la capacità di improvvisare, di giocare con la lingua e con gli scambi di persone, hanno, in qualche modo, avuto il merito di far rivivere sullo schermo lo spirito dei pupi siciliani, rivestendoli di abiti di mafiosi o di funzionari ministeriali. È vero, infatti, che diversi loro film sono incentrati sul tema della mafia, giocando molto sullo stereotipo siciliano-mafioso, ma riescono a spaziare anche sulla religione con Don Franco e Don Ciccio nell'anno della contestazione (1970), sulla politica con I 2 deputati (1968), sullo sport con I due maghi del pallone (1970) e su molto altro.
Ma non tutto è sempre stato rose e fiori e il sodalizio con Franco si interrompe per alcuni anni, a seguito di un aspro diverbio.
È in questo periodo che Ciccio Ingrassia decide di approfondire il proprio talento anche in ruoli drammatici. Se ne citano due in particolare, quelli più celebri, uno dei quali gli valse anche un riconoscimento. Il primo è il ruolo dello zio matto in Amarcord di Federico Fellini (1973), mentre quello per il quale ottenne un Nastro d’argento come miglior attore non protagonista è l’onorevole Voltrano in Todo modo di Elio Petri (1976), tratto dall’omonimo romanzo di Leonardo Sciascia.
Sposato con Rosaria Calì, dalla quale ha avuto un figlio, Giampiero, Ciccio Ingrassia si è anche cimentato nella carriera di regista con due film: Paolo il freddo (1974) e L’esorciccio (1975).
Scomparso nel 2003 a 80 anni, Ingrassia è stato omaggiato da colleghi e protagonisti del mondo culturale in genere.
Per ripercorrere la straordinaria vicenda umana e artistica del duo Franchi-Ingrassia consigliamo di vedere il bel film-documentario di Ciprì e Maresco Come inguaiammo il cinema italiano – La vera storia di Franco e Ciccio.
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