Anniversari e Ricorrenze

Johnny Depp - 60 anni vissuti al massimo

Illustrazione di Nicole Ferrario, 2023, studentessa del Liceo Artistico A. Volta di Pavia. Tecnica mista

Illustrazione di Nicole Ferrario, 2023, studentessa del Liceo Artistico A. Volta di Pavia. Tecnica mista

Da imbranato parrucchiere nascosto alle persone per le sue mani a forma di forbice a bizzarro e amato pirata, passando per un cappellaio, ovviamente matto, e un sadico barbiere. Insomma in 60 anni Johnny Depp si è letteralmente sbizzarrito a interpretare i ruoli più diversi, disparati e assurdi che si possa immaginare.

60 candeline che vengono spente il 9 giugno, con alle spalle una vita, tra set e vita privata, a metà strada tra il controverso e l’assurdo, ma indubbiamente vissuta al massimo.

Recentemente agli onori della cronaca per la vicenda che lo ha visto coinvolto (e vincitore) nella causa con la ex moglie Amber Heard, Johnny Depp è emerso negli anni ’80 per poi consolidare il successo e la notorietà tra gli anni ’90 e 2000.

Illustrazione di Gaia Greco, 2023, studentessa del Liceo Artistico A. Volta di Pavia. Tecnica mista

Inizialmente interessato a una carriera musicale, rimane improvvisamente affascinato dal mondo dello spettacolo che lo vede esordire nel 1984 nel film horror Nightmare - Dal profondo della notte di Wes Craven, su suggerimento del nuovo amico Nicolas Cage che lo incoraggia a inseguire questa sua passione per la recitazione.
Un piccolo ruolo in questo film, ma talmente efficace da far decollare la sua carriera di attore (e idolo delle più giovani).

Illustrazione di Amelia Aschieri, 2023, studentessa del Liceo Artistico A. Volta di Pavia. Tecnica mista

Negli anni ’90 si trova a “fronteggiare” importanti colleghi dai quali, però, riesce sempre a discostarsi prediligendo un cinema più vicino a lui, cioè più “tenebroso”.
Non a caso il sodalizio più importante della sua carriera (e del suo privato, dal momento che sono grandi amici e Depp è addirittura il padrino dei figli) è quello con l’altrettanto eccentrico Tim Burton. Con lui le porte della notorietà si spalancano definitivamente, in primis grazie al ruolo, con tanto di candidatura ai Golden Globe, del protagonista di Edward, mani di forbice del 1990 per poi proseguire, con la stessa direzione, nel 1994 e nel 1999, e tornare alla ribalta nel 2005 con La fabbrica di cioccolato, due anni più tardi con il sadico barbiere di Sweeney Todd e nel 2010 con il “particolare” Cappellaio di Alice in Wonderland.

Ma proprio questa notorietà, soprattutto quella dei primi anni ’90, non porta solo note positive al grande divo.
Depp, infatti, nella sua “scalata” cinematografica si circonda di personalità che lo fanno entrare in contatto con le droghe, portandolo in un circolo dal quale sembra sempre più difficile uscire. La morte prematura di uno degli amici, River Phoenix, proprio all’uscita da uno dei locali che i due frequentavano, fa capire la gravità della situazione a un Johnny Depp che decide di allontanarsi il prima possibile dal mondo delle droghe.

Illustrazione di Marta Cavalli, 2023, studentessa del Liceo Artistico A. Volta di Pavia. Tecnica mista

Ed ecco che prende parte ai film sopra citati diretti da Tim Burton, che lo definisce come il suo alter ego, e che lo instrada nel mondo del cinema, portando l’attore a essere diretto da grandi nomi, Roman Polanski uno su tutti, e a recitare accanto a grandi interpreti come, per esempio, Al Pacino.

Ma la vetta più alta di quella che è una lunga carriera, e che non si appresta a terminare a breve, è indubbiamente l’iconico Jack Sparrow nella saga Disney dei Pirati dei Caraibi.

A questo hanno fatto seguito altri ruoli, tra recitazione e doppiaggio, che hanno (ri)portato Johnny Depp alla ribalta, se mai ce ne fosse stato bisogno. Non ultima la partecipazione al film Jeanne du Barry, presentato al Festival di Cannes 2023 in apertura della kermesse che lo ha visto tornare trionfante dopo alcuni anni più bui.
Ma questa oscurità di Johnny Depp può e deve essere solo la tenebra (di facciata) che attanaglia e permea la vita dei suoi migliori personaggi ai quali ha prestato il volto, e chissà che non lo ripresti anche una volta superata la soglia dei 60.

Illustrazione digitale di Larisa Flutur, 2023, studentessa del Liceo artistico Volta di Pavia

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